Capitolo 16

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Faccio un lungo respiro mentre scendo le scale e noto che alcuni ragazzi stanno uscendo dall'ascensore per raggiungere Zayn in salotto che, come sempre, è bellissimo. Indossa una maglietta bianca e una giacca di pelle e, non so per quale motivo, stasera i suoi occhi sembrano risaltare ancora di più sotto le luci della sala.

Sistemo meglio la mia fascia assicurandomi che copra il seno e cerco di rilassarmi e godermi la mia prima festa, se posso realmente considerarla mia.

«Numero Cinque!» il mulatto attira la mia attenzione con la sua calda voce sensuale e poi mi squadra con un mezzo sorriso che mi fa convincere che, alla fine della serata, otterrò ciò che voglio e mi pregherà di avere un mio bacio.

«Zayn.» lo saluto maliziosamente cercando di intrigarlo abbastanza.

«Ci delizierai anche stasera con un balletto? Magari uno spogliarello?» mi prende in giro, forse pensando di farmi innervosire.

«Quello lo farò privatamente solo per te,» sussurro appoggiando le labbra vicino al suo orecchio, «quando la festa sarà finita.»

Devo metterci tutto il mio autocontrollo per non scoppiare a ridere notando il suo sguardo incredulo ma divertito.

«Chanel!» sento un cinguettio alle mie spalle e, quando mi volto, vedo che Sarah ci ha raggiunti.

«Sarah,» la saluto mentre mi bacia le guance con delicatezza, «che piacere vederti!»

«Anche per me, sei bellissima come sempre!» si complimenta.

«Anche tu, stai davvero bene!» ricambio sincera osservandola nel suo abitino bianco, corto ed attillato, che mette in risalto le sue lunghissime ed esili gambe. La invidio, sembra sempre appena uscita da una rivista famosa, è sempre così perfetta ed elegante.

«Questa festa sarà una bomba!» esclama lei esaltata mentre alcune delle sue amiche ci raggiungono.

«Oh non saprei, l'abbiamo organizzata in mezza giornata.» mi giustifico io un po' imbarazzata, non ha nulla a che vedere con quella a casa sua.

«Non essere così modesta. Ti assicuro che verrà ricordata!» risponde convinta con un sorriso.

Mi limito ad annuire senza capire bene che cosa intenda. Raggiungiamo il bancone e, imparando dagli sbagli, mi servo una bevanda analcolica.

«Adoro la tua gonna!» si complimenta di nuovo la moretta appena prima di appoggiare le labbra sulla cannuccia del suo bicchiere di vodka.

«Oh ti ringrazio.» sorrido entusiasta, «Anche il tuo vestito è fantastico!»

«Grazie,» si sposta i capelli su una sola spalla con fare vanitoso, «è della nuova linea di mia madre, lo adoro!»

«Amo gli abiti di tua madre.» dico sincera appena prima che Cameron ci raggiunga interrompendoci.

«Ciao ragazze!» ci saluta con un tenero bacio sulla guancia.

«Cameron!» gli sorrido amabilmente mentre Sarah sembra un po' fredda e a disagio dopo il suo arrivo, mi chiedo se ci sia stato qualcosa tra di loro.

«Puoi venire un attimo?» mi chiede gentilmente il bellissimo ragazzo davanti a me.

«Certo, ci vediamo dopo ok?» mi congedo da Sarah con un sorriso per seguirlo.

«Ascolta ci conosciamo a malapena e non voglio che pensi che io sia invadente,» inizia a dirmi una volta raggiunto un angolo più appartato, «ma non credo che dovresti frequentare Sarah.»

«Cosa?» lo osservo per un attimo quasi incantata dalla sua bellezza. Con il ciuffo perfettamente pettinato, una maglietta attillata e una sottile catenina d'oro è davvero sensuale. Vorrei che sorridesse, perché ha un sorriso che è la fine del mondo, ma ora mi sta parlando con espressione seria.

«Sì Chanel, non credo che sia una buona idea esserle amica.» ripete convinto.

«E perché?» chiedo curiosa e anche un po' innervosita.

