Capitolo 39

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Stiamo cercando di restare in equilibrio e non cadere dalla scale, dato che stiamo ridendo tantissimo. Mi appoggio leggermente a lui e mi accoglie tra le sue braccia. Improvvisamente non sento più la terra sotto i piedi: mi ha presa in braccio. -Paulo- Accarezzo la sua guancia sinistra con le dita, per poi tracciare i contorni della sua bocca. Prendo il suo volto tra le mani e unisco le nostre labbra. Siamo finalmente arrivati al piano della nostra camera e Paulo inizia a guardarsi intorno. -Cosa stai facendo?-Gli chiedo, confusa. -Mettendomi a cercare la chiave della camera, ti farei cadere, non credi?- Domanda con un fare ovvio. -Potevi chiedere- Ribatto, cercando nella tasca dei suoi pantaloni la carta elettronica. -Non mi dispiace toccarti un pochino, sai?- Affermo, porgendogliela. Apre la porta, per poi entrare nella stanza e farmi stendere sul letto. -Mi è mancato poterti tenere tra le braccia-

-Cerchiamo di far sì che questo periodo non debba ripetersi- Sussurro, cercando le sue labbra. Siamo entrambi stanchi. E' stata una giornata dura, ma speciale. E domani lo sarà ancora di più... E' la Vigilia di Natale.

~•~•~•~•~

-Buongiorno principessa- Sento dei baci sulla guancia destra e non posso far altro che sorridere.
-Che bel risveglio, Dybala- Mi rigiro un pò tra le coperte, per poi abbracciarlo, tirandolo verso di me. -Buona Vigilia- Gli lascio un bacio sull'angolo della bocca, per poi alzarmi e andare in bagno. -Partiamo per Dubai all'ora di pranzo- Mi ricorda dalla camera, mentre io mi sto mettendo un pò di fondotinta.
-Okay- Finisco di applicare anche il rossetto e il mascara. -La mia valigia è pronta, dopo la portiamo giù- Annuisce, cercando di scegliere una maglia tra le mille che ha messo sul letto. -Dybala, ti sembra il caso di andare a giro per la stanza a petto nudo?-
-Sì, se sono da solo con la mia fidanzata- Si avvicina a me e cinge i miei fianchi, per poi far scontrare le nostre fronti. -Se lo dici tu- Con un gesto fulmineo, mi fa cadere sul letto e non importa dire che lui mi segue a ruota. -Paulo, alzati! Dobbiamo andare a fare colazione- Ordino, ma poi sposto lo sguardo verso il tavolino vicino alla televisione, dove è poggiato un vassoio.
-Hai ordinato la colazione in camera?- Annuisce, per poi lasciarmi un bacio a fior di labbra.

~•~•~•~•~

Ma ormai quei giorni sono soltanto un ricordo. Siamo tornati a Torino e alla vita normale. Sto continuando il mio lavoro tranquillamente, ecco... Non proprio tranquillamente, ma okay. Ditemi quale lavoro può essere definito tranquillo? Nessuno. Nonostante tutto, Paulo mi ha chiesto di trasferirmi a casa sua ed iniziare una relazione vera e propria. Io ho ovviamente accettato con molto entusiasmo, ma qualcosa negli ultimi giorni non va come dovrebbe andare. Sono ad una riunione con la dirigenza e stiamo parlando dei nuovi propositi per il nuovo anno. Sono seduta accanto a Marotta e alla sua segretaria.
-Questo ciclo sta portando a...- CAZZO! Il ciclo. Cazzo. Cazzo. Cazzo. Ho completamente scollegato il cervello e non sto più seguendo quello che il manager sta dicendo. Come ho fatto a non rendermi conto che si è sballato. Prendo il cellulare e controllo l'applicazione. Sono in ritardo di 10 giorni. Come ho fatto? Sono una grandissima incosciente. Per fortuna la riunione è praticamente giunta al termine. Devo chiamare qualcuno, ma chi? Devo capire cosa stia succedendo. Cerco nella rubrica il numero di Roberta e la chiamo. -Beppe, ho un'urgenza. Ci sentiamo dopo- Annuisce e mi fa un saluto con la mano. La mia presenza al momento era del tutto inutile, dato il fatto che non stavo più ascoltando.

