Capitolo 34 - Francesca's pov

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Camminavo a passo sostenuto verso il parco mentre il vento fresco di inizio giugno mi spettinava i capelli che avevo deciso di tenere sciolti solo per quella mattina.

Ero stranamente di buon umore, anche se tutto quel vento mi avrebbe di sicuro fatto venire un mal di testa che non sarebbe passato facilmente.

Arrivai con qualche minuto di anticipo e mi sedetti sul muretto di fronte alla chiesa. Sbuffai quando mi resi conto che stava quasi per piovere e sospirai, sistemandomi i capelli con un veloce gesto della mano.

Intravidi Caterina in lontananza e mi alzai di scatto per raggiungerla ma il destino volle che la borsa cadde a terra, facendomi uscire dalla bocca parole non proprio degne di una donna.

Quando mi chinai a terra per raccogliere le varie cose che mi erano uscite dalla borsa, vidi altre due mani che si aggiunsero alle mie. Sollevai lo sguardo trovandomi di fronte la mia amica, intenta a prendere quanti più oggetti possibile.

«Ecco qui, abbiamo raccolto tutto.» Esordì lei, espirando felice.

«Sì, menomale. Grazie, Cate.» l'abbracciai e lei ricambiò, stringendomi più forte.

«Mi aspetti da tanto?» domandò dispiaciuta.

«No, tesoro, tranquilla, qualche minuto» risposi con un sorriso a trentadue denti.

«Ho come l'impressione che sia successo qualcosa negli ultimi giorni o sbaglio?»

La sua domanda mi causò un leggero rossore sulle guance.

«Da cosa l'hai capito?» ribattei, tentando, invano, di rimanere calma.

«I tuoi occhi possiedono una strana luce, sembrano più vivi di quanto non lo siano mai stati.» Mi spiegò Caterina con un sorriso sincero sulle labbra.

«Beh, se proprio devo dirla tutta... Non è che sia successo qualcosa, sono io che ho compreso una cosa che prima non avevo capito.»

Lei corrugò la fronte, probabilmente non avendo afferrato a pieno il significato delle mie parole.

«Non ti seguo, Fra. Spiegati meglio.»

«Puff... Okay... Ecco... Come già sai ho come il presentimento che Lorenzo e Gianluca siano interessati a me e se fosse così, io rifiuterei entrambi perché li vedo solo come ottimi amici ma nulla di più.» Respirai a fondo mentre Caterina sembrava sempre più presa dal mio discorso.

«Fin qui nulla di nuovo» continuò lei, ed io annuii.

«Esatto. Però è come se tutto ad un tratto il mio interesse per Alessio stesse scomparendo. Non dico che me ne sia completamente dimenticata, ma da quando Ignazio ha 'salvato' me e Lorenzo da quella situazione alquanto imbarazzante in gelateria... Sto incominciando a nutrire qualcosa di più profondo di una semplice amicizia nei suoi confronti.»

Finalmente riuscii ad esporre quello che provavo non solo ad Annalisa, ma anche a Caterina, che in quel momento mi guardava con gli occhi fuori dalle orbite.

«Stai dicendo sul serio?» domandò, ed io annuii per la seconda volta nella giornata.

«Non ci credo! Che cambiamento, Fra! Da Bernabei a Boschetto?»

Sorrisi, ricordandomi le parole di Annalisa.

«Hai detto le stesse parole di Nali. Non è che hai parlato prima con lei?» chiesi, ridendo, puntandole un dito contro e lei ricambiò il gesto, negando con la testa.

«Ti posso giurare che non sapevo niente. Davvero, Francy. Comunque sono troppo contenta per te, Ignazio è una persona fantastica e saprà renderti felice come meriti.»

In questo mondo di ladriWhere stories live. Discover now