24. Alfa e Omega

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Fobos e Deimos fissarono i bambini per lunghi istanti, incapaci di muovere anche un solo muscolo, poi si guardarono negli occhi e scossero la testa, increduli.

Erano i loro figli?

Come era possibile?

Furono i due piccoli a rompere gli indugi, infatti si alzarono in piedi e, traballando, uscirono dal catino.

Si diressero verso i due ragazzi e rivelarono loro, essendo privi di vestiti, di non essere maschi, ma due femmine, due bellissime bambine.

Si fermarono davanti a Fobos e a Deimos, sorrisero felici e mormorarono insieme:

" Papà...."

Il cuore di Deimos capitolò all'istante e così quello di Fobos, che si ritrovò gli occhi lucidi e un'emozione incredibile dentro di sè.

" Io sono Alfa " cinguettò la bimba dalla pelle scura.

" E io sono Omega " le fece eco la sorella con una vocetta squillante.

Fobos le abbracciò entrambe con amore e Deimos, ripresosi dall'emozione, si tuffò nell'abbraccio, dando baci a tutti.

" Ma...ma come mai siete già grandi? " chiese il dio della paura, essendosi reso conto di avere di fronte due bambine perfettamente in grado di capirlo.

" Siamo figlie di due mondi. Tu sei un dio degli Asi " spiegò Alfa " e papà Deimos un dio dell'Olimpo. Siamo l'inizio e la fine di ogni cosa e una l'opposto dell'altra. In noi c'è la sapienza degli antichi e il mistero del futuro "

Deimos rimase stupito e anche un po' spaventato dal discorso della piccola, ma Omega gli si avvicinò e, appoggiandogli le manine sulle gambe, borbottò:

" Ma noi siamo anche bambine e ci piace giocare. Ci piacerebbe vestire e pettinare le bambole, far volare gli aquiloni e ricevere tante coccole "

Deimos, che aveva sempre sognato un figlio maschio per giocare con lui alla guerra, sorrise come un ebete alle parole della bambina e fece comparire per magia due bellissime bambole che diede alle figlie.

Le piccole si misero subito a cullarle e il dio del terrore si volse finalmente verso il compagno e gli accarezzò una guancia.

" Mi hai fatto un regalo splendido " sussurrò " e...e non riesco nemmeno a trovare le parole per dirti quanto sei fantastico e quanto io ti voglia bene "

Fobos sorrise, gli si accoccolò vicino e scrutò il mondo attorno a loro.

" Le bambine sono nate...la profezia si è avverata, ma perché non succede nulla? "

" Non lo so...magari ci vuole tempo " commentò Deimos con tono preoccupato.

Fobos scosse la testa e sperò in cuor suo che quanto detto dall'oracolo, dalla Sfinge e dalle Parche corrispondesse a verità.

RagnaroK ( Saga di Cupido libro 18 ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora