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Non sa bene come ci siano arrivati ma sono in casa sua.

Lei ha i vestiti attillati impregnati di sudore e Kevin è il prototipo del maschio sexy e arrapante, jeans e maglietta che evidenziano il suo fisico tonico e allenato con quegli stivali da motociclista che gridano sesso e il giubbetto di pelle sotto braccio che gli da un tocco da teppista ... non capisce come si sia potuta mettere in una situazione tanto stupida e assurda.

Va verso il frigo e prende una bottiglia d'acqua, giusto per non restare lì impalata a fissarlo.

'Hai sete?'

Dice la prima cosa che le passa per la testa, senza voltarsi, se lo guarda di nuovo perderà il controllo dei suoi ormoni impazziti e non se lo può permettere. Cristo santo ma cosa le è saltato in mente di farlo salire?! E cosa le prende adesso? Sembra che non abbia mai visto un bell' uomo in vita sua.

'No'

Kevin ha un tono roco che le fa venire dei pensieri impuri, ma li scaccia via, si concentra sulla bottiglia d'acqua e la trangugia ingorda. E' talmente consapevole del suo sguardo sui di lei che sente la nuca che le formicola, si agita e se ne rovescia metà addosso.

'Merda!'

Si guarda la maglietta fradicia

'Sono tutta bagnata!'

Non fa in tempo a voltarsi e finire la frase che sente due mani che l' afferrano per i fianchi, la girano e la sbattono contro qualcosa di duro.

'Levala'

Quello di Kevin è un sussurro roco, ma perentorio come un comando. Ha un'espressione seria e la guarda concentrato, con un tale desiderio che le mette quasi paura. Vorrebbe spingerlo via e chiedergli se è impazzito, come si azzarda a metterle le mani addosso.

Ma quelle mani che la stringono hanno già mandato il suo cervello in cortocircuito, e il suo corpo ha già preso il sopravvento , lo vuole contro di sé più di qualunque altra cosa al mondo. Esita un attimo, ma poi decide di provocarlo, e lo guarda immobile, come a sfidarlo.

'Sam levatela, o giuro che lo faccio io'

La sua voce è controllata, ma quello sguardo è tutto tranne che rassicurante. 

Per lunghi attimi si fissano occhi negli occhi e probabilmente quello che vedono è la stessa cosa.

 Sam si sfila il top bagnato, lentamente, per provocarlo e resta lì immobile aspettando la  prossima mossa.

Sente quelle mani che le stringono forte i fianchi e la tengono ferma con determinazione mandando scintille a ogni terminazione nervosa, ha il sedere appoggiato al bancone della cucina, mentre un'ovvia protuberanza le preme davanti chiarendo a entrambi quello che sta per succedere.

Kevin indica con un gesto del capo il suo reggiseno sportivo.

'Anche quello'

Sam lo guarda belligerante, poi solleva una sopracciglia in segno di sfida e si leva il reggiseno nero, umido di sudore,  lasciandolo cadere in terra e resta immobile a fissarlo, come a chiedergli 'e adesso?'

E' consapevole dei suoi capezzoli che reagiscono all'istante al contatto con l'aria e spiccano con le punte aguzze ed eccitate a dividerli. Kevin li fissa come ipnotizzato, poi abbassa la testa senza mollare la presa sui suoi fianchi e le lecca alcune gocce di sudore rimaste nel solco tra i seni. 

Chiude gli occhi mentre le assapora, per poi prosegue fino su nella piega del collo,  le mordicchia la pelle delicata , il lobo dell'orecchio, l'annusa; come se riconoscesse il suo odore e non potesse più farne a meno stringe ancora la presa delle  mani sui suoi fianchi, in segno di possesso  . Sam non può che aggrapparsi alla maglietta di lui, le sembra di perdere l'equilibrio, poi quando le labbra di Kevin scendono e cominciano a ripercorrere il percorso a ritroso fino a fermarsi ad esplorare le punte del suo seno, capisce che l'ha definitivamente perso.

Mai più con teWhere stories live. Discover now