9.

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« Secondo me dovresti andarci.» commenta Jane, prima di addentare nuovamente la pizza che tiene in mano.

La guardo scettica. « Non ti ho raccontato della presa di posizione di Blake in merito ad Halloween perché tu gli dessi man forte: te l'ho detto perché mi costringessi a rimanere qui.»

« Rose, pensi davvero che ti chiederei di rinunciare ad una festa universitaria a Burlington per uno stupido party di Montpelier?»

« Ma...»

« Non lasci mai la città, saranno anni che non stacchi da questo posto, nonostante le mie insistenze, ora è il momento.» conclude risoluta.

« Non hai il timore di rimanere da sola alla festa?» rispondo speranzosa.

Lei alza le spalle e sorride. « Scott probabilmente sarà lì e, come sai, ora siamo molto più amici: pranza con noi tutti giorni. Stare da sola con lui mi permetterà di... di approfondire la nostra conoscenza.» sospira sognante.

Io deglutisco il fastidio che mi dà il solo pensiero, subito dopo però, come se lo avesse chiamato, Scott si siede al tavolo della mensa proprio di fronte alla sottoscritta. Un sorriso radioso domina il suo volto, mentre i suoi occhi azzurri sembrano brillare di luce propria. « La tua foto ha ricevuto più di un milione di "mi piace", Rose.» mi informa emozionato, al che Jane lascia cadere la pizza, basita, mentre io mi rendo conto pian piano della portata di un tale numero. « Non avevo mai ricevuto tanta attenzione sul sito, è pazzesco.»

« Sono felice per te.» rispondo con un sorriso appena accennato.

Lui non perde il suo, mentre un atteggiamento di determinazione prende il posto dell'emozione. « Voglio scattarne un altra.»

« Cosa?» chiedo con un fil di voce.

« Dove vuoi e quando vuoi, Rose, ma voglio assolutamente scattarti un'altra foto.»

« Io non...»

« Rose.» mi interrompe Jane, al che distolgo lo sguardo da Scott per concentrarmi sulla mia migliore amica. « Fallo, sarà divertente. Posso truccarti io e sistemarti i capelli e...»

« Ok.» rispondo, mettendo fine alla lista di torture a cui mi vuole sottoporre. Lei esulta, mentre voltandomi verso Scott noto come il suo sorriso, ora, sia addirittura più luminoso di prima.

In che guaio mi sono cacciata?

🍂

Stupita.
Sorpresa.
Basita.
Di sasso.

Non so esattamente quale aggettivo scegliere per descrivere ciò che provo in questo momento, basti sapere che è da almeno cinque minuti che giro per il salone principale della casa di Scott, con la bocca aperta e gli occhi sgranati.
C'è davvero gente che abita in case del genere? E soprattutto, esistono case del genere?
Mio Dio.

« Da questa parte.» annuncia Scott, facendo strada a me e a Jane.
Quando mercoledì ci ha comunicato che la location sarebbe stata casa sua, Jane ha cominciato a saltare per la sua camera, mentre io ho sperato e pregato che nessun altro fosse in casa.
Fortunatamente, a quando dice Scott, suo padre è nel suo studio, mentre sua madre è tornata a Los Angeles per un paio di giorni, quindi a parte la governante, che comunque non abbiamo visto, qui non c'è nessuno.

Ciò, però, non mi impedisce di sentirmi a disagio in un posto tanto grande ed elegante, sfarzoso ed impeccabile. Non ho idea di quante stanze contenga la casa, ma per ora abbiamo visto la maggior parte di quelle al piano di sotto e dopo la cucina immensa, i tre salotti e la piscina coperta, dubito che ci sia altro che possa stupirmi.
Mi sbaglio.

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