•Venti•

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Tre giorni che faccio avanti ed indietro tra casa, allenamento e ospedale, e il ciclo continua così, imperterrito senza mutamenti.
Una settimana che non vedo Adele, a parte quando viene qui in ospedale per vedere come sta Isco, ma mi evita.
Non ce la faccio più, vorrei solo stringerla a me e lasciarmi andare, ho bisogno di lei, di appoggiarmi sulla sua spalla.
Isco ha una flebo di fisiologica attaccata al braccio e vederlo così stanco e senza voglia di correre e urlare mi fa strano, gli accarezzo i capelli e mi siedo accanto a lui guardandolo dormire, ogni tanto le infermiere vengono a controllare i suoi parametri, mi lasciano un sorriso e poi se ne vanno.

Quando apro gli occhi guardo Isco che sta giocando con un peluche e Adele gli è seduta accanto, ci guardiamo e vorrei che il tempo si fermasse qui in questo preciso istante. "Ehi" mi sistemo sulla poltrona dove sono seduto e mi accorgo che ho una coperta sul mio corpo "Quando sono arrivata stavi dormendo, così.." annuisco mentre mi alzo e mi avvicino al letto per baciare Isco sulla fronte "Hai fatto bene" guardo Isco e lo vedo sorridere "Guarda cosa mi ha portato Ade" mi passa tra le mani il peluche a forma di leone e il dvd de Il re leone "Quando andiamo a casa lo guardiamo?" Passa gli occhi tra me e Ade, mentre io guardo lei, non so cosa rispondere "Si, appena torni a casa, se papà vuole lo vediamo" annuisco "Certo, posso andare a prendermi un caffè? Puoi restare qui un attimo?" Annuisce e così li lascio nella stanza di Isco mentre vado alla macchinetta del caffè.

Mentre percorro il corridoio mi suona il telefono, un messaggio di Victoria, alzo gli occhi al cielo e apro il messaggio.

Victoria

Non riesco a venire in ospedale questa sera, puoi stare tu con Isco?

Si

Sospiro e entro nella stanza. Adele è seduta sul letto mentre accarezza Isco, si gira e mi guarda "Gli si è alzata ancora la febbre, gli hanno dato del paracetamolo per abbassarla" annuisco e la guardo sedendomi sulla poltrona "Devi stare qui anche questa sera?" Annuisco e poggio gli occhi sul corpicino addormentato di Isco "Se vuoi rimango qui io, così puoi andare a casa a dormire" la guardo e ripenso a come ci siamo lasciati "Anche se andassi a casa non dormirei" si alza dal letto e mi si avvicina per poi passarmi una mano tra i capelli, chiudo gli occhi e cerco di avere più contatto possibile con la sua mano, ho ancora gli occhi chiusi quando la sento sedersi in braccio a me, apro di scatto gli occhi e la stringo a me. "Ti amo, Adele, ti amo così tanto" respiro il suo profumo e lei si appoggia ancora di più a me "Mi sei mancato" strofina il naso sul mio collo e poi me lo bacia "Cos'è successo con Victoria?" Le prendo le mani e ci gioco, voglio sentire la sua pelle sulla mia "Non ne ho idea e non voglio neanche saperlo. È venuta qui questa mattina, poi se n'è andata. Mi ha mandato un messaggio prima dicendomi che non poteva venire, non ho la forza di discutere con lei" si gira e mi guarda negli occhi "Noi dovremmo sistemare le cose, ma tu sei troppo stanco e non mi sembra neanche il luogo. Ora cerca di dormire e non pensarci, ok?" Annuisco e la stringo a me "Non te ne andare" si allunga per prendere la coperta e poi copre entrambi appoggiandosi a me.

Quando apro gli occhi cerco Isco con lo sguardo, è disteso sul letto mentre parla con Adele.
Famiglia.
Scuoto la testa e mi avvicino a loro sul letto "Come va campione?" Mi sorride "Va un po' meglio di ieri?" Annuisce e gli bacio la fronte. "Devi andare ad allenamento?" Mi guarda mentre continua a coccolare Isco che appoggia la testa sul petto di Ade, guardo l'orologio "Si tra un ora, oggi non vai a lavorare?" Mi siedo sul letto con loro e li guardo "Oggi ho il giorno libero, quindi se vuoi posso stare qui io con Chico" Ecco un'altra cosa che mi è mancata di lei, il nomignolo con cui chiama Isco, il modo in cui lo tratta, come se fosse figlio suo. "Sento Victoria" annuisce e poi distoglie lo sguardo da me appena pronuncio il nome della mia ex, le prendo la mano e gliela stringo "Amo te" cerco il suo sguardo e finalmente lo trovo, mi allungo e le lascio un bacio sulle labbra.

Esco dalla stanza e faccio il numero di Victoria, sperando mi risponda.
"Ciao" sospiro "Ciao, ascolta oggi riesci a venire in ospedale da tuo figlio?" Cerco di non urlare. "Questa mattina no, ma per mezzogiorno sono lì, e rimango con Isco anche la notte, così puoi rimanere a casa" alzo gli occhi al cielo, non la sopporto "Non me ne frega di rimanere a casa se so che mio figlio è in ospedale. Per cui tu fai come ti pare, arrivi a mezzogiorno? Bene, sarò lì anche io, perché voglio vedere come sta mio figlio. Rimani alla notte? Bene, ma comunque passerò a vedere come sta" mi fermo solo quando sento le braccia di Adele stringermi, e la sua testa poggiarsi al centro della mia schiena. "Cosa c'è hai dormito male?" Vorrei picchiare qualcuno "Senti, ci vediamo a mezzogiorno" chiudo la chiamata e sospiro. Adele continua ad accarezzarmi il petto e mi giro "Adele" scuote la testa e poi si alza sulle punte per baciarmi, non chiedevo altro. "Rimango qui io con Isco, tu vai ad allenarti" poggio la fronte sulla sua ed annuisco "Voglio baciarti ancora" mi accarezza il viso e la barba più lunga del solito "Fallo"

Percorro il corridoio velocemente, ma mi fermo quando vedo Adele fuori dalla porta "Cos'è successo?" La guardo apprensivo e poi poso gli occhi sulla porta chiusa, mi posa una mano sul braccio "Fran, respira, non è successo nulla. È solo arrivata Victoria" sbuffo e alzo gli occhi al cielo "Ti ha fatto fatto uscire lei?" Si guarda in giro e poi fissa il pavimento annuendo.
Non la sopporto.
Prendo la mano di Adele e poi entro con lei in stanza. "Cosa c'è? Ora stai con la tata?" Fisso Victoria ma la lascio perdere solo perché Adele mi stringe di più la mano e Isco sta dormendo, lascio un bacio sulla fronte a Isco e poi mi avvicino a Victoria "Non è la tata. È la mia ragazza. Quindi non parlarle in quel modo e non farla uscire dalla stanza. È stata qui, con nostro figlio, quando tu chissà dov'eri. Quindi stai zitta e pensa solo a tuo figlio per una volta nella tua vita"




OH MIO DIO L'HO FINITO
È STATO UN PARTO
P.S.: ISCO IN QUESTA STORIA E ANCHE NELLA REALTÀ È UN FIGO PAZZESCO

Non è mai troppo tardi - PER TORNARE AD AMARE DAVVERO Where stories live. Discover now