_Francesca's Pov_
Dopo un po' ci alzammo tutti e andammo a fare colazione.
Mia zia aveva apparecchiato la tavola per noi quattro lasciando un bigliettino sul quale c'era scritto che sarebbe tornata tardi da lavoro.
La tavola aveva una bellissima tovaglia bianca con dei disegni argentati, abbinata ai tovaglioli e le posate argentate con il manico bianco.
Al centro della tavola c'erano caffè, latte, miele e succo di frutta accompagnati da una crostata al cioccolato, muffin, biscotti e fette biscottate.
Mia zia fa le cose in grande, sempre.
Le piace fare bella figura con le persone, soprattutto se si tratta di persone che conosco io.
«Sedetevi e servitevi.» dissi ai miei amici.
«Tu non ti siedi?» disse Chiara sedendosi.
«Arrivo.» dissi.
Tornai a tavola con il barattolo di nutella e quello della marmellata alla fragola.
«Tu e tua zia volete farmi ingrassare?» scherzò Luciano.
«Ovvio.» dissi io.
[...]
Finita colazione chiesi ai ragazzi se nel pomeriggio avessero qualcosa da fare.
«Io devo andare con mamma ad un'organizzazione di non so che cosa.» disse Luciano.
«Oh, va bene. Altrimenti andavamo a farci una passeggiata insieme.» disse Chiara.
«Tu resti con Francesca?» chiese Luciano.
Chiara mi guardò e le feci cenno di andare.
«Mh, no.» rispose la ragazza.
«Mi serve una persona che mi accompagni oggi, vuoi venire?» chiese Luciano.
«Non lo so... cioè...non vorrei...»
«Nessun disturbo per Luciano fidati.» continuai io.
«Allora va bene.» disse Chiara sorridendo timidamente.
«Allora io vado a cambiarmi e poi andiamo a casa mia, resti con me a pranzo.» disse Luciano.
Io e Marco ci guardammo e ci capimmo al volo.
«Chiara, Luciano ha una casa stupenda e la mamma cucina da Dio!» la invogliò Marco.
«Sempre se non creo disturbo...»
«Ma quale disturbo?» disse Luciano mettendole una mano sulla spalla.
«Andate a prepararvi, dai.» dissi loro.
«Ma non abbiamo i nostri panni qui, ora che ci penso.» disse Luciano.
«Fra, abbiamo dormito con le tue cose.» rise Chiara.
«Giusto... Allora mettete le cose di ieri e poi provvedete, no?» disse Marco.
«Se vuoi ti accompagno a casa tua. O al limite posso prestarti qualcosa di m-» Chiara fermò Luciano.
«Andiamo a casa mia, scusa ma mi sento più sicura nei miei panni.» disse Chiara.
«Okay.»
Entrambi andarono a togliersi il pigiama; Marco ed io restammo da soli a parlare.
«Dì ciò che vuoi ma a me Luciano sembra strano.» disse Marco aiutandomi a sparecchiare la tavola.
«Perché dici questo?» chiesi.
«Boh, il modo in cui si comporta con Chiara.»
«Sinceramente non saprei. So solo che a Chiara piace lui.»
«Davvero? Secondo m potrebbe nascere qualcosa di questo passo.»
«Non saprei.»
[...]
Chiara e Luciano ci salutarono e andarono via.
