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Kevin la riaccompagna a casa alle dieci.

Hanno visto altre due case nel pomeriggio, poi hanno deciso di cenere con un gelato. La giornata è volata e le sembra impossibile che sia già sera. Si leva il casco e scende dalla moto, si sistema i capelli e glielo porge, non vuole che la serata finisca così, è tutto il pomeriggio che cerca una scusa per chiedergli di restare ma non ha trovato il coraggio: è assurdo, sono insieme da più di 24 ore... avrà voglia di andare in albergo.

Kevin lo prende e rimane seduto sulla moto , lo appoggia sul serbatoio e si leva anche il suo.

'Quindi, qual è il responso? Non me ne consigli nessuna?'

'No... oddio Kevin! Ma le hai viste...'

'Ti rendi conto che se continui a bocciare tutte le case proposte della sig.a Miller ti toccherà accompagnarmi a vederne delle altre, vero?'

Sam gli si avvicina e gli sorride

'Vorrà dire che dovrai passare altro tempo con me..'

'E' un grande sacrificio – le fa un sorriso strappa mutande - ma cercherò di farmene una ragione. Dopo tutto non è facile trovare una casa accogliente come la tua..'

Sam ha l'aggancio che stava cercando, prega di non sembrargli troppo appiccicosa ... e si avvicina, gli fa scorrere un dito sul petto con aria pensierosa

'Bhè.. se vuoi salire a dargli un'altra occhiata ti capisco... non si sà mai, potresti avere qualche spunto da dare alla Sig. a Miller.'

In un attimo Kevin scende dalla moto, le afferra il polso e se la preme contro.

'Temevo non me l'avresti chiesto..'

Sam lo bacia pregustando lentamente quello che verrà

'...pensavo mi dicessi di no'

Kevin le fa scorrere le mani sulla schiena, la stoffa leggera della maglietta è comunque troppo, vuole sentire la sua pelle nuda, le fa scorrere in basso ed infila entrambe le mani dentro quei pantaloncini che vorrebbe strapparle via da ore, stringe la pelle morbida e rotonda del suo sedere con forza facendola gemere.

'Stamattina mi sono fermato solo perché pensavo ti servisse una tregua gattina, non vedo l'ora di ricominciare tutto da capo... ci sono così tante cose che voglio farti ... sei sicura che vuoi che salga con te?'

Le fa scorrere un dito piano lungo tutta la sua fessura fino a sentire la sua calda eccitazione bagnarlo, Sam s'irrigidisce contro di lui mentre glielo affonda piano da dietro, non a fondo quanto vorrebbe ma comunque abbastanza per sentire uno dei suoi miagolii eccitati.

'Oddio... Kevin si... sono sicura'

'Non voglio farti male piccola, ma se salgo su con te... sono sicuro che non riuscirò a fermarmi questa volta, ti voglio da impazzire.'

Continua ad affondare col dito dentro la sua carne morbida, scivolosa e calda, stringendo quel sedere perfetto mentre continua ad entrare e uscire dalla sua fessura già bagnata incapace di fermarsi, adora sentire come è pronta per lui, adora quei miagolii eccitati.

'Non voglio che ti fermi Kevin, voglio che mi prendi ... adesso.. in tutti i modi possibili immaginabili.'

Lui si ritrae e le accarezza piano il sedere, guardandola negli occhi.

'O gattina, non tutti, non ancora... non hai idea di cosa sia capace di immaginare e tu non sei ancora pronta...'

La bacia mentre fa risalire le mani fino a circondarle i seni, col pollice le stuzzica piano i capezzoli già eretti

Mai più con teWhere stories live. Discover now