CAPITOLO 30

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Pov Harry

"Volete dell'altro purè di patate?" Chiese mia madre porgendo agli ospiti una pentola piena di poltiglia gialla. 
"Oh si grazie signora Styles!" Rispose falsamente Niall. Adesso si mangiava pure il mio purè, che fra l'altro era della stessa tonalità di giallo dei suoi capelli, anche se sospettavo fossero tinti. 
"Chiamami pure Anne, tesoro!" Oh maddai! L'amore incondizionato che tutti sembravano dimostrare per quell'irritante ragazzo mi stava innervosendo alquanto; rivolsi uno sguardo a Louis, seduto alla mia destra, per capire cosa pensasse della situazione, ma lo trovai incantato a fissare davanti a sè, con sguardo languido. Spostai gli occhi dall'altra parte del tavolo e vidi l'oggetto d'interesse del mio cuginetto: Christie, che dal canto suo, spostava lo sguardo dal piatto agli occhi blu di Tomlinson ogni 10 secondi, lasciandosi sfuggire un sorrisetto imbarazzato quando li incontrava. Oh beh, almeno Tomlinson trovava la situazione divertente e piacevole, mentre io dovevo gestire un problema grosso ed insopportabile quale era Niall Comecazzosichiama. Sì, forse stavo esagerando, ma era irritante.
"Che bella casa Anne!" L'accento marcatamente irlandese di Niall mi colpì le orecchie ancora una volta e stufo della situazione mi alzai, pronunciai un veloce "io vado a letto" e mi rintanai in camere mia, senza curarmi di dove i miei 'ospiti' avrebbero dormito: un letto, un divano, una scatole di cartone.. Per me andava bene tutto. 
Presi il telefono e vidi che c'era un messaggio da parte di Mer; lo aprii e rimasi in parte deluso, in parte sorpreso quando mi accorsi che mi aveva mandato solo un cuore rosso, niente 'vieni qui', niente 'ti perdono', niente 'mi manchi'. Solo un cuore, ma forse, e nella mia testa volli interpretarlo così, quel cuore rosso racchiudeva tutte quelle parole, troppo difficili da dire o da esprimere concretamente. Risposi a mia volta con un cuore ed un "buonanotte principessa", prima di spegnere il telefono e provare a dormire. Naturalmente, non ci riuscii prima di un paio d'ore ed una marea di pensieri ad assillarmi, ma alla fine chiusi gli occhi, determinato a non permettere a tutto il casino che si stava concentrando sopra la mia testa, come Nuvole nere cariche di pioggia, propedeutiche ad un temporale, di schiacciarmi e di portarmi via la mia felicità. 

