Forty-Three.

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Marco: pronto?

Io: Ti ho svegliato?

Marco: No amore tranquilla.

[...]

Un'ora e mezza di chiamata.

Marco: amore è tardissimo...

Io: Va bene amore, buonanotte

Marco: ti amo

Io: anche io.

Chiusi la chiamata e tornai in camera dalle ragazze.

Aprii pian piano la porta e già dormivano tutte.

Nella mia stanza c'era un letto matrimoniale e voltando l'angolo c'erano due letti singoli.
Si, è un albergo grande e costoso.

Non sapevo dove le altre si fossero posizionate per dormire, accidenti.
Feci luce con il telefono per vedere dove le altre si fossero posizionate.
Ludovica e Alessia dormivano nel letto matrimoniale  e Razan era nel letto singolo.
Cercai la mia valigia e andai in bagno a mettere il pigiama in modo da non svegliare nessuno.

[...]

Finalmente sdraiata, che giornata lunga.
È stata molto stancate, tra viaggio, premiazione.
Ma sono rimasta molto felice perché ho ottenuto una premiazione in inglese insieme alle mie migliori amiche.
Posai il telefono e mi addormentai.

[...]

Ore 9:30 am.
Mi svegliai insieme alle altre.

«Ragazze, voi andate a fare colazione io devo fare prima una doccia che sono un bagno di sudore.» dissi.

«Ti aspettiamo.» disse Alessia.

«No tranquille, andate.»

Andarono ed io feci una doccia e uno shampoo.

Indossai un leggins nero, una maglia bordeaux con una scritta bianca e le converse nere.
Lasciai i capelli sciolti e mi adoperai a fare il mio solito trucco.

Raggiunsi le ragazze e feci colazione.

[...]

Nel pomeriggio uscimmo un po' per Roma e facemmo shopping.

Comprai un po' ovunque: vestiti, cover per telefono, trucchi e un paio di converse con totalità di jeans.
La mia valigia pesava poco, quindi potevo aggiungere molte cose al suo interno.
Già che c'ero comprai un profumo a mia zia e una maglia per Marco: grigia con le scritte nere.

Tornammo in albergo e quel Matteo venne a chiamarmi.

Uscii dalla stanza.

«Veloce che devo fare le valigie per domani.» dissi.

«Niente, volevo sapere come stavi.» chiese.

«Benissimo, tu?»

«Bene bene.»

«Va bene, ora devo andare.» dissi aprendo la porta.

Mi prese per un braccio e mi baciò.
Io lo allontanai e gli diedi due schiaffi in faccia.

«Non ti azzardare mai più, cafone.» dissi.

Arrivò Luciano e nello stesso tempo Ludovica uscì dalla stanza.

«Ti avevo avvertito.» disse Luciano rivolgendosi a Matteo.

«È l'ultima volta che ti vedo fare una cosa del genere.» disse Ludovica.

Iniziarono a litigare ma per non sentirli tornai in stanza.

[...]

Ore 8:30, l'aereo decolla.
Sarei arrivata a Milano per le 10:00/10:30.

Hate or Love? || M.C//L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora