Capitolo 63

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Per anni ho immaginato questo giorno come il più speciale di tutti, forse addirittura più importante della famosa prima volta.

Ho sempre pensato che mi sarei svegliata con l'odore del caffè, mentre l'uomo che amo mi porta la colazione a letto, mi sveglia con dei teneri baci, mi abbraccia e mi ricorda quanto mi ama. Nella mia immaginazione, c'erano anche un bel mazzo di costose rose rosse, con dolci frasi scritte sul bigliettino con la calligrafia perfetta di un uomo elegante e raffinato. 

Mi rigiro un po' nel letto mentre Zayn dorme ancora, tiro un po' dalla mia parte il caldo piumone bianco che lo ricopre fino a metà schiena, rivelando le sue spalle larghe. Lui si muove girando la testa e appoggiando l'altra guancia sul cuscino bianco e io posso finalmente osservarlo.

È bellissimo, con i capelli scompigliati che gli incorniciano il viso, gli occhi chiusi e un meraviglioso piccolo broncio formato dalle labbra carnose che non vedo l'ora di baciare di nuovo.

Continuo a pensare a ieri notte, al suo sguardo attento e sensuale, alle sue mani potenti ma delicate, alle sue parole rassicuranti e ai suoi baci passionali.

Finalmente noto che apre lentamente gli occhi e sbatte le palpebre, con le lunghe ciglia folte, un paio di volte.

«Buongiorno!» ne approfitto e gli sorrido, voltandomi su un fianco.

«Buongiorno.» risponde con voce roca e assonnata mentre alza lievemente l'angolo della bocca.

«Come stai?» gli chiedo un po' imbarazzata.

«Meravigliosamente, e tu?» risponde abbracciando il cuscino.

«Bene.» annuisco cercando di mascherare la delusione della conversazione del mattino dopo.

«Hai dormito bene?» domanda appoggiando la sua mano sul mio fianco, coperto dal piumone.

«Sì e tu?» lo osservo ma la sua espressione è, come sempre, completamente indecifrabile e non lascia trasparire alcuna sensazione.

«Molto bene, è la prima volta che dormo con una ragazza.» mi informa avvicinando la testa all'incavo del mio collo e affondandola come se mi stesse abbracciando.

«La prima volta?» non ci penso un attimo e inizio ad accarezzargli i capelli, infilando la mano tra quelle ciocche morbide e scure.

«Sì,» la sua voce risuona contro alla mia pelle provocandomi un brivido, «sei la prima ragazza con cui ho dormito.»

«Siamo entrambi la prima volta dell'altro in un certo senso, no?» rido io.

«Esatto.» sghignazza avvolgendomi dai fianchi e mi stringe a lui, poi alza il viso per osservarmi.

Lo guardo mentre mi fissa per un po', forse addirittura qualche minuto, con occhi grandi e scuri, molto luminosi, senza distoglierli nemmeno per un momento.

«Cosa c'è?» chiedo io con un sorriso, notando che non ha intenzione di liberarmi da quello sguardo.

«Niente,» scuote appena la testa, «è solo che sei bellissima.» risponde continuando a fissarmi.

«Grazie.» dico mentre gli accarezzo la schiena nuda.

«Bellissima non rende l'idea,» continua lui, forse addirittura ignorando i miei ringraziamenti, «è quella bellezza particolare, da sembrare surreale, capisci?»

«Smettila Zayn!» ridacchio io in imbarazzo, sento il viso arrossarsi.

«Da fare invidia, da lasciare senza parole, senza fiato, da non poter resistere.» insiste mentre io gli sorrido dolcemente, per poi accarezzargli la guancia.

«Anche tu sei bellissimo.» ricambio il complimento con estrema sincerità.

«E sono così contento ed onorato di essere stato il tuo primo bacio, la tua prima volta.» risponde e, con convinzione e velocità, mi stampa un tenero bacio sulle labbra premendo così tanto da farmi quasi male.

Mi stringo a lui con le braccia attorno al suo collo e anche lui mi abbraccia con il viso tra i miei capelli. Sento il suo respiro sul mio collo, vicino al mio orecchio, le sue mani che mi cingono i fianchi per tenermi stretta a lui, il profumo dei suoi capelli e l'odore della nottata di passione trascorsa ancora nella stanza.

«Chanel,» attira di nuovo la mia attenzione, «stiamo facendo la cosa giusta.» sussurra.

«Lo so.» annuisco stringendolo a me, «Aspettavo solo che lo capissi anche tu.»

«Come facevi ad esserne così sicura?» mi chiede, ancora con la testa nascosta tra i miei capelli.

«Se una cosa ci fa stare così bene non può essere sbagliata, no?»

«Tu stai davvero bene con me?» domanda con un po' di stupore, ora alzando la testa e guadandomi dritto negli occhi, con intensità.

«Sì, tu mi fai stare bene Zayn.» ammetto sorridendo, «Mi facevi stare bene anche quando litigavamo tutto il giorno.»

Entrambi scoppiamo in una fragorosa risata e lui mi bacia un po' di volte a stampo.

«Anche io sto bene con te.» alza le spalle, visibilmente imbarazzato.

Continuiamo a baciarci per un po', mentre lui mi accarezza i fianchi e io la schiena, abbracciandoci e non smettendo di guardarci intensamente.

«Mi serve una doccia.» annuncio poi io, dopo qualche minuto di coccole.

«Per caso vuoi che partecipi?» ironizza lui mordendomi la guancia.

«No grazie!» esclamo ridendo, nonostante l'idea non mi dispiaccia.

«Come vuoi.» scherza alzando entrambe le mani in segno di resa.

Mi alzo e mi trascino fino all'ampio e luminoso bagno in cui mi attende una vasca piuttosto grande e moderna. Non riesco a smettere di sorridere, di sentirmi contenta, emozionata, innamoratissima.

Forse, alla fine, la realtà ha quasi superato le aspettative. È evidente che anche Zayn abbia deciso di lottare per noi due.

Lascio che l'acqua calda scivoli sul mio corpo, pulendomi e rilassandomi, facendomi ripensare a ieri sera, a questa mattina e lasciandomi immaginare tutte le cose belle che, sicuramente, ci riserva il futuro. 

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