29.

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« Levati immediatamente quel sorriso dalla faccia.» intimo a Jane, imbarazzata.

Lei non lo è per niente, il suo sorriso si allarga e si illumina mentre la sua auto percorre il vialetto di casa mia e si ferma dietro a quelle della nonna e di Blake. « Non posso, mi dispiace.» mormora poi, spegnendo il motore e voltandosi verso di me.

« Be', devi.»

« Ma sono emozionata!»

« Oh per favore...» sospiro alzando gli occhi al cielo.

L'entusiasmo della mia migliore amica non viene minimamente scalfito. « Per la prima volta ti vedrò insieme a Blake e sono l'unica che sa quello che c'è veramente tra di voi. Hai idea di come mi senta?»

« Appunto perchè sei l'unica dovresti aiutarci a mantenere la cosa segreta. Sai che se Simon lo venisse a sapere...»

« Lascia perdere quell'idiota.» borbotta, perdendo improvvisamente il sorriso e scendendo dall'auto. Io mi affretto a seguirla, ancora spossata per l'intenso pomeriggio di shopping. Ho dovuto farlo, Jane mi ha costretta dopo che senza dirle niente sono scappata da scuola con Blake e, mentre io credevo che sarebbe stata lei l'unica a fare acquisti, la mia migliore amica non era dello stesso avviso: mi ha fatto comprare dei completi intimi in pizzo, il che è ridicolo visto che nessuno li vedrà mai. Dopo avermi messo in mano il mio sacchetto recuperato dal bagagliaio, Jane si fionda sul porticato e sulla porta d'ingresso di casa mia, mentre io le sto alle calcagna preoccupata all'idea di quello che potrebbe combinare. Tiro un sospiro di sollievo quando all'istante noto che Blake non sembra essere presente. Jane si guarda intorno confusa, finché affacciandosi in cucina non trova mia nonna. « Hortense!» esclama, correndo ad abbracciarla.

« Oh, Jane cara! Quanto tempo!» "due giorni", rispondo nella mia testa.

Prima che la mia amica possa replicare, Simon si deconcentra dalla ciotola che sta riempiendo di popcorn, per posare lo sguardo sulla scena che si sta svolgendo al suo fianco. « C'è davvero bisogno di fare tanto chiasso ogni volta che entri in casa?» mormora, apparentemente infastidito.

Sgrano gli occhi, mentre Jane lascia andare mia nonna e si concentra su mio fratello. « Faccio come mi pare, De Doux, e ora dammi quei popcorn.» si avventa sulla ciotola, mentre Simon tenta di afferrarla e di limitare i danni. La nonna alza gli occhi al cielo e scuote la testa, io invece sbuffo e decido di andare alla ricerca del mio ragazzo. Mi allontano dalla cucina ed abbandono il cappotto all'ingresso, dopodiché trascino il sacchetto fino in sala, ma qui vedo solo Andrew, stravaccato sul divano con Belle tra le braccia e gli occhi fissi sulla televisione. Senza perdermi d'animo vado al piano di sopra, nel frattempo le urla provenienti dalla cucina continuano a risuonare per la casa. Il corridoio è vuoto, il parquet scricchiola sotto i miei passi mentre raggiungo la mia camera; una volta arrivata al suo interno però, mi blocco.

Lascio andare il sacchetto per terra mentre a passi lenti mi avvicino al mio letto: c'è una rosa posata sul mio cuscino. La osservo da lontano, sapendo di avere un sorriso luminoso stampato in faccia mentre con gli occhi esamino i delicati petali rosa chiaro.

« Ti piace?» sussulto al suono familiare della voce di Blake, subito dopo mi volto emozionata. Il mio ragazzo è appena oltre la soglia della mia stanza, le mani nelle tasche dei jeans ed il volto più luminoso che mai. Tento di trovare le parole per rispondergli, ma prima che ci riesca lui socchiude la porta ed avanza verso di me. Sono immobile, bloccata mentre le sue braccia mi stringono la vita e le sue labbra si posano sulle mie. Il mio corpo sembra riaccendersi solo tramite questo contatto, quando le mie mani trovano posto sul suo petto e sotto al palmo riesco a sentire il cuore di Blake che batte all'impazzata, quando la sua lingua accarezza la mia ed il respiro di entrambi viene meno, quando i nostri corpi si stringono e l'ossigeno nella stanza sembra scarseggiare. « Aspetta.» sussurra Blake, prima di fermarsi e guardarmi negli occhi. Fisso le sue iridi verdi ormai senza fiato e, dopo un secondo, lui posa sulla mia bocca un altro bacio a fior di labbra e mi lascia andare definitivamente, per avvicinarsi alla porta e chiuderla.

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