56. Spezzatino, patate e retini

1.4K 152 11
                                    


Mentre Apollo e Saturno stavano consumando il loro amore, Louis arrivò a casa con Xena e Xandros e raccontò a Harry e agli altri tutto ciò che era successo con Erebo e le sorelle.

" Certo che Apollo si è trasformato " commentò Deimos " è irriconoscibile, oltre che di una bellezza disarmante "

Fobos lo squadrò con uno strano cipiglio, ma ci pensarono Alfa e Omega a rimetterlo a posto.

" Papà è molto più bello " disse la prima.

" Molto, molto più bello " aggiunse la seconda.

" Me io e mio cavallino e mio agnellino e mio animaletto di legno e Larry di me io ritenere che Fobos essere iffiscinante " cinguettò Cupido.

" Anche me io " intervenne Iris " ma Deimos di me io essere più bellissimo, anche se non come Rione. Lui essere pirsona più mignifica di Olimpo "

" È interessante notare, Louis " borbottò Harry " che nessuno prende in considerazione noi "

" Già " confermò il dio della guerra, fintamente offeso.

" Ma papà! " sbottò Xena " Sei il dio della guerra! Non ti possono dire che sei bello! Al limite possono dire che sei sanguinario, crudele, terrificante! "

Xandros scosse la testa alle parole della gemella e si perse ad osservare il cielo fuori dalla finestra.

" Mi dispiace per Ombra e Nebbia " sussurrò Harry accarezzandogli un braccio.

" Erano due cretine! " commentò Xena " A me e a Xandros non sono mai piaciute davvero! "

" Ma se non facevi altro che dire quanto era bella la tua fidanzata! " bofonchiò Deimos, evidentemente in vena di far arrabbiare la sorella.

" Fratello caro..." sibilò la ragazza " posso tagliarti a pezzetti e fare di te uno spezzatino? "

" Metterci anche patate, Xena di me io? " cinguettò Cupido con un sorriso tutto fossette. 

" Certo, piccolo, patate, zucchine, carote...."

" A me io no piacere chirote " borbottò il demone.

Iris seguì tutto il discorso con gli occhioni spalancati, poi volò in braccio a Deimos e disse:

" Tu no ascoltarli, tu mio gimello prifirito..."

La piccola, però, si bloccò, guardò Fobos, poi Deimos, poi sbattè le ali e svolazzò da Xandros, gridando:

" Tu mio gimello prifirito, lui solo fritello "

Deimos fece finta di rimanere male e di piangere, così Iris si divincolò dalle braccia di Xandros e tornò da Deimos riempiendogli il viso di baci.

" Scusare me io, averci pensato. Xena e Xandros essere gimelli,ma tu e Fobos rimanere fritelli retini!"

Tutti scoppiarono a ridere e la tensione accumulata nella giornata sparì.

RagnaroK ( Saga di Cupido libro 18 ) Where stories live. Discover now