•Quarantotto•

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Adele è da un po' di giorni che sta male, infatti ora è incazzata ma seduta sul divano mentre io, Lorenzo, Guardalupe e Marco sistemiamo le ultime cose negli scatoloni per poi portarli nella nostra nuova casa. "Isco, vai a fare compagnia alla mami? Che è arrabbiata?" Lascia perdere il pennarello nero con cui stava disegnando sullo scatolone e va verso il salotto. "Quanto è incazzata da uno a dieci?" Guardo Lorenzo sperando che mi dia una risposta non così brutta "Infinito?" Scuoto la testa e vado a portare lo scatolone appena chiuso in salotto.
"Ma mami, io però non gioco con le bambole, però loro possono giocare con le mie macchinine con me, però non con la pista di Babbo Natale" Isco è seduto in braccio a Ade con una mano le accarezza e con l'altra passa con la macchinina sulla sua pancia mentre Adele gli accarezza una gamba "Giocherete a tutto ciò che vorrete, basta che andiate d'accordo" appoggio lo scatolone a terra assieme agli altri e vado verso il divano "Come va?" - "La mami è arrabbiata perché non la lasciate fare le cose" mi siedo sul divano accanto a loro e sospiro "La mami però sta male da un po' di giorni, e il dottore ha detto che deve stare a riposo" Adele sbuffa e Isco sorride "Senti papà, Flor e Alma si muovono!" Sorrido mentre lo vedo poggiare la testa sulla pancia di Ade per poi abbracciarla e rimanere così.
"Questa cosa che io e Lorenzo lavoriamo, mentre tu cazzeggi sul divano non è corretta!" - "Zio! Non si dice cazzeggi" - "E oltre a quello che ha appena detto Isco, ti sei offerto tu o forse ti ha obbligato Beatriz dato che nel pomeriggio viene nella casa nuova" Isco inizia a ridere vedendo Marco in difficoltà per poi alzarsi un po' dalla pancia di Adele "È stata la zia Bea!" - "Piccoletto, non devi dire quello che ti dico io!"

"Avevamo detto che dovevi stare su quel dannatissimo divano, senza muovere un dito! Cosa stai facendo in piedi su una sedia! Ti ricordo che sei incinta, di due gemelle!" Lascio lo scatolone sopra il letto di Isco e vado verso la cucina da dove provenivano le urla di Beatriz. Appena arrivo vedo Marco aiutare Ade a scendere dalla sedia, mi avvicino e senza dire nulla la porto in camera di Isco "Non dici niente?" - "No" apro un altro scatolone e lo metto sul letto ancora sfatto "Guardami" alzo lo sguardo e lo poggio su di lei "Vuoi fare qualcosa? Sistema le cose di Isco, almeno qui non potrai cadere dalle sedie" - "Non sono caduta" - "Seriamente Adele?" Mi passo le mani tra i capelli guardandola fissa negli occhi "Io.." - "Sistemi i vestiti di Isco?" Annuisce piano e poi abbassa lo sguardo.
"Isco?" Mi giro verso Lorenzo fermo sulla porta della stanza "Sono arrivate" annuisco ed esco, Adele sta ancora sistemando i vestiti nell'armadio, mentre Isco è seduto sul letto.

Mi alzo da terra, raccogliendo anche i cacciaviti che io ho tentato, e che invece Lorenzo ha usato per montare le due culle bianche che Ade aveva visto nel negozio con Isco e suo papà. "Grazie" Mi sorride dandomi una pacca sulla spalla e poi esce, mentre io rimango a guardare le due culle e l'intera stanza, pronta per le nostre bambine. "Papà" mi giro e guardo Isco alla porta "Dimmi" si guarda intorno e poi punta i suoi occhi scuri nei miei "Anche io voglio la camera verde" sorrido e gli scompiglio i capelli "Poi allora la dipingiamo, vai a chiamare tu Adele che le mostriamo la camera delle bimbe?" Annuisce per poi uscire dalla stanza e chiamarla a gran voce per tutta casa. "Non pensavo fossi in grado di montare le due culle in così poco tempo" guardo Marco e scuoto la testa "Infatti l'ha fatto Lorenzo, sono negato con queste cose" ridiamo assieme e poi vedo Isco trascinare Ade verso di noi "Non voleva venire perché stava parlando con la zia Bea" - "Che ora sarà arrabbiata perché l'hai interrotta" Marco conclude la frase a modo suo "Comunque recupero Bea e ce ne andiamo, ci vediamo domani" Annuisco e lo salutiamo.
"Quindi che succede?" Passa lo sguardo da me a Isco "Cos'avete combinato?" Isco si imbroncia e sorridiamo entrambi alla scena "Abbiamo sistemato la stanza delle bimbe.." - "Ma non abbiamo preso quasi niente, a parte vestitini, giochini, body e cose simili" Isco si avvicina alla porta e la apre, e gli occhi di Adele si posano sulle due culle al centro della stanza, una accanto all'altra, fa dei passi avanti e poi entra guardandosi intorno "Sono.." - "Le culle che hai visto nel negozio dove sei stata con Isco e tuo papà, e se non fosse stato per lui queste non sarebbero qui probabilmente" continua a girarci attorno sfiorandole con i polpastrelli e poi mi guarda "Ti sei fatto prendere la mano anche tu in quel negozio!" Mi avvicino a lei mentre Isco è seduto sul tappeto colorato vicino alla finestra "Si, e poi il fatto che le cose devono essere doppie ha influito ancora di più, anche se alcune cose non le ho prese, tipo i seggioloni, o il passeggino oppure l'ovetto per andare via in macchina. Comunque domani è aperto" alzo le spalle mentre lei sorride appoggiando la testa sul mio petto "Non mi sembra vero. Non puoi capire quanto io sia felice di tutto questo. Di te, di Chico, di Alma e Flor anche se devono ancora nascere, ma mi hai resa madre e ti amo così tanto amore, che non hai idea.." le sfugge un singhiozzo quando le lascio un bacio sul collo, la stringo di più a me "Penso di avercela un'idea, dato che ti amo anche io così tanto. Perché hai stravolto la mia vita e quella di Isco pian piano, perché hai amato prima lui di me, perché nonostante tutto, nonostante Victoria sei ancora qui e mi renderai padre per la seconda e terza volta, e poi ovviamente di tutti quelli a venire.." - "Te lo ripeto, devono ancora nascere queste due, vai piano" sorrido e le accarezzo il viso togliendole dalla guancia una lacrima. "Anche io vi amo tanto tanto tanto tanto" Isco si avvicina a noi e si aggrappa alle nostre gambe "Però di più alla mami" Adele inizia a ridere mentre io prendo in braccio Isco ed inizio a fargli il solletico sulla pancia.

































Finirà presto

Non è mai troppo tardi - PER TORNARE AD AMARE DAVVERO Where stories live. Discover now