CAPITOLO 2

75 6 1
                                    

…"credo che la felicità, o almeno, per me la felicità é la possibilità di poter trascorrere il proprio tempo con le persone che si amano.. Non c'è nulla che ti rende più felice.."

Il professore fece un passo indietro, sgranó gli occhi e sorrise con soddisfazione. Fece per aprire bocca quando la Campanella cominciò a emettere un suono stridulo e fastidioso, quanto meno per me, segnando l'ultima ora di lezione prima delle vacanze. I miei compagni, presi dalle loro conversazioni e discussioni, si sorpresero per qualche istante all'udire quel suono squillante, per poi alzarsi frettolosamente e uscire dalla classe esultando per la fine delle lezioni.

Io non mi scomposi più di tanto, poggiai i libri nello zaino e lentamente mi diressi verso la porta bianca dell'aula con fare annoiato e scocciato. 

"Buon estate Hudson!" Esclamò vivamente il professore appena varcai la soglia. Mi fermai e lentamente girai la testa verso di lui, accennai un sorriso malinconico e sussurrai un sincero "grazie anche a lei". Mi piaceva quel professore, era sempre molto comprensivo e particolarmente gentile nei miei confronti: mi faceva sentire molto intelligente e sveglia, emozioni che gli altri professori non mi avevano mai suscitato. Mi girai nuovamente e feci per avanzare quando la voce roca del quarantenne mi raggiunse di nuovo "ah e Hudson?" Mi fermai sempre dandogli le spalle in attesa del proseguimento della frase "io credo nella ricerca della felicità, l'eudemonismo, fare qualunque cosa per realizzare la natura dell'uomo nella felicità.. E tu ci credi?" Il tono faceva trasparire una ferma affermazione più che una vera e propria domanda, nel tentativo di spronarmi a seguire ciò che avevo detto solo qualche minuto prima. Mi girai e sorrisi, questa volta con maggiore convinzione e la più totale gratitudine. Non aggiunsi altro, ogni parola sarebbe stata superflua, sistemai nuovamente la tracolla sulla spalla e uscii definitivamente dalla classe e poi dalla scuola, oramai quasi deserta. 

***

Feci la strada per casa a piedi; alle volte prendevo l'autobus ma quel giorno avevo solo voglia di stare sola, camminare e pensare, facendomi passare il venticello estivo fra le ciocche di capelli scuri. Pensai e piansi anche, poi misi gli auricolari nelle orecchie e premetti play, lasciando che la musica soffocasse almeno un po' i miei pensieri; camminai lentamente ma arrivai comunque davanti alla porta di casa, per quanto a malincuore. La aprii ed entrai in silenzio sperando non ci fosse nessuno. 

"Meredith!! Come è andato l'ultimo giorno di scuola?" La voce allegra e squillante di mia madre mi colse all'improvviso provocando un leggero spavento oltre ad un intenso fastidio per quella presenza. Mi avvicinai alla cucina dove la vidi intenta a tagliare della verdura. Dopo uno sguardo leggermente sprezzante articolai qualche acida parola "oh beh meravigliosamente, come ogni giorno lontano da casa" 

"Oh meredith! È estate basta con queste lamentele! Avanti divertiti, chiama i tuoi amici, uscite!" 

A quelle parole tanto superficiali inorridii e aumentai il sarcasmo nella mia voce "i miei amici? Quali amici scusa? Vuoi dire quelli che si trovano oltreoceano? Perché io ricordo solo quelli..." 

"Avanti meredith conosci la situazione.."

"Sisi conosco la stramaledetta situazione, anche perché ci sei tu a ricordarmela continuamente, ma non cambia nulla! Mi manca casa mia, i miei amici, il mio ragazzo.. O forse sarebbe meglio EX- ragazzo.." Aveva continuato a tagliare verdure con indifferenza: mi aveva sentito ripetere migliaia di volte quelle disperate richieste di aiuto. Solo all'udire le ultime sussurrate parole alzò gli occhi e mi guardó con stupore e curiosità. "Niall? Cosa è successo con niall? Avete litigato?"

"Litigato mamma? Si litiga quando c'è qualcosa su cui litigare, un rapporto da nuocere.. Noi ormai un rapporto non ce lo abbiamo più!" 

"E come mai?" Domandó lei con un'ingenuità tale da farmi venire la pelle d'oca per la freddezza con cui a volte riusciva a trattare sua figlia. 

Finding HappinessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora