•Trentasette•

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Rientro in casa e sento un insolito silenzio. Di solito papà e Chico sono sempre in salotto a giocare ed urlare uno in spagnolo e uno in italiano per poi fermarsi, guardarsi e iniziare a ridere. Lascio la borsa sul divano e vado in giardino da dove sento arrivare delle risate attutite.
Papà è seduto su una sedia di vimini mentre guarda Chico che corre inseguito da un cagnolino.
Merda, c'è un cane.
"Hai comprato un cane?" Mi siedo accanto a papà e guardo Chico ridere e lanciare una palla che il cane inizia a rincorrere "Siamo usciti per fare un giro, e siamo finiti a casa di questo signore che ha un allevamento di bulldog francesi.." - "Tutto questo casualmente, no?" Scuoto la testa rassegnata "Poi Chico si è messo a giocare con i cagnolini, solo che quello continuava a seguirlo, e così" - "L'hai preso, perché il cane guardava Chico con gli occhioni e lui guardava te implorandoti di prenderlo" scuoto la testa e sbuffo seriamente rassegnata "Non mi hai mai preso un cane" - "Ade, guarda" sorrido verso Chico che mi corre incontro con dietro il cagnolino che lo insegue, lo prendo in braccio e mi bacia velocemente una guancia "Si chiama Simba, come il cartone" gli bacio la guancia paffuta e lo guardo "Da quando ti fai comprare un cane da Lorenzo?" Si gira e mi circonda il collo con le braccia iniziando a baciarmi la guancia.
Maledetti Alarcon e la loro tecnica di persuasione.
"Ma noi stavamo giocando, e lui non andava via, così lo abbiamo portato a casa" - "E a papà chi lo dice?" - "Tu, così poi gli dai un bacino e non si arrabbia" scuoto la testa e lo lascio andare a giocare.

"Mami, papà vuole te" mi cade il cucchiaio dalle mani a quella parola, Chico mi porge il telefono e mi sorride, lo prendo con le mani tremanti e gli sorrido per poi vederlo correre in salotto.
Guardo lo schermo e lo vedo sorridere "Sembra tu abbia visto un fantasma" - "Lo hai sentito" mi sorride "Si e non farne un dramma. Non stai sostituendo nessuno, non lo ha obbligato nessuno a chiamarti così, l'ha fatto lui, perché voleva farlo, magari non se ne neanche reso conto!" Sospiro ed annuisco andando a sedermi sul divano "Poi a me non ha nemmeno mai scritto per sentire come sta, o se poteva venire a casa per vederlo. E se fosse venuta lì, me lo avresti detto. Quindi rilassati, e poi così ti abitui ad essere chiamata mamma" mi fa l'occhiolino e io scuoto la testa sorridendo "Papà gli ha preso un cane" appoggio la testa allo schienale "Era questo che dovevi dirmi tanto urgentemente, stando a Isco?" Annuisco "Se lo dici tu papà non si arrabbia, stando a lui dovrei darti anche un bacino, ma è un po' infattibile, dato che sei in Russia" ride "Effettivamente lo vorrei quel bacio" - "Anche io" guardo Chico che gioca con Simba in giardino "Vorrei che venissi qui, con Isco" - "Vedo cosa riesco a fare con il lavoro" Annuisce "Tu stai bene?" - "Qualche volta ho delle nausee ma niente di preoccupante" - "Sicura?" Sto per parlare quando vedo comparire Marco "Mamma che ansia che sei! E tu, scrivigli tutti i giorni dicendo che stai bene, anzi che state tutti bene, perché sta diventando asfissiante, perché poi si sfoga solo con me, perché non lo sa nessun altro" inizio a ridere mentre Fran tenta di schiaffeggiare Marco "Ok, d'ora in poi ti scriverò per ogni cosa!" Francisco sbuffa "Glielo hai detto?" Annuisco verso Chico che ha in braccio Simba mentre viene verso di me per sedersi tra le mie gambe "Papà è questo Simba" - "È bello Isco, ma la prossima volta chiedi prima a me o ad Ade" Annuisce mentre si appoggia al mio petto accarezzando Simba "Va bene. Però lo teniamo, vero?" Fran annuisce e Chico esulta, saltando per la stanza sotto i miei occhi e quelli di Simba accovacciato sul divano.

"Da quando hai un cane?" Guardo Beatriz con un sopracciglio alzato "Da quando Chico fa gli occhi dolci a papà e lui non resiste" le passo il bicchiere e guardo Chico giocare con Simba, non si sono staccati un attimo. "Come stai?" - "Sto bene, non preoccupatevi" bevo un sorso d'acqua e guardo Beatriz dall'altra parte del tavolo "Ci preoccupiamo perché fai la dura, e non sappiamo se il tuo sto bene è perché stai realmente bene o perché vuoi farci star tranquilli. Oggi pomeriggio ti girava la testa, l'ho visto, ti aggrappavi ovunque per stare in piedi, per non cadere a terra. Non ti sei mai seduta! Hai mangiato almeno? Bevuto? Cavolo! Sei.." - "Zitta, Chico non lo sa" mi punta il dito contro "Beh sta di fatto che, o ti dai una regolata o lo dico a Isco. E sai bene cosa farebbe" - "Mi obbligherebbe a stare a casa" sbuffo e guardo il soffitto passandomi una mano sul ventre con un accenno di pancia. "Voglio prendermi due o tre giorni per andare da lui con Chico" - "Ti copro io" sto per accennare ad una replica ma mi blocca sul nascere "Zitta, manda un messaggio a Marisol e dille che non ci sei per una settimana. Si una settimana. E che faccio io i tuoi turni in negozio"

"Papà!" Chico corre incontro a Fran che è ancora seduto con gli altri, che appena lo sente si alza e lo prende in braccio baciandogli il viso "Quanto mi sei mancato" - "Anche a me e alla mami" alza lo sguardo verso di me e mi sorride "Davvero sono mancato anche alla mami?" Annuisce mentre io sospiro e mi passo una mano tra i capelli mentre mi guarda negli occhi calcando sulla parola mami che Chico ha iniziato ad utilizzare di tanto in tanto per chiamarmi. Chico scende dalle braccia di Isco e va da Marco e Nacho che lo chiamano. Così Fran si avvicina e mi prende per i fianchi "Ti sono mancato?" Con i pollici mi accarezza la guancia e poi mi avvicina ancora di più a lui "Si" gli circondo i fianchi e inspiro il suo profumo appoggiando la testa sulla sua spalla "Anche voi, tutti e tre" mi accarezza la pancia e mi lascia un bacio sulla tempia.




In bocca al lupo per domani NamelessRaffa ♥️

In bocca al lupo per domani NamelessRaffa ♥️

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Non è mai troppo tardi - PER TORNARE AD AMARE DAVVERO Where stories live. Discover now