Capitolo 10

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NB: Qualcuno mi potrebbe consigliare un account che fa cover? Thanks in anticipo

Ieri sera è stata terribile. Non mi aspettavo di dover scegliere tra il mio ragazzo e il mio migliore amico. Sono rimasta veramente delusa dal suo comportamento. Sono stesa sul letto di camera mia a fissare il soffitto, aspettando il suo metallico della sveglia. Eh già.. Oggi è il mio primo giorno di lavoro e non sono ancora pronta all'idea di far parte dell'organico della Juventus F.C., la mia squadra del cuore. Qualche anno fa, andavo a giro dicendo di essere la sorella del famoso centrocampista, mentre oggi posso dire di farne parte anche io, seppur in modo diverso. La giornata lavorativa inizia alle 9:30 e sono ancora le 7:00. I secondi scorrono lenti e la consapevolezza di non essere nel posto giusto mi divora. Vorrei essere tra le braccia della persona che amo, ma Paulo questa mattina aveva altro da fare. Sono agitata. Mi sono stufata: mi vesto. Indosso un tubino nero e delle décolleté del medesimo colore. Lascio i capelli sciolti, non avendo voglia di fare uno chignon.

Scendo le scale, entrando nel salone dove già risplendono i raggi del sole, che battono sulle vetrate

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Scendo le scale, entrando nel salone dove già risplendono i raggi del sole, che battono sulle vetrate. Mi faccio un caffè ed esco in giardino. Sto camminando nel patio piastrellato sul retro della casa, quando sento due mani poggiarsi sui miei fianchi. In un primo momento mi impaurisco, ma quando sento le sue labbra bagnarmi il collo, mi rilasso. Mi mordo leggermente il labbro inferiore, per poi voltarmi verso di lui. -Pensavi davvero che non sarei venuto?- Scrollo le spalle e avvolgo le braccia dietro al suo collo, avvicinandolo a me.

-Non saprei- Gli faccio l'occhiolino, avvicinando le nostre labbra sempre di più. -Non sono bravo nè con le dichiarazioni nè con le parole in generale... Pensavi davvero che ti avrei detto buona fortuna per telefono?- Sorrido, abbassando leggermente lo sguardo.

-Se non sei bravo con le parole... Colmiamo questa mancanza con i fatti- Unisco le nostre labbra in un bacio desiderato da entrambi. Inizia a camminare, senza interrompere il contatto tra le nostre bocche. Improvvisamente si ferma e mi prende in braccio. Sussulto leggermente, dato che il vestito si è alzato leggermente. -Paulo, mettimi giù!- Affermo, cercando di abbassare lo strato di stoffa.

-Pizzo nero- Il suo sorriso è inquietante.

-Paulo! Non fare il pervertito!- Gli tiro dei pugni sul braccio destro, provando a scendere.

-E' stato un bellissimo buongiorno- Mi adagia sul divano. Unisce di nuovo le nostre labbra e con esse le nostre mani. Siamo due pezzi di un puzzle.

-Paulo, no.- Lo allontano, quando inizia a cercare la cerniera del mio vestito. -Non sono pronta-

-Scusami. Mi sono fatto prendere la mano- Mi alzo e mi aggiusto i capelli. -Vado a chiamare un taxi-

-Posso almeno accompagnarti a lavoro?- Annuisco e prendo la borsa, per poi dirigermi, seguita da lui, verso la porta. Apro lo sportello e salgo sulla sua Porsche. Non parliamo, fin quando non arriviamo davanti alla sede centrale di Corso Galileo Ferraris. Parcheggia in uno dei posti riservati ai clienti, ma sento di non riuscire ad andare a lavoro così, senza avergli parlato.

-Scusa- Scuoto la testa, appoggiando la mano sinistra sulla sua gamba. -Scusami davvero, Paulo-

-Non devi scusarti, sono io ad aver esagerato- Poggio l'indice sulle sue labbra, cercando di non piangere. 

-La verità è che ho paura. Ho paura della quantità immensa di emozioni che mi fai provare quando siamo insieme. Ho paura dei brividi che sento mentre ti avvicini e mi tocchi la mano. Ho paura del fatto che ogni cosa ha un senso quando ci sei tu. Pensavo che dopo quello che è successo con Luke, non sarei riuscita ad innamorarmi di qualcun'altro. Ma poi sei arrivato tu e hai cambiato tutto, con i tuoi sorrisi e con i tuoi abbracci. Il problema è che ho paura, Paulo. Ho paura di quello che potrebbe accadermi se tu mi lasciassi cadere. Cadere un'altra volta nel baratro dove sono caduta a causa di quello stronzo. Può sembrarti una cosa senza senso, ma per me è importante. E' un passo importante, che ancora non mi sento in grado di fare.- Concludo.

-Shh, tranquilla- Deglutisco, mentre lui prende le mie mani tra le sue. -Ti amo per quello che sei ed accetto il fatto che tu voglia aspettare... Ti ricordi quello che ti dissi quella sera, alla festa?- Annuisco, ripensando a quel flusso di emozioni incontrollate.

-Ti dissi che la tua prima volta l'avresti dovuta passare con la persona che ami davvero.. E qui, adesso, ribadisco la stessa cosa- Prendo tra le mani i lembi della sua maglietta e lo avvicino a me.

-Stai zitto e baciami, Dybala- Dopo un bacio lento e profondo, scendo dalla macchina e gli faccio l'occhiolino.

-In bocca al lupo, principessa!- Sorrido e lo saluto. -A dopo-

La sua macchina esce dal mio campo visivo ed io mi dirigo verso l'entrata della sede generale. Il portiere mi augura una buona giornata ed io ovviamente ricambio. Mentre le porte si aprono automaticamente, il mio cellulare squilla.

📱:Ciao sister!

📱:Ciao!

📱:Ti volevamo fare un grandissimo in bocca al lupo!

📱:Grazie! Siete la famiglia migliore del mondo.

📱:Beh, non siamo male. Adesso andiamo a comprare le cose per la scuola

📱:Ci sentiamo dopo. Ciao!

📱:Ciao ciao!

Bene, adesso sono davvero pronta. Appena metto piede nella hall mi sento al posto giusto. Tutto prende senso e una forza interiore mi permette di arrivare al banco della segretaria.

-Buongiorno, signorina Marchisio. Il signor Agnelli la sta aspettando nel suo ufficio-

-Chiamami Azzurra-

-Benissimo. Allora, andiamo Azzurra- Saliamo sull'ascensore. L'ascensore che rappresenta un cambiamento. Il mio.

CONTINUO A 100 LETTURE

Tu Presencia Mi Mundo Completa ~Paulo Dybala~ #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora