CAPITOLO 3

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.."Oh beh non esattamente.."

Christie tacque qualche secondo e la sentii sorridere "la destinazione è cambiata.." Sospese nuovamente la frase finché, incuriosita dal suo strano comportamento, la spronai a proseguire così continuó "mery.. Veniamo in vacanza in Americaa!!" Il suo tono di voce era aumentato di enfasi e entusiasmo per poi esplodere nel culmine della gioia pronunciando l'ultima parola. Feci cadere il libro e sgranai gli occhi "oddio ti prego dimmi che non stai scherzando!!!" Esclamai quasi supplicandola.

"No che non scherzo!!! Non vedo l'ora mery!! Ho troppa voglia di vederti!" Si lasciò prendere quasi dalla commozione per poi darmi le informazioni generali riguardo il suo arrivo per non piangere dalla Gioia; io ero quasi presa completamente dallo shock, ma la ascoltai in silenzio. 

"Allora il volo dura 12 ore circa, partiamo alle 7 da qua, considerato il fuso di 8 ore dovremmo essere li per.." Continuò a ragionare facendo calcoli che io non tentai neppure di seguire data la mia repulsione nei confronti della matematica ".. Verso le 11 direi.." Pronunció quella conclusione con scarsa convinzione, per poi proseguire leggermente infastidita per quei calcoli "oh beh credo che ci sia sul biglietto, poi ci guarderò!" Esclamò per poi scoppiare in una risata che contagió anche me, nonostante non fossi riuscita a seguire tutti i suoi rapidi ragionamenti mentali.

"Christie comunque venite subito qua a los angeles?" Domandai interrompendo quelle risate che sarebbero potute continuare per ore; quando eravamo insieme, io e christie, scoppiavamo a ridere per sciocchezze per poi continuare letteralmente per ore, infastidendo chiunque ci fosse vicino poiché ignaro del motivo di tanta ilarità. 

"Beh in verità non proprio.. Purtroppo mia madre ha insistito per vedere anche San Francesco e qualche altro paesino come monteray e carmel che, a quanto dice, sono davvero carini! Comunque non dovremmo metterci molto.. Massimo in 5-6 giorni dovremmo arrivare a los angeles... Per cui intorno al.. 23 giugno saremo li.. Poi ci fermeremo per un bel po' tesoro mio!" Esclamò infine soddisfatta. Christie era la persona più allegra che conoscessi, a volte anche troppo, nonostante ti strappasse sempre e comunque un sorriso. Viveva solo con sua madre, i suoi erano separati e vedeva suo padre di rado, e, anche se non lo dava a vedere sapevo che soffriva di quella situazione. Mi ripresi da quelle considerazioni tornando a pensare al presente "oh beh fantastico! Non vedo l'ora tesoro!! Ma per quanto ti fermerai? Aspetta.. Ovviamente dormirete da noi!!" Terminai la frase con quella che sarebbe dovuta essere una domanda ma che apparve piuttosto come un'affermazione o addirittura un ordine. 

"Beh meredith.. Non so.. Insomma non vorremmo disturbare.. Pensavamo di prendere un albergo a poco li vicino così da poterci vedere spesso ma non essere troppo invaden.." La interruppi bruscamente impedendole di dire altre cavolate "ma smettila cretina voi verrete qua! Abbiamo una stanza per gli ospiti e sono sicura che mia madre sarà felicissima di poter frequentare di nuovo karen" mia mamma e karen, la madre di christie si erano sempre, fortunatamente, trovate bene a uscire insieme.

"Beh dai grazie! Ne parlo con mia mamma poi ti faccio sapere!" 

"Ma quanto pensavate di fermarvi?"

"In verità non lo so.. Abbiamo comprato un biglietto aperto, quindi possiamo scegliere quando partire, spero il più tardi possibile!"

"Oddio che bello! non vedo l'ora di abbracciarti christie!!!" 

"Anche io tesoro! Ora vado che qua sono le 10 e domani devo svegliarmi presto per andare a correre!" Concluse infine facendomi ricordare dell'esistenza dello scorrere del tempo; abbassai gli occhi verso un orologio da muro, rotondo con i numeri colorati e stilizzati, riposto in cima a uno degli scatoloni: le 2 e io ancora non avevo pranzato. 

"Ok sarà meglio che anche io vada, un bacione e buonanotte." Esclamai infine con dolcezza.

