22. Qualcosa di inaspettato

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Il mattino dopo Fobos si svegliò in preda alla nausea e fu costretto a correre fuori dalla grotta a vomitare.

Non appena il suo stomaco si fu liberato, si ricompose e si scostò i capelli dalla fronte.

Si guardò intorno ad occhi spalancati e il suo cuore si ruppe in tanti piccoli pezzi.

L'Olimpo era praticamente distrutto e delle bellezze che lo avevano caratterizzato non rimaneva praticamente nulla.

In molti punti bruciavano ancora lingue di fuoco, in altri c'erano crateri profondi e nerastri e nell'aria si respirava un'atmosfera cupa e desolata.

" Non ti senti bene? "

Fobos si voltò e si trovò davanti Deimos, che lo guardava con occhi spaventati.

" Un po' di nausea " lo rassicurò allora con un sorriso " ma francamente non so da cosa dipenda "

" Non credo possa trattarsi già di un'eventuale gravidanza " borbottò Deimos in imbarazzo " quando papà Harry aspettava un bambino iniziava ad avere disturbi dopo qualche mese "

" Hai ragione " confermò Fobos " forse dipende da tutto ciò che mi è successo...io devo solo riposarmi un po' "

Deimos lo rassicurò abbracciandolo e poi lo riportò nella grotta, facendolo adagiare sui pagliericci ed aiutandolo a dormire.

Nei giorni successivi, però, divenne chiaro ai due ragazzi che la gravidanza c'era eccome e che non sarebbe certo stata come tutte le altre.

Dopo una settimana, infatti, Fobos aveva già un piccolo pancino rotondo e, dopo circa un mese, le sue forme erano lievitate in modo incredibile.

Deimos si prodigava in tutti i modi per aiutarlo, ma aveva paura perché non capiva il motivo per cui il bambino stesse crescendo così velocemente.

Non perdeva tuttavia nemmeno un'occasione per accarezzare e baciare la pancia di Fobos e quest'ultimo, pur preoccupato e spaventato per la sua situazione, ne era incantato.

Di notte, più di una volta, quando si era svegliato, l'aveva sorpreso a lasciare piccoli e soffici baci intorno al suo ombelico e a sussurrare dolci parole al bambino che era dentro di lui.

Dopo circa tre mesi era diventato una vera e propria balena e non riusciva nemmeno più a camminare normalmente.

Una sera chiamò vicino a sè Deimos e gli disse:

" Se dovesse succedermi qualcosa, se non dovessi sopravvivere, promettimi che ti occuperai del nostro bambino...."

Deimos protestò più e più volte, ma alla fine fu costretto a promettere, anche se non rivelò a Fobos che non ce l'avrebbe sicuramente fatta a vivere senza di lui.

Quella stessa notte iniziarono le doglie.

RagnaroK ( Saga di Cupido libro 18 ) Kde žijí příběhy. Začni objevovat