Thirty-Three.

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Stavamo svolgendo attività fisica e la nostra prof di inglese venne a cercarci.

«Mi scusi professore dovrei parlare con sei ragazzi di questa classe adesso.» disse la donna.

«Certo.» risposte il nostro prof.

«Dovrei parlare con Francesca, Alessia, Ludovica, Razan, Luciano e Matteo.»

Il prof fece cenno di andare.

La prof ci condusse in classe.

«Accomodatevi.» disse.

Ci sedemmo.

«Mi è arrivata un'e-mail da un'università di Roma che per la quarta ed ultima edizione delle premiazioni della lingua inglese. Come ogni anno ogni classe seconda va in quella scuola per essere premiati. Ora voi sei avete la media dell'otto e del nove e per il mese di maggio porto voi. Le altre classi seconde hanno già partecipato nei mesi precedenti. Siete disposti?» spiegò.

«Prof, quando si parte?» chiesi.

«È tutto pagato, dopodomani alle 8.30 in aereo porto.» disse la prof.

[...]

«Va bene, grazie che verrete tutti.» accennò un sorriso.

Andò via.

«Ragazze che cosa bella.» disse Alessia.

«Si.» dicemmo noi altre in coro.

«Ragazze dovrei parlare con Francesca un secondo, potete lasciarci soli?» disse Matteo.

«Certo.» disse Ludovica.

«Ragazze mettete le mie cose nello zaino poi le sistemo io.» dissi.

Accennarono.

«Dimmi.» mi risolsi a Matteo.

«Ehm...In due anni non abbiamo mai legato e sono davvero felice che partiremo insieme.» disse.

Sapevo già dove voleva arrivare.

«Oh, davvero?» chiesi.

«Beh, si. Magari domani sera potremmo uscire insieme per conoscerci meglio.» disse.

«Matteo, non posso.»

«Perché?»

«Perché mi sto sentendo con un ragazzo e siamo sul punto di fidanzarci.»

Si rattristò.

«Oh, neanche da amici?» chiese.

«Guarda, quando andiamo a Roma magari la sera le ragazze organizzeranno qualcosa per stare tutti insieme e quello basta. Si, possiamo parlare, massaggiare, ma davvero io amo un altro.» dissi.

Mi fermai a pensare sorridendo alle parole che avevo detto: io amo un altro.

«Ah.» disse.

«Non voglio che tu pensa che ti stia respingendo.» dissi.

«No no, lo capisco.»

«Davvero, non voglio rovinare nulla, Matteo.»

Marco entrò in classe e corsi ad abbracciarlo.

«Amore mio, zia è fuori scuola.» dissi baciandolo.

«Si, andiamo che non mi sento bene.» disse Marco stringendomi la mano.

«Si, va bene Matteo ci vediamo.» lo salutai.

Hate or Love? || M.C//L.SWhere stories live. Discover now