"Grazie tesoro, buon.." Riflettè qualche secondo "pranzo!" Concluse poi soddisfatta. Sorrisi e chiusi la telefonata per poi lanciare il cellulare sul letto, poco distante dalla scrivania dove mi trovavo. 

Ero ancora triste in verità ma quella telefonata mi era sicuramente stata di aiuto; desideravo così tanto rivederla e riabbracciarla! Non le avevo raccontato nulla della crisi con niall, certo sapeva che le cose non andavano troppo bene, ma non sapeva quanto in realtà andassero male. Niall era un suo amico, lo conosceva da tanto e sapevo che gli voleva bene, ma sapevo anche che sarebbe passata sul suo cadavere per difendermi.. E non volevo che litigassero. 

Fissai per qualche istante le finestre, incantata nei miei pensieri e nelle mie considerazioni, per poi ricordarmi del mio stomaco che chiedeva cibo e dirigermi verso la cucina. Come girai l'angolo per entrare nella stanza rischiai di scontrarmi con mia madre. "Oh mery eccoti! Ti stavo venendo a chiamare.. Il pranzo è pronto!" Il suo tono si era decisamente addolcito; facevamo sempre così io e lei, ci urlavamo addosso facendoci male, poi ricominciavamo a parlare normalmente come se nulla fosse. Certo non era un comportamento molto maturo, ma io e lei eravamo, per quanto diverse, indispensabili l'una per l'altra e non potevamo pensare di non parlarci per qualche stupida discussione. 

"Ho una notizia bellissima da darti!!" esclamai all'improvviso con cresciuto entusiasmo,mentre la aiutavo a fare i piatti. 

"Oh... Dimmi!" Esclamò lei incuriosita dalla mia effervescenza non così consueta. 

"Christie e karen..." Mi fermai per lasciare in lei una maggiore curiosità per poi proseguire sempre parlando adagio "hanno scelto come meta della loro vacanza.. Quest'estate.. L'America!!!! Verranno qui mamma!" 

Mia madre, fino a quel momento intenta a sistemare la tavola, alzò gli occhi verso di me con rinnovato entusiasmo e la sua bocca di aprì in un sorriso sincero, sebbene ancora perplesso per le parole appena udite. 

"Ma.. Davvero? Ma è una splendida notizia!! Dimmi un po' i loro piani!" Riferii quello che mi aveva detto christie poco prima per poi chiederle se si sarebbero potute fermare a casa nostra. Mia madre, che, come ho già detto, adorava karen, fu entusiasta di accoglierle da noi. 

Ci sedemmo sulle sedie di legno bianco attorno alla tavola di vetro coperta da una tovaglia colorata e cominciammo a mangiare; mi piaceva molto mangiare, amavo il cibo anche se, ossessionata dalla linea, rischiavo sempre di sfiorare l'anoressia, poiché mi fissavo con il mangiare poco e sano e finivo col nutrirmi meno del necessario. Mia madre era a conoscenza di questa mia continua ossessione per la dieta e cercava in ogni modo di farmi capire che non ero grassa, che ero giusta e andavo bene così come ero; la mia testardaggine però portava sempre a rifiutare questa ipotesi, vedendo più veritiera quella per cui avrei dovuto perdere 3-4 kg come minimo. 

Qualche anno prima ero arrivata ad un punto veramente critico: mangiavo solo se costretta, ed ero convinta comunque di mangiare troppo, il mio cervello non riusciva più a ragionare correttamente e si imponeva prepotentemente sul mio stomaco. Fu una cosa tremenda, rischiai davvero tanto, se non fosse stato per niall, per christie e per mia madre, che riuscirono a farmi uscire da quella atroce situazione, le cose sarebbero finite male. 

Da quella volta mia madre stava attenta a tutto quello che mangiavo. "Finisci mery sono solo 70 grammi avanti!" Mi spronó quando vide che stavo posando la forchetta con ancora un po' di pasta nel piatto. Sbuffai e mi feci forza per finire.

Terminato di mangiare portammo i piatti in cucina, mia madre cominciò a lavarli, mentre io mi sedetti sull'isola, con i piedi a penzoloni. Osservai distrattamente i movimenti di mia madre: era una donna davvero bella, aveva lunghi capelli biondi, tendenti al mosso, che le ricadevano sulle spalle larghe per i tanti anni di tennis e palestra, gli occhi, più piccoli dei miei e a mandorla, spiccavano di un marrone chiaro, tendente al verde olivastro mentre il sorriso, luminoso e raggiante, ammaliava chiunque le fosse vicino. 

Finding HappinessWhere stories live. Discover now