Capitolo 72

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ZAYN'S POV

Mi rigiro nel letto molte volte prima di decidermi ad aprire gli occhi e a rinunciare ad altre ore di sonno. Istintivamente vorrei svegliare Chanel con un bacio, ma sembra dormire talmente beatamente che non voglio disturbarla, soprattutto siccome si è addormentata molto tardi ieri. Ora che sono sveglio, però, non voglio rinunciare a guardarla meglio, quindi mi giro sul fianco per poterla osservare in tutta la sua bellezza.

Ha i capelli scompigliati sul cuscino mentre, con gli occhi chiusi, risaltano le lunghe e folte ciglia scure. Ha le labbra carnose serrate e sembrano invitarmi a baciarle e noto che è una delle prime volte che le vedo senza rossetto.

Il piumone bianco le copriva quasi tutto il corpo nudo, ma è sceso un po' rivelando i seni sodi e perfettamente rotondi, non particolarmente grandi.

Rimango un altro po' a contemplarla, poi mi decido a dirigermi in cucina per prepararle la colazione e magari portargliela addirittura a letto.

Mi alzo facendo attenzione a non muovermi troppo bruscamente, mi vesto indossando dei pantaloni della tuta e una maglietta bianca. Dopo essermi lavato il viso, scendo per arrivare in cucina e, intanto, ordino un po' i capelli scompigliati passandoci velocemente la mano.

Mi sento così allegro e spensierato che quasi saltello. Non appena arrivo in salotto, quasi di fretta per raggiungere la cucina, non riesco a credere ai miei occhi.

Rimango pietrificato ed immobile, senza parole. Mi sarei aspettato qualsiasi cosa tranne questo. Cerco di deglutire ma la saliva non sembra voler scendere, quasi per peggiorare la sensazione che già sto provando.

Non ho paura, non sono nemmeno preoccupato, ma so che ci saranno delle conseguenze e l'unica cosa di cui mi interessa davvero è la mia relazione con Chanel.

«Allora? Hai intenzione di dire qualcosa?» avevo dimenticato la sua voce fastidiosa, il modo in cui sembra cinguettare quando parla e, soprattutto, il suo sguardo arrabbiato, quasi feroce.

Sembra essere seduta su quel divano ad aspettarmi da ore, ha lo sguardo severo ma il tono di voce tranquillo e pacato e ciò non può che generarmi una certa ansia.

«Io-» balbetto, senza sapere cosa dire.

«Tu cosa?» ora è il turno di mio padre, che prende la parola senza esitare, mentre si mette seduto più composto vicino alla madre di Chanel.

«Cosa ci fate qua?» cerco di sembrare tranquillo e per un momento mi passa per la mente perfino di mentire e di negare la presenza della mia sorellastra.

«Cosa ci facciamo qui?» scuote la testa la donna, come sempre particolarmente elegante.

«E ce lo chiedi?» interviene mio padre con aria delusa, anche se non sembra davvero arrabbiato con me.

«Dov'è?» interviene poi lei mentre entrambi mi osservano.

«Chi?» provo a dire, incurante dello sguardo infuocato che mi lancia la mia matrigna e del fatto che, inevitabilmente, sto peggiorando la situazione.

«Ah, hai voglia di fare il simpatico vedo!» esclama con una risatina nervosa.

«Sta dormendo.» alzo le spalle capendo che qualsiasi cosa avrei detto non sarebbe andata bene.

«Vai a svegliarla, dille di vestirsi.» fa una smorfia disgustata e un gesto veloce con la mano, «E dille di preparare immediatamente le valige.» aggiunge poi.

«Cosa?» chiedo io fingendomi molto più sorpreso di quanto in realtà sia.

«Cosa credevi? Che vi avrei lasciati qua come due sposini innamorati? Muoviti!» mi ordina con tono estremamente nervoso.

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