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Quando si sveglia la mattina dopo Sam non sa bene che ore siano, il sole è già alto nel cielo e la casa è deserta e silenziosa. 

Si crogiola sfinita nelle lenzuola sgualcite, i cuscini sparsi da tutte le parti hanno l'odore di Kevin... ripensa a quello che ha fatto nella notte e a quello che le ha fatto lui.

Non dovrebbe, lo sa, ha i muscoli indolenziti ovunque, ma pensando alla sera prima non può fare a meno di toccarsi curiosa, cercando di imitare le sensazioni incredibili che lui riesce a sprigionare dal suo corpo... si accarezza piano, indugiando sulle grandi labbra, poi sente il suo piccolo centro già umido, lo sollecita, quel piccolo fascio di nervi capace di emanare sensazioni così intense... in un attimo immagini di quello che hanno fatto  la bombardano, aumentando la sua eccitazione, il movimento accelera fino a diventare spasmodico e un grido strozzato interrompe il silenzio, mentre s'inarca nel letto.

Sospira insoddisfatta, niente di neanche lontanamente paragonabile rispetto a quello che riesce a farle provare lui, si acciambella coprendosi con un lenzuolo, e in un attimo è di nuovo addormentata.

Quando si sveglia di nuovo la luce nella stanza è completamente cambiata, si guarda attorno assonnata, senza capire che ora possa essere ne cosa l'abbia svegliata. Poi il trillo di un telefono in lontananza la riporta alla realtà e si costringe ad alzarsi dal letto, cerca una maglia nella sacca di Kevin appoggiata sul pavimento e la indossa sul corpo nudo, indossa un paio di mutandine, mentre segue gli squilli del telefono che l'attraggono verso la sala. 

Vede la sua borsa sul divano, si siede e cerca di recuperare il telefono tra chiavi, portafoglio e cianfrusaglie varie, è Kevin, finalmente riesce a rispondere.

'Eccomi!'

Piega le gambe, appoggia i piedi sul divano e il mento alle ginocchia nude.

'Piccola... mi hai fatto preoccupare, tutto bene?'

'Sì, tutto ok... perché?'

Sa benissimo perché glielo chiede, il suo corpo tonico e allenato dopo la sera precedente è tutto indolenzito, ma ogni muscolo le ricorda come hanno trascorso la notte insieme e non cambierebbe nulla di quello che hanno fatto.

'Niente...  non hai risposto hai miei messaggi, mi ero preoccupato.. non ho chiamato fin'ora perché non volevo svegliarti ma... ti sei svegliata adesso?'

Sarebbe inutile negarlo, ha la voce roca e assonnata, ridacchia nel sentire il suo tono stupito

'Sì. Ero sfinita... ma mi sei mancato stamattina .'

Risponde allusiva.

'Piccola, non volevo svegliarti.'

'Lo so, e non so se ci saresti riuscito in ogni caso... ero distrutta. Ma appena ho aperto gli occhi sei stata la prima cosa a cui ho pensato...' Sente delle voci che la riportano alla realtà e cambia argomento imbarazzata ' Dove sei di bello?'

'Ti ho detto ieri che dovevo andare via presto per quella cosa con la Rolex? Sono ancora qui nello studio fotografico, sta andando per le lunghe e col fatto che la settimana prossima non ci siamo dobbiamo finire oggi... non so a che ora tornerò...'

'Non ceniamo insieme?'

Sam non riesce a credere che quella sia davvero la sua voce, ha il tono deluso di una bambina a cui stanno negando un cucciolo, sente Kevin sorridere dall'altra parte del telefono.

'Certo che ceniamo insieme, ti và di uscire?'

'A te?'

Lo sente sospirare

'La verità? Penso proprio che questa sera sarò sfinito...'

Adesso è il turno di Sam di sorridere, al suono della sua tono stanco

'Immagino... non so come tu abbia fatto stamattina ad alzarti così presto, ma non farlo più ok?'

'Cosa?'

'Andartene senza svegliarmi.'

'Non sono bravo Sam coi saluti rapidi, soprattutto se la mattina al mio risveglio ci sei tu nuda nel mio letto... credo che la cosa sarebbe andata piuttosto per le lunghe.'

'Mi piace andare per le lunghe con te Kevin.'

Lo sente esitare un attimo, poi abbassa la voce e sente le voci allontanarsi, evidentemente si è spostato in una zona dello studio più appartata.

'Sicura che stai bene piccola?.. Voglio dire ieri sera.. è stato intenso.'

'Sono stata benissimo ieri sera Kevin. E se proprio vuoi saperlo questa mattina sei stato la prima cosa a cui ho pensato quando ho aperto gli occhi.... ma non è come averti qui, il mio corpo non reagisce nello stesso modo. Mi sei mancato.'

Lo sente sospirare

'Cazzo Sam..'

Sorride soddisfatta del suo tono frustrato

'Volevo che lo sapessi.. tutto qui. E per stasera non c'è problema, è perfetto se stiamo a casa, domani non ci sarò per quella cosa dei fuochi d'artificio... preferisco, se ce ne stiamo un po' da soli noi due.'

'Porto io la cena?'

'Tu pensa solo a tornare prima possibile. Mi devo incontrare tra poco con gli organizzatori dell'evento di domani per capire cosa fare sul palco, ne approfitto per fare la spesa e preparo qualcosa io per cena. Ok?'

'Suona perfetto. Vai adesso?'

'Sì, mi sà che mi devo dare una mossa... mi aspettano a High Park per il 16,00 .'

'Nervosa?'

'Un po'... non so cosa aspettarmi, spero di cavarmela.'

'Sarai fantastica Sam, come sempre. – sente qualcuno chiamarlo - Vado, tocca a me. Mi racconti tutto sta sera, ok?'

'Ok. Kevin?'

'Sì piccola?'

Improvvisamente non sa più cosa dirgli...l'unica cosa che gli viene in mente è ti amo... si morde un labbro nervosa.

'A stasera ok? '

Per qualche secondo c'è solo un gran silenzio.

'Non vado da nessuna parte Sam, non senza di te. A stasera.'

Resta a guardare il telefono come incantata, l'unica cosa che vorrebbe fare in questo momento è raggiungerlo, ovunque sia e restare con lui tutto il pomeriggio. Ma non può... il lavoro chiama. Si alza in fretta e va a farsi una doccia veloce, si sistema i capelli, si trucca e si veste in meno di mezz'ora, non vuole arrivare in ritardo . Esce di casa e salta su un taxi cercando di calmarsi, dopo tutto non sarà peggio che gestire in diretta una finale dei payoff continua a ripetersi mentre si avvicina al luogo dell'incontro.

Mai più con teWhere stories live. Discover now