Non è mai troppo tardi - PER TORNARE AD AMARE DAVVERO

•Uno•

Non avrei mai pensato che cambiare aria mi avrebbe fatto così bene. Me ne sto accorgendo anche io, e mi sto stupendo di me stessa.
Sorrido.
E sorrido, non solo per non far sospettare nulla alla risposta di chiunque alla domanda "come stai?". Sorrido perché sono felice, di quella Felicità con la effe maiuscola. Sorrido veramente. Sorrido perché sono dannatamente felice.
Felice.
Felice di essere così lontana dalla mia famiglia. Felice di poter finalmente respirare.
Non mi hanno mai fatto mancare nulla, non mi hanno mai maltrattato. Sono una ragazza normale, ma normale davvero. Nessun passato tragico. A parte quell'unica pecca. Una sbavatura. Una cancellatura fatta male. C'è, è lì. E si vede, forse troppo, per me. Per gli altri solo uno stupidissimo neo. Un neo che porta il nome di Sofia.
Quella che dovrebbe essere mia sorella.
Solo che la odio. Dal profondo. È tutto un insieme di cose non dette, promesse non mantenute, parole non pesate, azioni fatte solo con lo scopo di far male, e genitori montati contro. Ecco, lei è quel dannatissimo neo che vorrei cancellare, ma non posso, è lì. E ci rimarrà sempre.
Ma ora che sono qui. Dio, ora che sono qui, lontana da tutti sono felice, libera, l'aria è più fresca, più buona.
Me la sono sempre cavata da sola, anche a casa. Ma ora che sono qui, posso far vedere non solo a loro, ma a tutti quelli che non hanno mai creduto in me che ce la posso fare, anzi che ce la sto facendo benissimo da sola.
Lavoro da ormai un mese in un negozio di intimo, non è niente di che, ma con quello stipendio e con i miei risparmi riesco ad andare avanti.

È già inizio ottobre, ed io ho già un freddo pazzesco, così prima di uscire dal negozio per andare verso casa mi giro attorno al collo la mia, enorme, sciarpa blu.
Uscita, mi giro per chiudere a chiave la porta del negozio ma appena mi sento tirare un lembo della sciarpa abbasso lo sguardo per incrociare due occhi marroni, contornati da delle ciglia lunghe e brune, traboccanti di lacrime.

Ho avuto il coraggio di pubblicare questo capitolo. E sono dannatamente TERRORIZZATA.