Pov Mer 

La luce della stanza stava diventando insopportabilmente intensa, troppo per poterla ignorare; aprii gli occhi e gli avvenimenti del giorno precedente mi colpirono come centinaia di proiettili. Sarei voluto restare a letto tutto il giorno, ma il mio telefono, squillando, attirò la mia attenzione. Nella mia testa valutai se rispondere o meno, prima di leggere il nome "harry" e decidere di voler sentire la sua voce. 
"Pronto?" 
"Oh.. Mer!" Era decisamente sorpreso che avessi risposto. "Ti ho chiamato un milione di volte!" 
"Scusa stavo dormendo.."
Rise leggermente e il mio cuore prese a palpitare.
"Senti c'è una cosa che ti devo dire.."
"Dimmi.."
"Possiamo vederci? In fretta se è possibile, vorrei, come dire, dirtelo io prima che tu te ne accorga da sola tramite qualcun altro.." 
"Emmh... Beh okay credo.. Non sono sicura di aver capito bene.. Ma okay!" 
"Harry.. Hai idea di dove siano andati?" Un'altra voce, quella di Louis, si fece spazio al di la del telefono. 
"Ssh! Sta zitto Tommo! È Mer!" 
"Emh.. Harry? Che succede?" Chiesi perplessa.
"Nulla Mer.. Solo.. Solo.. Posso venire A casa tua... Adesso? È urgente.." 
"Mmh.. Certo credo, insomma.. Il tempo di vestirmi ma è okay.. Mia mamma comunque è uscita.." Dissi malinconica, dopo aver perlustrato silenziosamente la casa. Erano le 11 passate, probabilmente era andata a fare la spesa o qualcosa del genere.. La sua capacità di fingere felicità con gli estranei era imbattibile; peccato non fosse così brava anche con me. 
"Ah a proposito.. Come sta?" Pensai fosse carino a chiederlo, anche se sentivo di dover essere ancora arrabbiata con lui, almeno finché non avessimo parlato e chiarito. Avrei anche dovuto dirgli qualcosa del suo audio, ma non lo ritenni il momento opportuno.
"Sta.. Beh.. Non lo so.. Male sicuramente, ma devo ancora capire quanto stia male.."
"E tu? Tu come stai?" Chiese poi, abbassando la voce.
"Io? Io come sempre e come mai allo stesso tempo.. Mi sento davvero troppo frastornata in questo momento.." Mi accorsi che non poteva comprendere più di tanto il mio sconvolgimento, essendo allo scuro di tutti gli ultimi avvenimenti, ma non chiese e gliene fui grata.
"Va bene Mer, allora adesso passo a prendere la colazione e vengo li da te ok? Così parliamo di un po' di cose.." Propose e l'idea mi allettò particolarmente.
"Perfetto! A fra poco.." Lo salutai e cominciai a prepararmi. 
Infilai la prima cosa che mi capitò in mano.. E con questo intendo che passai circa 15-20 minuti a fissare l'armadio prima di decidere cosa indossare, ma era un tempo decisamente ridotto rispetto ai miei soliti standard. Mi truccai e cominciai a riordinare la cucina, lasciata da mia madre in condizioni pietose, per poi apparecchiare e preparare del caffè. Stavo sistemando le tazze sul tavolo quando suonarono al campanello. 
"Arrivo!" Gridai, prima di correre alla porta. "Hai fatto in fretta!" Pronunciai aprendo la porta, ma il mio sorriso svanì quando davanti a me si presentarono due figure conosciute fin troppo bene, ma non viste per un tempo immensamente lungo. 
"Voi.." Sussurrai. I miei occhi si spostarono velocemente da una figura all'altra, da Niall a Christie, da Christie a Niall, per poi soffermarmi su quest'ultimo, la cui presenza era inaspettata e anche un po' indesiderata. Ero completamente paralizzata, terrorizzata sul da farsi, con una miriade di emozioni a scontrarsi nella mia anima: sorpresa, paura, felicità, rabbia, dolore, affetto, confusione. 
"Voi.. Voi cosa ci fate qui?" Le parole uscirono rapide dalla mia bocca prima che potessi rifletterci e vidi i loro volti farsi scuri e addolorati. 
"Mer, amore, mi dispiace piombare qui.. Mi sei mancata così tanto!!" Niall si riprese in fretta dalla delusione del momento e mi lanciò le braccia al collo, stringendomi a lui. Quel contatto mi fece sobbalzare e fremere, non ricordavo più cosa volesse dire avere il suo corpo attaccato al mio, le sue braccia a tenermi stretta, la sua testa nell'incavo del mio collo. Impiegai qualche secondo prima di valutare quanto realmente quel contatto mi fosse mancato e quindi di ricambiare prontamente l'abbraccio. Chiudendo gli occhi e stringendolo con forza. Fu questione di attimi prima che la mia mente razionale prendesse il sopravvento sugli impulsi del mio corpo e mi riportasse alla realtà, dura e fredda: Niall non si era fatto sentire, Niall mi aveva abbandonata nel momento più difficile, Niall se ne era fregato di me, Niall mi aveva delusa, Niall non era ciò che volevo adesso, Niall non era Harry, lo stesso Harry che ora mi guardava crucciato dal cancelletto di casa mia, mentre stringeva in una mano un pacco di paste. 
Allontanai Niall da me, cercando di fargli capire quanto mi avesse ferita, e quanto fosse inopportuna la sua presenza li, ma mi inchiodai involontariamente ai suoi occhi azzurri, lucidi e ricolmi di lacrime, alle sue labbra tremanti, al suo viso paffuto e splendido come sempre. 
"Mer ti amo.." In quel sussurro io sentii le mie gambe cedere, lo stress farsi terribilmente intenso, insopportabile, mentre Christie mi guardava preoccupata, Niall ancora mi stringeva a sè, e Harry.. Oh Harry, aveva uno sguardo che mai avrei potuto pensare di vedere su di lui, un qualcosa che non sapevo identificare, ma che mi stava ferendo infinitamente. E li, sulla soglia di casa mia, sovrastata dagli avvenimenti degli ultimi minuti e del pomeriggio precedente, il mio corpo giudicò troppo forte lo stress che la mia mente stava vivendo e decise di porvi rimedio, facendomi svenire a peso morto tra le braccia del mio.. Di Niall.

"Avevamo concordato che sareste venuti a tempo debito! Cosa cazzo fate qui?" 
"Niall.. Perché mi hai portato qua? Sapevo sarebbe stato stressante per lei.. Non avevi il diritto di importi in questo modo.." 
"Piantatela idioti!! Tu Christie.. Non ti ho certo obbligata o trascinata con la forza! Sapevi che stavamo venendo qui, e anche tu avevi voglia di vederla.. Quindi ora non fare la santarellina! E tu... Brutto stronzo.. Stai lontano dalla mia Mer! Hai capito? Che a me non la fai..."
"Io... Senti.. Tu piuttosto avresti dovuto rispettare i nostri accordi e lasciarle il suo spazio!!" 
Sentivo le voci di Niall, Harry e Christie sovrapporsi, sembrando terribilmente lontane, anche se capivo fossero vicine. Non capivo cosa fosse successo e faticavo ad aprire gli occhi. Mi lasciai sfuggire un mugolio di frustrazione quando una fitta mi colpì alla testa e sentii tutti tacere. 
"Mer.." La voce di Harry si fece vicina nel giro di pochi istanti e la sua mano afferrò la mia. "Oddio Mer mi sono spaventato così tanto.. Stai bene?" 
"Amore?" La voce di Niall mi raggiunse, ma era acida e fredda. 
"Mery! Stai bene?" Anche Christie si aggiunse.
Riuscii ad aprire gli occhi, cercando di rievocare gli avvenimenti accaduti, con scarsi risultati. Ero sdraiata sul divano con le gambe su un cuscino e una pezza bagnata sulla fronte. 
"Cosa è successo?" La mia voce era terribilmente flebile.
"Sei svenuta amore.. Ti abbiamo fatta sdraiare... Deve essere stata l'emozione di rivederci!" Disse Niall.
"Oh forse.. Lo stress.." Fu Harry a parlare, quasi sussurrando.
Gli occhi di Harry erano inchiodati ai miei ed erano davvero splendidi, mi erano mancati anche solo per le 24 ore in cui non l'avevo visto, mi erano mancati molto più di quanto mi fossero mancati gli occhi di Niall in un anno intero. 
"Harry.." Buttai le braccia attorno al collo del riccio, inginocchiato di fianco al divano su cui ero stesa, e lo strinsi forte, aggrappandomi a lui. Mi occorse qualche istante prima che mi accorgessi di quanto il mio gesto fosse strano e soprattutto in opportuno nei confronti del mio.. Ragazzo? Ancora in piedi a fissarmi e della mia migliore amica a cui non avevo dedicato ancora neanche un "ciao". Harry dal canto suo non sembrava assolutamente condividere i miei ragionamenti, continuando a stringermi e ad accarezzarmi la schiena per darmi sicurezza.
Allontanai Harry e cominciai a parlare, cercando di raccogliere tutte le emozioni e i pensieri: "ragazzi.. Mi dispiace per la mia reazione.. Sono stata maleducata, ma davvero non mi aspettavo di vedervi e sono stati giorni un po'.. Difficili.." Mentre parlavo, quasi senza volerlo, continuavo a stringere la mano del riccio, come fosse la mia ancora di salvezza. "Sono davvero felice che siate qua.. Ma ho bisogno di riorganizzare i pensieri.. Niall, noi dobbiamo parlare e Christie.. Oddio Tesoro mi sei mancata tantissimo!!" Allungai le braccia, lasciando malvolentieri la mano di Harry, e abbracciai Christie, apprezzando l'idea di riavere la mia migliore amica. 
"Oh Mery anche tu!!" Mi sussurrò lei.
"Okay ragazzi.. Facciamo che stasera organizzo una bella cena per farmi perdonare e per sapere un po' la ragione di questa bella sorpresa che mi avete fatto!" Cercai di sembrare il più felice possibile, nonostante lo sconvolgimento e di sorridere come avrei fatto un tempo, quando ancora la mia vita era semplice e lineare. "Poi devo anche presentarvi i miei amici.. Oh, beh.. Harry e Louis.." Borbottai, riflettendo sul fatto che non avevo molti amici, davvero. Harry notò il mio turbamento e arrivò in mio soccorso.
"Beh non vorrai dimenticarti di Zayn, Perrie, Liam e Sophia?!" Disse, sorridendomi. In realtà avevo visto Zayn e Liam una volta e intravisto soltanto le rispettive fidanzate, ma mi piaceva l'idea di sembrare non una totale sfigata davanti ai miei amici irlandesi. 
"Oh.. Certo! Allora cosa ne dite? Datemi il tempo di organizzare la cosa e di riposarmi un po'.. Oggi sono molto stanca.. E poi sarò tutta vostra! Ah e poi parleremo anche della sistemazione per dormire! Ora dove avete tutte le vostre cose? E dove.." Mi stavo facendo di nuovo prendere dal panico, ma Harry mi interruppe, aiutandomi di nuovo.
"Mer, stai calma! Sistemeremo tutto.. Per ora.. Per ora credo possano stare da me!" Il suo tono era rassicurante, ma allo stesso tempo perplesso, anche se non ne capii la ragione. 
"Va bene.. Allora.. Grazie.. Comunque poi stasera ne parliamo meglio.." 
I tre ragazzi uscirono da casa mia, lasciandomi sola con i miei pensieri ed una cena da organizzare. Avrei voluto restare con Harry, ma non mi sembrava molto carino far andare via i due irlandesi e non il riccio. 
Cominciai a pensare a dove poter andare a cena quando mi ricordai che prima avrei dovuto chiedere a Liam e Zayn, dei quali non avevo neanche il numero di cellulare. Presi il mio telefono e chiamai Harry, che per fortuna era da solo perché, a suo dire, Niall e Christie erano andati a fare un giro per le vie di Los Angeles. Passammo gran parte della mattinata al telefono per cercare di organizzare qualcosa di decente per la serata poi, soddisfatta, mi preparai, in attesa che il riccio mi passasse a prendere. Speravo davvero che tutto andasse per il meglio e che non ci fossero intoppi, una volta tanto. 

Finding HappinessWhere stories live. Discover now