16. L'ultima possibilità

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Cupido e Iris seguirono la disperazione del cuore di Fobos e arrivarono fino ad una grotta nascosta nell'oscurità del bosco.

Trovarono Fobos seduto per terra, appoggiato alla parete rocciosa, con gli occhi rossi e lo sguardo perso nel vuoto.

Non dissero nulla, gli si accoccolarono accanto e lo avvolsero, per quanto riuscirono, con le loro ali.

Fobos, per alcuni istanti, non si mosse, poi, lentamente, cominciò a respirare con più tranquillità e i suoi lineamenti si distesero un po'.

" Fobos " borbottò Cupido ad un certo punto " tu dovere venire con me io perché dovere tutti andare in buco di cielo per salvare da uscurità che arrivare su Olimpo "

" Io non voglio venire " mormorò il ragazzo " non so più chi sono e preferisco farmi inghiottire da questo buio che sta avanzando "

Iris si mise in piedi con le ali tutte arruffate e disse:

" Tu no fare retino! Tu essere Fobos anche se no essere Fobos di prima. Tuo cuore essere cuore di Fobos e tu venire subito con me io se no prendere padella di Rione e spiccicartela su tua testa vuota! "

Fobos non potè fare a meno di sorridere e, anche se il timore era ancora dentro di lui, si mise in piedi, prese per mano i due demoni e uscì dal bosco.

Trovò tutta la sua famiglia nel prato di Pegaso e, quando arrivò, calò il silenzio.

Ad un certo punto, però, Harry e Louis si fecero avanti e lo abbracciarono stretto e lo stesso fecero, uno dopo l'altro, tutti i presenti.

Deimos lo strinse talmente forte da fargli quasi male, ma Fobos si sentì bene, come non lo era più stato da quando aveva saputo di non essere suo fratello.

Lo guardò in viso, quel viso che era sempre stato anche il suo e sorrise.

Anche Giove lo abbracciò, ma poi fece capire che dovevano entrare nell'unico squarcio temporale rimasto ancora aperto, perché il tempo stava scadendo.

Per primi entrarono Armonia, Macaone e Dafne, poi Chirone, Mercurio, Cupido, Iris e Maia, infine Harry, Louis, Xena, Xandros e Saturno.

Giove mantenne aperto il passaggio facendo entrare Ade, Poseidone, Giunone e Odino, che tentò in tutti i modi di catturare lo sguardo di Fobos, ma senza alcun successo.

Il padre degli dei entrò per ultimo insieme a Deimos.

Il ragazzo tese la mano a Fobos con uno sguardo di supplica e questi la prese entrando anche lui nello squarcio.

All'ultimo istante, però, sorrise a quello che era stato suo fratello e saltò fuori, accompagnato dall'urlo disperato di tutti.

RagnaroK ( Saga di Cupido libro 18 ) Où les histoires vivent. Découvrez maintenant