📲:Roby?

📲:Pronto, Azzurra!?

📲:Sono in ritardo

📲:Non dovevamo vederci oggi

📲:Roby, parlo di un altro tipo di ritardo

📲:Oh Dio!

📲:Non mettertici anche te, ti prego

📲:Vieni da me, dovrei avere un test di gravidanza in casa

Non dice altro e attacca. Salgo in macchina e cerco di stare tranquilla. Perchè ha pensato subito alla gravidanza? Potrebbe essere solo uno sbalzo ormonale e il ciclo potrebbe averne risentito. Il mio telefono squilla nuovamente. E' Paulo.

📲:Paulo?

📲:Azzurra, ho appena incontrato Marotta e mi ha detto che sei uscita di corsa. Tutto bene?

📲:Benissimo, tranquillo

📲:Dalla voce non direi proprio

📲:Tutto bene. Ti richiamo tra un pò, sto guidando

📲:Ti amo

📲:Anche io. Anche io..

E se Roberta avesse ragione? Come la prenderebbe Paulo? Come la prenderei anche io? Non sarei mai in grado di portare avanti una gravidanza adesso, nè tanto meno di crescere un bambino. Siamo troppo giovani, non abbiamo ancora avuto neanche un rapporto veramente solido. E' stato tutto un tira e molla; come posso essere certa che ciò non si ripeterà di nuovo? In tutto questo sono arrivata a casa di mio fratello, il quale, fortunatamente, è ancora in allenamento. Trovo Roberta ad aspettarmi, appoggiata allo stipite della porta. -Azzurra, cosa hai combinato?- Entro in casa e sono sicura di star tremando. -Roberta, siediti- Le consiglio, prima di iniziare il mio racconto. -No, adesso ascolti me! Andiamo a fare questo test e poi vediamo cosa sia necessario dire e cosa no- Mi accompagna in bagno e mi porge questo affare. Non avrei mai pensato di ritrovarmi con questo coso in mano, soprattutto nel bagno di casa di mio fratello.

-Azzurra!- Roberta bussa alla porta, incitandomi ad uscire. -Non puoi rimanere chiusa lì dentro all'infinito- Apro lentamente e le porgo il test.
-Azzurra...- Le lacrime stanno scendendo a fiumi sulle mie guance. -Non può essere vero- Mi accoglie in un abbraccio e mi stringe forte a sé. -Si aggiusterà tutto- Sussurra, accarezzandomi la testa. -No, Roberta. Non si aggiusterà proprio niente- Urlo, iniziando a camminare per la stanza. -Mi sembra ieri quando camminavo per casa con le scarpe con il tacco di mamma e fingevo di fare le sfilate. Mi sembra ieri quando andavo a giocare a calcio con Claudio al campetto; mi sembra ieri quando sono partita per Londra e ho lasciato tutta la mia famiglia qui. Non sono pronta. Non sono pronta, Roby. Non so prendermi cura neanche di me stessa, immaginiamoci di un bambino-

-Paulo ti aiuterà, ne sono sicura. Non mi sembra il tipo di ragazzo che ti lascia da sola in un momento del genere- Abbasso lo sguardo e sento il suo sguardo su di me. Trascorriamo qualche minuto in silenzio. -Non è suo, non è vero?- E questa domanda rende tutti i miei pensieri, realtà, e tutta la mia confusione, chiarezza. Come ho potuto essere così cretina?

Nota Autrice

Eccomi qui, come promesso! Oggi è il mio compleanno!! Vi è piaciuto il capitolo? Come mi avete consigliato, ho deciso di concludere la storia tra qualche capitolo (o forse anche solo 1) e creare il sequel. Prima della pubblicazione del sequel, passerà qualche giorno, dato che devo cercare qualcuno che mi faccia la copertina (se conoscete qualche profilo che le fa, ditemelo). Dedico il capitolo a cyanci21 e LuigiaJDOM

Allyxx

Tu Presencia Mi Mundo Completa ~Paulo Dybala~ #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora