•Trentatre•

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Due settimane.
Mi sembra di essere tornato all'inizio della nostra storia. Conto i giorni, non che ci mancano per vederci, ma i giorni che passano dall'ultima volta che ci siamo visti.
Abbottono la camicia e poi mi infilo la giacca prima di uscire dallo spogliatoio. "Certo che questa ragazza ti ha seriamente preso, cristo sembri un morto quando lei non ti gira attorno!" Marco mi da uno spintone e io sbuffo "Taci" - "Oh, andiamo!" - "Parliamo di Beatriz?" - "Chi è Beatriz?" Sergio si mette in mezzo e io sorrido girandomi e lo fisso aspettando una sua risposta ma mi alza solo il dito medio sussurrando un "Nessuno" sorrido "Ci vediamo ad allenamento! Me ne vado" saluto tutti ed esco lasciando Marco in balia delle domande degli altri. Prendo il telefono e apro la chat con Adele.

Amorcito

Come va?

Bene

Cos'è successo?

Sono stanca morta ed ho solo voglia di vederti e baciarti

Anche io, niente complimenti per la partita?

Potrei non averla vista..

Salgo in macchina e metto in moto.
Voglio tornare a casa ed andare a letto, scollegare la testa e non pensare più a niente.
Non pensare al fatto che è da due settimane che non la vedo, che non mi ha voluto al funerale di sua mamma, che non so neanche se e quando tornerà perché non ne abbiamo più parlato, che mi manca, cazzo e sono bloccato qui. Suona il telefono e compare il nome di Victoria "Cosa vuoi?" - "Dovremmo vederci, magari ora, tanto la partita è finita" batto ripetutamente le dita sul volante e stringo gli occhi "Direi anche di no. Anche perché Isco è a casa, e voglio tornare da lui. Ti serve qualcosa? Chiami il mio avvocato" chiudo la chiamata e sbatto con forza la portiera alle mie spalle.
Spero che Isco dorma e che mamma si sia già chiusa in camera, non ho voglia di vedere e sentire nessuno. Voglio gettarmi sul letto e basta. Apro la porta di casa e lascio le chiavi sopra il tavolino e la giacca buttata sul divano prima di andare in cucina a prendermi una birra. Me la rigiro tra le mani fissando la chat di Adele, sospiro e digito velocemente sul telefono per poi buttare via la bottiglia vuota.
"E se fossi già qui?" Mi giro di scatto e la vedo in piedi davanti a me, scalza e con una mia maglietta addosso, mi avvicino piano, ho quasi paura che non sia reale. Lei scatta verso di me e preme il suo corpo sul mio, le sue labbra sulle mie, le sue mani sul mio collo e le mie dita tra i suoi capelli. "Ho visto un pezzetto di partita, ma eri già uscito e Chico poi mi ha fatta sua" non mi importa della partita, non rispondo neanche alla sua battutina su Isco, non mi importa, è qui e continuo a toccarla accertandomi che sia lei, neanche fosse stata via un anno, ma non mi importa "Mi sei mancata" - "Anche tu"

Sono le sette e venti e siamo già svegli, Adele è ancora ancorata al mio corpo mentre gioca con le mie dita. "Jenny mi ha detto che ci sei rimasto male per il fatto che non ti ho voluto al funerale" mi muovo trovando la posizione di prima alquanto scomoda "Ma ti volevo e non ti volevo lì con me. C'era mia sorella, e il mio ex ragazzo che ora è il suo, e non volevo che lei sapesse di te. Io.." mi giro e la guardo negli occhi mettendomi sopra di lei "Amo te, lo.." - "Si, lo so. E anch'io, solo che non voglio che lei ti guardi, che lei ti tocchi, non voglio che lei anche solo pensi a te. Non voglio.." inizio a baciarle la mandibola continuando a scendere "Non vuoi tante cose" continuo a baciarle la pelle scoperta arrivando fino allo sterno "Ma questo si" sorrido sulla sua pelle e la guardo per poi tornare sul suo viso e baciarle le labbra.

La vedo alzarsi dal letto ancora completamente nuda ed andare verso il bagno per farsi una doccia, mi infilo un paio di boxer, ed una tuta e poi esco per andare in cucina. Mamma è già seduta a fare colazione e le lascio un bacio sulla testa "Buongiorno" - "Dormito bene?" Annuisco "Chissà come mai!" Faccio per alzare gli occhi al cielo ma mi guarda con sguardo di rimprovero e sbuffo "Io oggi torno a Malaga, Adele è tornata, quindi posso tornare a casa per constatare con i miei occhi che tuo fratello e tuo padre non abbiano demolito casa" - "Ok, grazie per.. beh tutto" mi prende una mano tra le sue e me la bacia "Sei mio figlio, tu per Chico non faresti tutto ciò che è in tuo potere per aiutarlo?" Annuisco e le sorrido con gratitudine "Anche tu con quel soprannome?" - "Si, e poi è carino" scuoto la testa "Qualcosa in contrario?" Alzo lo sguardo e la vedo arrivare in cucina aiutando suo padre, così mi alzo e gli vado incontro per dargli una mano, appena si siede mi fa un cenno con la testa, forse per ringraziarmi. "Non mi hai risposto" Adele si siede tra me e suo padre mettendogli davanti una tazza enorme di caffè e un pacco di biscotti "Non ho nulla in contrario, almeno io, non so se ad Isco piaccia che qualcun altro oltre a te lo chiami in quel modo" - "Adeee" ci giriamo tutti verso la voce vedendo Isco che corre verso di lei per poi sedersi in braccio e darle dei baci sulla guancia "Non so se essere geloso di tutto questo" vedo suo padre guardarli mentre si sorridono e parlano tra loro escludendo il mondo.
"Dai Isco, vai a prepararti per andare all'asilo" - "Mi porta Adele" la stringe in un abbraccio e le lascia un bacio sulla guancia per poi correre in camera sua. "Vado a cambiarmi e lo porto" - "Adele, dai un passaggio anche a me all'aeroporto?" Annuisce e poi si alzano dal tavolo, lasciando in un silenzio imbarazzante me e suo padre.
Cazzo.
E adesso?
Prima di uscire Adele viene verso di noi, ancora seduti in silenzio a rigirare il cucchiaino nella tazza, mi lascia un bacio sulla guancia "Esiste Google traduttore" e poi saluta suo papà "Isco, mi raccomando" - "Faccio il bravo si" lascia un bacio sulla guancia a me e poi si avvicina titubante a Lorenzo, lo fissa per un po' e quando lui si abbassa un po' alla sua altezza Isco si sporge per dare un bacio anche a lui, Lorenzo gli sorride e gli accarezza una guancia e li capisco da chi ha preso Adele. Mi alzo dalla sedia ed abbraccio mamma "Scrivimi quando arrivi" - "Si, e tu fai il bravo" sorrido ed annuisco per poi vederli uscire tutti e tre dalla porta. Prendo il telefono dalla tasca e scarico l'applicazione. Per poi iniziare a scrivere e sperare di riuscire ad intavolare una conversazione e sperare di riuscire ad andargli a genio.




Ultimamente non so cosa scrivere, se scrivere.
Perché ammettiamolo è uno schifo e non succede più niente in questa storia.

Non è mai troppo tardi - PER TORNARE AD AMARE DAVVERO Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum