Capitolo 64

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-Ti credo- Sussurro, poco prima di sentir sbattere la porta di casa e vedere la figura di Paulo entrare in soggiorno. -Cosa cazzo ci fai qui, Antonella?- Grida, lasciando cadere in terra la borsa dell'allenamento.
-Paulo, ha solo bisogno di un aiuto. Deve dare un esame all'università di matematica finanziaria e mi ha chiesto di aiutarla a studiare- Spiego, alzandomi in piedi.

-Non sapevo tu dessi ripetizioni- Ribatte, scuotendo la testa. Appoggia il giubbotto sul divano, per poi girarsi di nuovo verso di noi.

-Paulo, per favore. Si è anche offerta di aiutarmi ad organizzare il matrimonio-

-Io andrei- Dice lei, alzandosi dal divano per poi dirigersi verso la porta. -Ciao Anto!- La saluto con la mano e lui mi osserva confuso. -Ti sei dimenticata quello che ha fatto?- Mi chiede, urlando.

-Proprio per quello ho deciso di crederle- Come è possibile che non riesca mai ad appoggiarmi!?

-Ti fidi sempre delle persone sbagliate- Grazie per il complimento...

-Io l'ho fatto per te! Cazzo, Paulo! L'ho fatto per te, anche se non so il motivo-

-Invece secondo me, lo hai fatto per te! Vuoi farle vedere che sarai te quella che mi dirà di sì quel giorno!-

-Come puoi pensare una cosa del genere?-

-Perchè un pò ti conosco e conosco anche lei-

-Dici che vuole mandare a monte il matrimonio?-

-Si vede nei film, no? C'è lei che si offre di aiutare nei preparativi, ma in realtà distrugge tutto piano piano-

-Non accadrà, Paulo. E nel caso facesse in modo che quel giorno diventi tutto un casino, noi troveremo il modo di compensare con qualcos'altro-

-Organizziamo questo matrimonio, il prima possibile.- Qualcosa in queste parole non mi quadra. C'è quella parola matrimonio che fa sempre un effetto strano. -Sei sicura di non aver bisogno di uno wedding planner?- Mi chiede, mentre io finisco di sistemare la tavola. -Non ne ho bisogno, grazie. Posso cavarmela da sola- Mi volto verso di lui, facendogli cenno di spostarmi, in modo da permettermi di raggiungere i fornelli. -Ti va di uscire stasera?- Mi propone mentre scolo la pasta. -Certo- Rispondo, prendendo la pentola e spostandomi verso il tavolo. -In realtà dopo che ti ho chiesto di sposarmi non abbiamo mai avuto un momento per stare insieme. Da soli- Prendo il suo piatto e ci metto della pasta, facendo lo stesso con il mio.

-Paulo, la vita non gira intorno alle cene al ristorante. Non importa se negli ultimi giorni abbiamo avuto altro da fare. E' stata una settimana impegnativa e la prossima lo sarà allo stesso modo. Quindi non preoccuparti- Bevo un pò d'acqua, continuando a giocare con il mio ciondolo a forma di A.

-Sembra che non riesca mai a farne una bene- Grida, alzandosi in piedi di scatto, per poi abbassare lo sguardo. -Scusami. E' stata una giornata difficile- Mi accarezza la spalla ed io scuoto leggermente la testa. -Non preoccuparti, Paulo. Succede- Deglutisco, per poi provare a finire di mangiare. Sospiro, non riuscendo a ingerire nient'altro. Appoggio il tovagliolo accanto al piatto e mi alzo in piedi, andando verso il bagno. -Scusami- Lo sento venire dietro di me, ma in questo momento non ho intenzione di litigare. -Paulo, non è colpa tua. Stai tranquillo- Chiudo la porta dietro di me e mi guardo allo specchio. Riusciremo ad arrivare in fondo anche a questa cosa...

3 Giorni dopo...

⛳️:Aeroporto Torino-Caselle

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⛳️:Aeroporto Torino-Caselle

AzzurraMarchisio: Road to Barça w/ robysinopoli8, michelapersico , martinazoev e federicapignotti

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markopjacaofficial: Mi avete lasciato da solo a Torino
federicapignotti: Era buonissimo!
stefano_sturaro27: Non bevete troppo..
AzzurraMarchisio: Ne beviamo uno anche per te @markopjacaofficial Vero @federicapignotti Geloso, vero? @stefano_sturaro27
paulodybala: Come farò a non vederti fino a domani? Fai la brava
ghiguain20_9: Tranquilla,@AzzurraMarchisio gli faccio compagnia io!
AzzurraMarchisio: @paulodybala Vieni in chat

Entro su WhatsApp ed apro la chat con Paulo.

-E' ora di andare- Ci informa Roberta, dopo circa un quarto d'ora

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-E' ora di andare- Ci informa Roberta, dopo circa un quarto d'ora. Il volo sarà piuttosto breve, circa un'ora e mezzo.

-Buonasera, potrei vedere il suo passaporto?- Prendo il passaporto e lo porgo alla hostess, la quale dopo averli controllati tutti, apre una porta a vetri, lasciandoci aperto il passaggio verso la pista di decollo. Questo aereo è praticamente riservato per la metà a tutti i familiari della squadra e a tutti quei membri dello staff che non sono riusciti a prendere l'aereo insieme ai ragazzi. Tutti noi alloggeremo ad un hotel a meno di un km dal Camp Nou, mentre i ragazzi alloggeranno in un altro hotel, dove precisamente 43 camere sono state prenotate per loro e lo staff tecnico.

Dopo aver preso posto sull'aereo, non ci resta che aspettare di sentire l'aereo toccare terra di nuovo. Passa tutto molto velocemente tra musica, foto e chiacchiere di ogni genere. Non sarà semplice aspettare domani sera, sapendo che niente ancora è scritto. Sicuramente domani mattina ci prenderemo un pò di tempo per farci un giro sulle Ramblas, ma soprattutto per andare a vedere un pò di mare. -Quanto manca?- Chiede Federica appena sveglia. -Ben svegliata! Comunque dovrebbe mancare poco- Spiego, guardando l'orologio che ho al polso. Infatti, poco dopo vediamo una delle hostess avvicinarsi al microfono.

Signore e signori, attenzione prego. Vi preghiamo di allacciare le cinture di sicurezza e di prepararvi all'atterraggio, previsto tra circa 15 minuti. Il tempo a terra è sereno e la temperatura è di circa 16°C. Grazie per aver scelto la nostra compagnia

Come la hostess aveva comunicati, eccoci qui! Indossiamo gli occhiali da sole, dato che non è ancora tramontato. E' molto più caldo rispetto a Torino, ma questo lo sentiremo meglio domani mattina. -Ma come ci organizziamo?- Chiede Roberta, prendendo per mano i bambini. -Credo che ci sia un pullman che ci aspetta fuori dal terminal- Annuiscono tutte, per poi iniziare a contattare i vari mariti o fidanzati. Cerco di fare lo stesso, ma ovviamente Paulo non risponde. Mi sembra ovvio, no? Alzo gli occhi al cielo, per poi dirigermi verso il nastro dove arrivano via via i nostri bagagli. Dopo aver recuperato la mia valigia, cerco l'uscita e vado verso il pullman che la società ha noleggiato per noi. Lascio il mio trolley all'autista, per poi salire sopra. Infilo le cuffiette e mi appoggio al finestrino. Perchè deve essere sempre così difficile?

Nota Autrice
Eccomi qua! Scusatemi davvero, ma ho avuto dei giorni piuttosto impegnativi a causa della scuola. Questo capitolo è un pò di passaggio, ma è necessario per lo svolgimento della storia. Comunque perchè Paulo non ha risposto ad Azzurra? Sarà una coincidenza? Commentate...
Allyxx

Tu Presencia Mi Mundo Completa ~Paulo Dybala~ #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora