•Ventidue•

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"Che diavolo è successo qui?" Si gira verso di me e io mi gratto la testa facendole un mezzo sorriso imbarazzato "Siamo venuti a portare qui la macchina.." avanza verso il salotto e scavalca un borsone "E così siete saliti tu e Marco e mi avete distrutto casa?" Si gira verso di me con le mani sui fianchi.
Dio, com'è bella.
Mi avvicino a lei "E ho portato a casa tua alcune mie cose" Si guarda intorno "Un po' di cose? Oltre a portarle qui, poi hai fatto esplodere anche una bomba?" Sembra arrabbiata e forse lo è.
Mi avvicino cautamente a lei mentre si passa le mani tra i capelli, le prendo il viso tra le mani e la bacio "Ero in ritardo, ho portato qui le cose e le ho lasciate sparse" sospira e mi guarda negli occhi "Beh, sistemi tu" la guardo e sorrido "Non dici nulla a riguardo?" Indico le mie borse in giro, sospira "Perché? Perché hai portato qui le tue cose?" Appoggio la fronte sulla sua "Perché voglio poter stare qui, e perché vorrei che tu facessi lo stesso a casa mia. Quando te ne sei andata, quando non volevi ne vedermi ne palarmi, ho pensato a quanto tu stia diventando importante per me e Isco. Voglio viverti ogni giorno, ma so anche che non è il momento di chiederti di andare a conviene stabilmente assieme, ma voglio stare con te, dormire con te. Quindi questa mi sembrava l'unica soluzione" mi prende il viso tra le mani e si alza sulle punte dei piedi per sfiorarmi le labbra con le sue, senza però baciarmi. "Questo vuol dire che ti avrò tra i piedi tutto il tempo?" Annuisco e le prendo i fianchi "Sai vero, che dovrai cucinare, senza dar fuoco alla cucina? Dovrai pulire, in questa casa non entrerà nessuna Guadalupe, lo farai tu, noi" mi guarda negli occhi e io annuisco "ti amo" le sorrido e unisco le nostre labbra "Questo vuol dire che dobbiamo festeggiare" Mi guarda stranita fin quando non metto le mie mani sotto la sua maglia per sfilargliela "Mio dio Fran" alza gli occhi al cielo assieme alle braccia "Non mi stai respingendo però" ammicco e poi la trascino verso la sua stanza.

Ha la testa appoggiata al mio petto e le accarezzo i capelli "Sai vero che devi sistemare il casino in soggiorno?" Faccio scivolare la mano sulla sua schiena e la accarezzo "Mi serve un po' di posto dove mettere le mie cose" Ade continua a disegnare dei cerchi sul mio petto "Un cassetto è libero, se vuoi, e in armadio c'è spazio" si siede sul letto dandomi le spalle e il lenzuolo le scivola giù "Ed ora dove vai?" Allungo una mano e le afferro il polso, così si gira "Io a fare una doccia e tu a sistemare il tuo casino" si avvicina a me e mi lascia un bacio sulle labbra per poi andare verso il bagno.
Potrei abituarmi molto facilmente a tutto questo.

Ho sistemato tutto quanto, Adele è appena uscita dalla doccia e io sto cercando qualcosa da mangiare nel frigo. "Dai, lascia stare, faccio io" Mi giro a guardarla sollevato, e sorrido quando mi accorgo che ha la mia maglia addosso, quella che si è portata a casa tempo fa. "Mi piace particolarmente come sei vestita" mi fa l'occhiolino e inizia a tirare fuori delle pentole.

Victoria

Come sta Isco?

Bene, dovrebbero dimetterlo domani

Benissimo, glielo hai detto?

Sì, solo che ora continua a ripetere che vuole venire a casa con te e quella

Ha un nome, e lo sai benissimo, quindi ora evita di fare la bambina. Se a te va bene, allora lo porto a casa con me.

Ecco bravo, con te. E non con quella lì. E a casa tua, non in quel buco dove sicuramente abiterà. Non voglio che mio figlio stia di nuovo male, per colpa di quella, chissà quante malattie potrebbe prendere andando dove vive. Ma poi dove l'hai trovata? Cos'è ti faceva pena e l'hai tolta dalla strada?

Dio, ma cosa stai dicendo? Sei competente pazza?

Blocco il telefono e lo giro, non voglio più discutere con lei. Alzo lo sguardo e mi ritrovo Ade che mi guarda "Victoria?" Annuisco, mi passa un piatto e poi si siede accanto a me "Domani dimettono Isco" sorride felice "Sono così felice" annuisco sorridendo anche io "Vuole che andiamo a prenderlo noi" annuisce e poi guarda il suo piatto "È per questo che stavate discutendo?" Sospira e riporta gli occhi nei miei "Non stavamo discutendo" alza un sopracciglio "Ti conosco, hai iniziato a sbuffare, a digitare più velocemente e hai aggrottato le sopracciglia per tutto il tempo" rilascio un respiro e le prendo la mano "Ok, si stavamo discutendo" me la stringe "Per?" Scuoto la testa e la guardo "Praticamente per quello di cui avete discusso voi" si passa una mano tra i capelli "Non riesco a capire cos'abbia contro di me!" Alzo le spalle rassegnato "Non lo so, ma non mi importa" lasciamo cadere entrambi l'argomento e continuiamo a mangiare tranquillamente.

"Mio dio, ma è un bagno o un rivenditore di prodotti per il bagno?" Mi guardo attorno, su tutte le mensole sono stipati un sacco di prodotti. "Senti, io non ho commentato il tuo corridoio con incorniciate le maglie di altri giocatori e le tue" Mi giro e la prendo per i fianchi "Sei fissata" sbuffa e si guarda in giro "Forse" sorrido e le bacio la fronte "Lo sei, ora, trova un posto dove mettere le mie cose, perché qui io non tocco" alzo le mani in segno di resa ridendo e lei scuote la testa, prendendo dalle mie mani le mie cose per il bagno. "Sai vero che questa non la userai mai?" Agita davanti a me il flacone di schiuma da barba "E io che avevo capito che dovevo tagliarmela completamente!" scuote la testa inorridita "Mio dio, no. Voglio un uomo, non un dodicenne. Solo che fino a ieri era informe e troppo lunga" le sorrido e strofino il mio viso sul suo per poi scendere e baciarle il collo. "Potrei abituarmi" le sciolgo i capelli e la guardo "A cosa?" Mi bacia le labbra "Ad averti qui con me, a stare con te" le sorrido e mi fiondo sulle sue labbra.




Ciao 👋🏽
Come va?
Come vi sembra tutto questo? Troppo tranquillo, no? (Claudia lo so, non è dramaaa questo capitolo, perdonami)
Comunque, stelline e commenti sempre ben accetti 🙄🙆🏽‍♀️

Non è mai troppo tardi - PER TORNARE AD AMARE DAVVERO Where stories live. Discover now