Thirty-six.

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Inutile dire che mi sedetti su una panchina a piangere.
Mi aveva fatto innervosire e questo è l'unico modo buono per sfogarmi.

Passò Francesca.

«Fran, che hai? Perché piangi?» si sedette vicino a me abbracciandomi.

«Marco mi ha trattata male.» risposi.

«No, io vado a casa sua adesso.» si alzò ma la fermai.

«Davvero, tranquilla.» le raccontai. «Tutto qui.» finii.

«Che cosa? Davvero? Non ho parole.» disse Francesca.

Vidi l'autobus da lontano.

«Io devo andare a casa, dopo ti scrivo.» dissi.

«Si...»

Corsi alla fermata ed entrai dentro l'autobus sedendomi nei posti più dietro possibile.

[...]

Arrivata a casa, mia zia stava uscendo.

«Tesoro, che faccino. Successo qualcosa?» chiese.

«No no.» dissi.

«Va bene, io sto andando dalla zia Clara, vuoi venire?»

«Prendo il libro di latino e andiamo.»

Corsi in camera e presi il libro di latino.

«Andiamo.» disse zia.

In macchina allungai il sedile e iniziai a ripassare per il compito, anzi: riprendere a ripassare.

[...]

Dalla zia Clara andai a ripassare con calma in salone.

Accesi il telefono e mi ritrovai sei messaggi da Marco.

Marco: Hey

Marco: Rispondi ti prego.

Marco: sono davvero tanto felice per te.

Marco: ti prego, chiariamo

Marco: ...amore

Marco: vabbè quando vuoi parlare sono qui...

Ovviamente non risposi.

[...]

_Marco's Pov_

Erano le 21:00 passate e non avevo più nessuna traccia.
Non rispondeva né ai messaggi, né alle chiamate.
Spensi il telefono e mi addormentai con le lacrime agli occhi.

[...]

Influenza passata.
Arrivò il giorno della partenza di Francesca e... non avevo ancora nessun messaggio.
Tramite le sue amiche ho scoperto che partivano alle 10:30 e quindi due ore prima doveva già essere in aeroporto.
Ma conoscendola era già li dalle 7:00.

Uscii di casa alle 6:30, i miei già sapevano, presi l'autobus che in 15 minuti mi avrebbe portato davanti l'aeroporto.

[...]

Iniziai a guardami intorno e decisi di andare a prendere due cornetti al bar, almeno potevo essere sicuro che avesse mangiato qualcosa.

Girai un po' per tutto l'aeroporto e la trovai su una poltrona a leggere il giornale con una piccola valigia vicino a lei.

Le sbucai da dietro coprendole gli occhi e dandole un bacio sulla guancia.

Lei si girò sorridendo per poi cambiare faccia quando mi vide.

Capivo di aver sbagliato qualcosa.

Hate or Love? || M.C//L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora