•Ventuno•

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"Dammi le chiavi della macchina" allungo la mano verso di lui che mi guarda stranito "Dammi le chiavi Francisco" prende le chiavi dalla tasca del giubbotto e le lascia cadere sulla mia mano. Vado verso la sua macchina, la apro e salgo al posto del guidatore, lui sale al lato passeggero e io metto in moto la macchina guidando verso casa mia. Stiamo in silenzio tutto il tempo, c'è solo la playlist di Fran che suona all'interno della macchina.

Apro la porta di casa e mi segue dentro per poi sedersi sul divano. "Non ero mai stato qui. O meglio, ero preso da altro quando sono stato qui. Che mi sembra di non esserci mai stato" si toglie il giubbotto e inizia a girare per casa, vado in cucina ed apro il frigo per vedere cosa preparare da mangiare. Quando sto tagliando le zucchine per poi buttarle in padella, sento la sua presenza dietro di me. "Perché hai voluto portarmi qui?" Continuo a tagliare l'ultima zucchina e poi accendo il fornello, appoggio le mani sul bancone e sospiro per poi girarmi verso di lui e incrociare il suo sguardo. "Sei arrabbiato, con me e con Victoria. Sei preoccupato per Chico. Ti ho portato qui perché.." sospiro, faccio un passo verso di lui "Perché se vai a casa da solo come minimo rompi il vaso dell'entrata, e ti volevo qui, con me" faccio un altro passo verso di lui e appoggio la fronte al suo petto "Quando mi hai offerto i tuoi soldi, mi sono sentita uno schifo. Mi sono sempre arrangiata, in qualche modo, e in quel momento mi sono sentita inutile, insignificante. E mi sono resa conto che non potrò mai essere neanche la metà di ciò che sono tutte le fidanzate dei tuoi compagni di squadra.." mi prende il viso tra le mani e mi bacia "Ti prego smettila, non tenterò di darti mai più dei soldi, ma tu finiscila con questi discorsi di merda" si allunga e spegne il gas "Se volevo una donna come loro, fidati che trovavo il modo per avere quella fantomatica ragazza tra le mie braccia in questo momento, ma non la voglio. Non voglio un'altra Victoria. Ho te, mi basti tu" mi prende il viso tra le mani e mi bacia.

"A che ora devi andare al lavoro?" Porta una mano sotto la mia maglia e mi accarezza la pelle, mentre con l'altra continua a cambiare canale "Tre e mezza" gli accarezzo il viso "Dovresti tagliarti un po' la barba" strofino il naso contro la sua guancia "Ti porto alla macchina così vai a lavorare, io mi taglio la barba, mi lavo e poi se vuoi vieni qui e andiamo da Isco assieme" mi giro completamente verso di lui e mi siedo sulle sue gambe "Ok, però è solo l'una e mezza" prendo la sua maglia e la alzo un po', mi bacia il collo e gli tolgo completamente la maglia ed inizio ad accarezzargli il petto "Ti sono mancato?" Sorrido e lo guardo negli occhi "Mi è mancato tutto"

"Merda, merda, merda" mi alzo dal letto e apro l'armadio per trovare qualcosa da mettermi addosso "Francisco, mio dio! Alzati!" Lo scuoto e lui apre gli occhi "Ehi" alzo gli occhi al cielo "Ehi niente, è tardi, vestiti" raccolgo i suoi vestiti da terra e glieli lancio addosso.

Ferma la macchina davanti al negozio "Allora ti vengo a prendere io, e la macchina te la riporto a casa, mi organizzo con Marco" annuisco e mi allungo per baciarlo "Ok, le chiavi te le ho lasciate, ci vediamo dopo" annuisce e io esco dalla macchina.
"Ti perdoniamo il ritardo solo per quel bacio" Beatriz indica la macchina di Fran ancora parcheggiata davanti al negozio "Quindi avete sistemato?" Annuisco e poi cerco di scappare da lei e dalle sue domande, anche se, molto probabilmente nel corso della giornata le dirò tutto quanto.

