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Samantha spenge il computer e sospira sollevata.

Che settimana infernale!

Si stiracchia mentre si guarda intorno ruotando sulla sedia girevole, anche questa sera è una delle ultime ad uscire dalla redazione ... meglio così, in fondo, potrà andarsene senza scambiare sorrisi falsi con colleghi infidi e invidiosi, ha imparato da tempo e a caro prezzo come il mondo della televisione sia pieno d'insidie. Soprattutto per una come lei che sta facendo carriera in fretta ed è costantemente nell'occhio del ciclone.

Si alza dalla sedia chiedendosi per quanto tempo ancora riuscirà a cavarsela in questo covo di vipere, sfila la penna dai capelli annodati in un groviglio in cima alla testa che le ricadono ribelli sulla schiena, li scuote, con una mano cerca di sistemarli un po' e sorride soddisfatta mentre prende la borsa e si mette la tracolla sulla spalla, è che le piace troppo il suo lavoro, e grazie a dio ha una squadra di collaboratori fantastici che le fanno dimenticare tutto il resto.

Afferra la giacca di pelle ed esce senza indossarla, è maggio e comincia a fare caldo ormai, la neve se ne è andata del tutto e finalmente la metà più bella dell'anno è alle porte.

Attraversa l'open space in fretta e si infila nel primo ascensore disponibile, sono quasi le 22,00 vuole raggiungere i ragazzi prima che siano troppo sbronzi per essere ancora una piacevole compagnia, andrebbe volentieri a casa in realtà, ma glielo hanno fatto promettere, a quanto pare c'è qualcosa da festeggiare.

Arrivata a piano terra si avvia verso l'uscita salutando con un cenno Adam della sorveglianza, è abituato a vederla andare via a quell'ora improponibile ma non manca mai di rivolgerle un'occhiata di rimprovero, e anche stasera si indica l'orologio al polso accigliato. Sam gli sorride e alza le spalle, mimando il dialogo muto in cui sono diventati così abili, è tardi lo sa ... ma deve lavorare... il tempo non basta mai quando ci sono i playoff.

La stagione stà per finire dopo le 1271 partite disputate dai 31 team che partecipano alla NHL, le squadre si sono contese con le unghie e con i denti gli incontri e lei non può farsi trovare impreparata, non adesso che ci saranno i fuochi d'artificio finali e i suoi telespettatori non dovranno perdersene nessuno.

Spinge le pesanti porte di vetro e finalmente è fuori.

Il rumore della città la riporta alla vita vera, all'esterno dalla bolla di vetro in cui ha passato praticamente tutta la giornata, sorride.

Adora Toronto, respira a pieni polmoni l'odore della città, nell'ultima classifica dell' Economist si è guadagnata il quarto posto tra le più vivibili al mondo, e considerato il clima invernale a dir poco proibitivo, è davvero una posizione ragguardevole che la città si merita a pieno titolo. Per una come lei, cresciuta ai confini con l'Alaska è davvero il paradiso vivere a Toronto, da quando si è trasferita qui gli inverni non le sembrano più così rigidi.

Si avvia a passo spedito verso la fermata della metro, poi ci ripensa e prosegue a piedi, ha voglia di camminare.

Fortunatamente il locale dove si trovano con i ragazzi non è lontano, e con gli stivali i tacchi vertiginosi sono sopportabili per un breve tratto. Non fa caso agli sguardi della gente che incrocia nel tragitto, non più, ci convive da tutta la vita e ha imparato a gestire la situazione. Da quando poi ha la sua trasmissione sportiva di approfondimento sull'hockey, è sempre più abituata ad essere al centro dell'attenzione maschile, ogni volta che entra in un ristorante ,in un locale o passeggia per le via della città.

La cosa la diverte, si sente un po' diva .. non sempre, ovviamente. Ci sono giorni in cui preferisce restarsene rintanata in casa o in ufficio, o andare al locale con i ragazzi dove ormai tutti la conoscono e la trattano come una di famiglia.

Mai più con teWhere stories live. Discover now