03. L'estate che ha cambiato tutto

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Blake - 14 anni

Sembra che tutte le cicale d'America si siano riunite nel bosco vicino a Portal Road, il loro suono ne copre qualsiasi altro. Sebbene l'acqua del lago sia ghiacciata, la temperatura esterna sfiora i venticinque gradi, il che significa caldo asfissiante per chi, d'inverno, è abituato ai meno venti gradi di Montpelier. Strappo un filo d'erba, mentre le urla di Jane e Simon cercano di raggiungere il volume delle cicale: stanno facendo una gara di tuffi, la ventesima della giornata, e ogni volta sembrano non concordare su quali siano le regole. Giro leggermente la testa, osservo la mamma di Simon che dipinge su una grande tela rettangolare all'ombra degli alberi e Hortense, intenta a sonnecchiare su una delle sdraio. Poi, inevitabilmente lo sguardo mi cade su Rose: sta leggendo un libro. E' sdraiata a pancia in giù su una coperta, non sì è nemmeno tolta i pantaloncini e la t-shirt di Simon che le sta grande, sembra che fare il bagno non le interessi, e nemmeno prendere il sole. Pensandoci bene, però, forse è meglio così: la sua pelle è bianchissima, si scotterebbe all'istante.

Prima di rendermene conto mi alzo dal mio posto, solo per raggiungerla ed accomodarmi accanto a lei sulla coperta. Non mi degna di uno sguardo, ma ormai ci sono abituato.

« Rosie...» cantileno per infastidirla. Ci riesco: alza gli occhi al cielo e sbuffa, subito dopo torna a guardare le pagine del libro. « Smettila di leggere e vieni a fare il bagno.» tento di convincerla.

Un mezzo sorriso si apre sul suo viso. « Non ne ho la minima intenzione, Blakie.».

Arriccio il naso di fronte a questo nomignolo, odio quando lo fa. Senza pensarci due volte afferro il libro e glielo sfilo dalle mani, al che i suoi occhi blu mi lanciano uno sguardo di fuoco. Non demordo. « E' ancora quella roba sui vampiri?» inquisisco dando un'occhiata al frontespizio.

« Sì, ridammelo.»

« Solo se vieni a fare un bagno.»

« Te lo puoi scordare, Blake, e ora ridammi il libro.» ribatte a denti stretti. Si sta arrabbiando davvero, ma io ho ancora un asso nella manica da giocarmi.

Nascondo il libro sotto la coperta, dopodiché mi volto verso sua mamma, la quale ha già gli occhi puntati su di noi. « Lea?» la interpello, e dal sorriso che tenta di nascondere capisco che in realtà ho già vinto.

« Fa come dice Blake, Rose.» afferma rivolta a sua figlia, la quale la guarda con la bocca aperta, indignata.

« Non sei seria...»

« Oh, lo sono. Se vuoi finire di leggere quel libro, prima devi andare a fare una nuotata.» una gara di sguardi imperversa tra le due; ovviamente, come sempre, è Rose a perdere.

« Bene!» esclama irritata, subito dopo si alza, si sfila maglietta e pantaloncini e si dirige verso il lago. « Tanto chi se ne importa se un segugio dà la caccia a Bella, giusto?! Meglio fare una nuotata nel lago!» borbotta ancora.

Io mi alzo a mia volta e, cercando di non ridere, faccio un piccolo inchino a Lea per ringraziarla del suo aiuto. Lei sorride ancora. « Tienila d'occhio per me, ok?»

« Sarà fatto.» rispondo, prima di raggiungere sua figlia in acqua. Giuro che ogni volta che riesco a strapparla dal suo mondo mi sento onnipotente.

🍂

L'auto di papà entra nel vialetto di Portal Road, mi sembra di non venire qui da un secolo, in realtà si tratta solo di una settimana. Papà si ferma davanti alla casa, ma non accenna a spegnere il motore.

« Tu non entri?» domando confuso.

Scuote la testa, prima di sospirare. « Preferisco di no, ho da fare in studio.».

Flecks Where stories live. Discover now