«Perché sì, per favore fidati di me.» passa nervosamente la mano sul suo collo possente e sembra realmente a disagio, c'è stato decisamente qualcosa tra di loro.

«Perché sì? Cameron dovrei smettere di frequentare una mia amica perché sì?» chiedo con le mani sui fianchi e il peso spostato su una sola gamba.

«Lei non è come credi, non è così gentile e simpatica come mostra, sa essere crudele, te lo garantisco.» mi spiega con calma come se non mi volesse far arrabbiare.

«E perché tu sei suo amico se è così crudele?» domando indispettita.

«Non siamo amici, ci conosciamo fin da piccoli e frequentiamo gli stessi ambienti. Le nostre famiglie sono unite e noi siamo rimasti in buoni rapporti ma non la considero una mia amica. Le mie amiche sono dolci, gentili, rispettose proprio come te, lei è l'esatto contrario.»

«E perché dovrei crederti?» inarco un sopracciglio.

«Chanel non sei obbligata a credermi. So che mi hai visto una sola volta ed eri anche ubriaca, ma voglio solo avvisarti prima che sia troppo tardi. Ti sto solo consigliando di prendere le distanze da lei, ok?»

«Non lo so, ma ci penserò.» annuisco appena per concludere il discorso. Se devo essere sincera non mi sono mai fidata totalmente di Sarah, ho sempre pensato che avesse secondi fini, credevo volesse arrivare a Zayn.

«Grazie.» sembra contento e il suo sorriso è proprio come lo ricordavo.

«Beviamo qualcosa?» gli chiedo.

«Molto volentieri.» annuisce ed appoggia la sua mano al mio fianco spingendomi delicatamente avanti insieme a lui.

«Tieni.» Cam mi porge un calice di vino non appena arriviamo al bancone.

«Grazie.» gli sorrido dolcemente e poi divento immediatamente seria non appena noto Zayn, poco distante da noi, circondato da ragazze.

«Brindiamo?» propone lui obbligandomi a prestargli attenzione e a smettere di fissare il mio fratellastro.

«Certo, a cosa?» domando e alzo il mio bicchiere.

«Alla tua bellezza?»

«G-grazie.» balbetto e abbasso lo sguardo per evitare il contatto con i suoi occhi.

«Non volevo imbarazzarti.» si scusa lui sempre con il solito, ammaliante sorriso.

«No è che...» mi mordo il labbro nervosamente, «Non sono abituata a sentirmelo dire e quando succede mi sento un po' a disagio.»

«Non ci sei abituata? Ma è impossibile, non ci credo!» esclama lui e sembra davvero incredulo.

«Credici.» faccio spallucce io bevendo.

«Forse hai sempre vissuto in mezzo a ciechi.» conclude lui strappandomi una risata.

«Grazie.» alzo le spalle senza sapere esattamente cosa rispondere.

«No davvero.» si avvicina di più a me e mi sposta una ciocca di capelli che mi ricade in modo disordinato davanti al viso, «Credo che tu sia la ragazza più bella che io abbia mai visto.»

«F-forse solo perché ho ballato davanti a te.» scherzo io cercando di smorzare una situazione che mi mette in imbarazzo.

«No,» scuote la testa serio guardandomi negli occhi come, forse, nessuno ha mai fatto, «è perché quando ti guardo vedo qualcosa che non ho mai visto in nessuna ragazza.»

Deglutisco un paio di volte senza riuscire a rispondergli e ad evitare il suo sguardo che pesa su di me. Sono immobile davanti al suo viso dai lineamenti perfetti, alla sua voce dolce e delicata. Vedo il suo volto che si avvicina al mio, il suo sguardo sulle mie labbra e il mio sulle sue.

Le nostre labbra ormai si sfiorano e, siccome sono praticamente paralizzata dalla sua presenza, sono sicura che tra pochissimi secondi si uniranno in un bacio anche se non sono sicura di volerlo. Le sue mani sui miei fianchi, le nostre labbra a due centimetri le une dalle altre, i nostri occhi chiusi e i nostri battiti accelerati, mi sembra tutto così strano eppure così piacevole.

«Scusate, vorrei un attimo di attenzione.» sento provenire una voce dall'altra parte della stanza.

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