49. La verità

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Il giorno dopo Saturno, dopo essersi recato da Armonia per conoscere il bambino, decise di andare da Apollo e di parlargli.

Nei giorni passati aveva riflettuto ancora ed era giunto alla conclusione che non poteva andare avanti così, indeciso e combattuto sui suoi sentimenti.

Non era più sicuro di ciò che provava per Erebo, ma non poteva prendere decisioni in merito se prima non chiariva con Apollo.

Raggiunse la casa del dio del sole quando mancava poco all'ora di pranzo e lo trovò in giardino, intento a curare i suoi fiori.

Saturno lo osservò stranito e il suo cuore sembrò volergli uscire dal petto da tanto batteva.

Apollo era semplicemente splendido.

Era a petto nudo, con solo una fascia inguinale a coprirgli il bassoventre.

I capelli biondi erano legati in una coda, la pelle ambrata era baciata dal sole e i muscoli guizzavano ad ogni suo movimento.

Saturno deglutì spaesato, gli si avvicinò e sussurrò un flebile:

" Ciao...."

Apollo si voltò verso di lui, gli sorrise e... Saturno e non capì più nulla.

Si fiondò sulle sue labbra e le baciò con passione.

Il dio del sole rimase un attimo nell'incertezza, poi, però, avvolse le sue braccia intorno a lui e ricambiò il bacio.

Entrambi si resero conto che non si sarebbero fermati, questa volta ed entrambi ne furono davvero felici.

Apollo trascinò Saturno nella propria casa, sul proprio letto, lo spogliò, si spogliò e poi si dedicò ad amare ogni centimetro della sua pelle.

Saturno aveva fatto sesso con Erebo tante volte, ma mai si era sentito come si sentiva in quel momento con Apollo.

Aveva sempre fatto l'attivo, mai nessuno l'aveva violato, ma, quando percepì le dita del dio stuzzicare la sua apertura, non protestò, anzi, lo trovò giusto, lo trovò perfetto.

Aprì maggiormente le gambe, si offrì totalmente a lui e, nel momento in cui si sentì penetrare, provò sì dolore, ma anche un enorme ed appagante piacere.

Le spinte di Apollo, prima dolci e lente, poi veloci e profonde, lo portarono all'estasi più totale e l'orgasmo lo colse proprio quando anche il dio si riversò in lui.

Rimasero abbracciati mentre i loro respiri divenivano regolari, poi si fissarono negli occhi e si sorrisero.

In quel momento Saturno capì che non era Erebo, ormai, il padrone del suo cuore.

RagnaroK ( Saga di Cupido libro 18 ) Where stories live. Discover now