"Sorriso, è arrivato il tuo amore, vai, chiudo io" guardo Beatriz e poi porto lo sguardo fuori dalla vetrata e lo vedo scendere dalla macchina. "Però una serata con me potresti anche concedermela. O devo chiedergli il permesso?" Alzo gli occhi al cielo "Mio dio ma la smetti?" Inizio a ridere fin quando le braccia di Francisco mi circondano i fianchi, lasciandomi un bacio sulla guancia. "Ne hai ancora per molto?" Sto per rispondergli ma Beatriz mi precede "Potete andare, solo se una sera la lasci uscire con me e le altre" Fran si stacca da me e alza le mani in segno di resa "Andata" scuoto la testa e vado a recuperare la giacca e la borsa.

"Ehi piccolo" bacio Chico sulla guancia arrossata mentre Fran e Victoria stanno parlando fuori dalla stanza con il dottore. "Rimani qui?" Faccio attenzione alla flebo e mi distendo sul letto prendendolo in braccio "Finché non ti addormenti, va bene?" Annuisce e appoggia la testa sulla mia spalla "Voglio venire a casa con te e papà" lo copro con la coperta e gli accarezzo la pancia "Appena guarisci, e poi dobbiamo vedere il dvd" sorride e stringe a se il leone di peluche mentre io lo coccolo. Appena entra Fran si siede sul letto davanti a noi "Come stai?" Lo guarda negli occhi e gli sorride, ed è la scena più bella che io abbia mai visto, strofina il suo viso sul mio collo, come fa Francisco alla mattina appena si sveglia. E mi meraviglio di quanto siano identici nel modo di fare. "La mamma dice che non hai mangiato molto" Chico sbuffa sul mio collo "Devi mangiare qualcosa Chico, altrimenti rimani qui di più, e se non torni a casa non possiamo vedere il dvd" mi guarda e poi guarda suo papà "Va bene" Isco sorride e poi si alza per andare a recuperare il piatto di minestra ancora intatto dal tavolino, Chico si siede sulle mie gambe ed inizia a mangiare, mentre Francisco lo aiuta.

Sono le nove e mezza quando usciamo dalla stanza, Chico si è addormentato mentre stavamo giocando tutti e tre assieme. Fran si allontana per andare a parlare con il medico e Victoria mi si avvicina, la guardo negli occhi sostenendo il suo sguardo nel mio "Cosa pensi di fregarmi la mia famiglia? Quello è mio figlio, non sei tu sua madre. Quindi esci dalla sua vita e lasciaci in pace. E per quando riguarda Isco, beh, se lui è così stupido da stare con te e da farsi fregare tutti i soldi, è diventato ancora più stupido di quanto ricordassi" boccheggio a quelle parole, faccio un respiro per non iniziare ad urlare in mezzo al corridoio e mi sistemo la sciarpa al collo "Non voglio rubare niente e nessuno. So di non essere la madre di tuo figlio e non ho neanche intenzione di prendere il tuo posto, solo che è molto difficile non fare la tua parte quando tu per tuo figlio non ci sei. E tutto questo non lo sto facendo per fregare i soldi di Francisco, perché non li voglio i suoi maledettissimi soldi! Non mi conosci e io non conosco te, quindi chiudi la bocca e pensa solo a tuo figlio. Cosa c'è, era con te e chiedeva di me? Beh fatti due domande! L'hai perso in centro a Madrid, ed ora che sta male, il più delle volte non ci sei. Il problema non sono io, sei tu" Faccio per sorpassarla quando mi accorgo che dietro di lei c'è Fran che mi sorride, mi avvolge le spalle con un braccio e mi stringe a sé. "Cos'hai sentito?" Mi bacia la tempia mentre percorriamo il corridoio del reparto "Tutto, mi sono avvicinato appena mi sono accorto di Victoria che ti stava parlando, stavo per replicare ma mi hai preceduto" mi fermo e lo guardo negli occhi "Scusa" lui mi prende il viso tra le mani e appoggia la fronte sulla mia "Non scusarti, tutto ciò che hai detto è vero, è quello che le avrei detto io, magari con un po' di più pathos. E ti amo" mi sorride e poi mi bacia.




Ciao 👋🏽 scusate il ritardissimo, ma avevo zero idee.
Capitolo insipido come non mai, ma accetto ogni critica che ne deriverà. 🙈

Non è mai troppo tardi - PER TORNARE AD AMARE DAVVERO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora