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Il clima dello spogliatoio è goliardico.

I ragazzi esultano, stappano bottiglie di spumante, cantano e rilasciano interviste. Vincere la finale è qualcosa di incredibile. Un giocatore professionista può giocare tutta la vita e non andarci mai neanche vicino. Lui è seduto sulla panca con l'asciugamano attorno ai fianchi, appena uscito dalla doccia, il sorriso sulle labbra, si guarda intorno soddisfatto. E' stata una stagione perfetta, il suo agente lo ha già chiamato 5 volte ma lui non ha risposto. Sa cosa significa per il suo contratto la vittoria di stasera, ha firmato qualche mese prima l'accordo con i TML con una clausola che se avesse vinto la SC il suo ingaggio sarebbe aumentato di un 15%. Sicuramente Jonathan è al settimo cielo e si vuole complimentare, dopo tutto si prende una piccola percentuale anche lui.

Stasera non ha voglia di rispondergli però. Si deve preparare, un aereo privato messo a disposizione dalla sua nuova squadra lo sta aspettando per portarlo da Boston a Toronto per la trasmissione delle 21,00. Parte dell'accordo prevedeva che avrebbe annunciato il giorno della finale il suo nuovo ingaggio , al picco dell'attenzione mediatica. Non è un problema, ovviamente si è fatto pagare bene. Si alza stanco e comincia a vestirsi tra il frastuono e l'esaltazione generale. Apre l'armadietto e mette le sue cose nella borsa, non è la prima volta che cambia squadra, sà come funziona per questo non lega mai troppo con nessuno. Sgattaiolare via di soppiatto è sempre la mossa migliore, soprattutto adesso, sono tutti troppo occupati a festeggiare, si veste, chiude la borsa, se la mette in spalla e si avvia discretamente verso la porta, quando sente una mano afferrargli il braccio.

'Hey capitano!'

Si volta svogliatamente, odia i saluti. Cerca sempre di evitarli se può. La faccia abbattuta di Vladimir non può che confermargli che fa bene.

'Hey Valad' gli dà una pacca sulla spalla ' Gran bella partita oggi, sei stato in gamba'

Per un attimo si guardano senza dire niente, ma l'altro non può fare a meno di chiederglielo comunque

'Sicuro di non volerti fermare? Almeno per i festeggiamenti... ci meritiamo un po' di baldoria tutti insieme...'

'Sì, siamo stati bravi. Ma no, sai che non posso. Ho un aereo che mi aspetta. Fai un brindisi anche per me ok?'

Si accorge che il clima dello spogliatoio è cambiato, le grida e i sollazzi sono svaniti, e l'attenzione è tutta su di lui. Merda... proprio quello che voleva evitare. Si guarda intorno, e cerca di incrociare gli occhi di tutti, è stato il loro capitano per 3 anni dopotutto, si meritano un saluto.

'E' stato un onore ragazzi, giocare con ognuno di voi.'

Il silenzio è totale

'Grazie per questa coppa, senza di voi non l'avrei mai vinta. L'hockey è la mia vita, e vincere la S. Cup è il sogno che avevo da bambino, che probabilmente avevamo tutti da bambini, quindi stasera non abbiamo solo vinto una partita... abbiamo trasformato i nostri sogni in realtà. E' stata la stagione perfetta. '

Per un attimo non trova le parole, si mette una mano sul cuore. Poi sorride e si volta alzando la mano in un gesto di saluto sopra la testa già diretto verso l'uscita dello spogliatoio

'Ma non pensate di sbarazzarvi di me così facilmente, da ottobre rivedrò le vostre brutte facce sul campo avversario e vi farò il culo, anche se siete simpatici!'

Nello spogliatoio ri-esplodono le grida e le risate, Kevin le sente mentre si allontana. Fende i giornalisti senza guardarne nessuno, un'altra parte dell'accordo è quella di non rilasciare interviste prima della trasmissione, tiene la testa bassa fino a quando non arriva alla macchina che lo aspetta per portarlo all'aeroporto.

Mai più con teWhere stories live. Discover now