Capitolo 6 - Alessio's pov

356 51 14
                                    

Quella mattina mi svegliai di buon umore, sentivo che sarebbe stata una giornata produttiva.

Mi alzai dal letto e vidi una ragazza distesa affianco a me. Ah, giusto, la bella rossa della discoteca... come potevo dimenticarla, era una favola!

Amavo le donne, amavo corteggiarle, sono le creature più belle donateci da madre natura! L'unico problema era che non riuscivo a stare con una ragazza fissa, mi stufavo facilmente... Preferivo divertirmi.

Mi preparai e mi incamminai verso l'università. Lavoravo come barista da qualche anno ed era lì che avevo conosciuto quello che era poi diventato il mio migliore amico: Gianluca Ginoble, un ragazzo all'apparenza timido e decisamente più riservato di me. Nonostante sembrassimo appartenere a due mondi totalmente diversi avevamo iniziato a socializzare fin da subito.

***

Nel primo pomeriggio stavo dando una pulita al bancone, quando una bella moretta si avvicinò.

«Puoi farmi un caffè? Grazie.»

«Posso farti tutto quello che vuoi, tesoro» ribattei. Era una vera bomba, cavolo!

Proprio in quel momento arrivò Gian.

«Quando ti deciderai a fare la persona seria?» scherzò.

«Io sono serissimo! Signorina ecco il suo caffè, sotto la tazzina troverà un omaggio della casa.»

«È il tuo numero questo? No, grazie. Prendo solo il caffè, carino» replicò però la moretta, per poi andarsene.

Mi rivolsi allora a Gianluca. «Carino? È pazza di me.»

Lui scosse la testa. «Alessio, scendi dalle nuvole e dammi un té freddo.»

«Subito!» esclamai «In fondo si sa, io e the = la soluzione

«Cretino» rise Gianluca prendendo la sua lattina di té.

Risi anche io di gusto, stare con Gianluca era sempre uno spasso. Ma nonostante ciò, quel giorno notai qualcosa di strano in lui.

«Gian che hai? Hai lo sguardo perso oggi, è successo qualcosa?» mi preoccupai.

Lui annuì. «Tu sì che mi conosci, eh? Beh, in realtà si tratta della solita storia... non riesco a non pensare a Francesca e a quanto vorrei starle accanto.»

Emisi un gran sospiro, quel ragazzo era incorreggibile.

«Dimmi che scherzi, ma possibile che debba insegnarti tutto io? Fratello buttati, fai l'uomo!» sbraitai.

Gian sbuffò. «Tu la fai facile, non ti fai problemi a riguardo...»

«Appunto, bro. Senti, portala a cena, organizza qualcosa di sdolcinato e boom, la ragazza sarà conquistata» tagliai corto.

«Ah beh, se lo dici tu» mi prese in giro lui «Ma mi piace l'idea. Glielo chiederò, deciso. Ma tu devi aiutarmi con i preparativi.»

Accettai, Gianluca era pur sempre uno dei miei migliori amici. «A tua disposizione, e vaffanculo chi dirà che non ti accetterà.»

«Certo, certo» farfugliò «Ora vado a lezione, a dopo.»

Gian andò via e io potei tornare a lavoro.

Oh, lì c'è una bella biondina...

[Scritto da Lidia_Drew]

***

Se il capitolo vi è piaciuto non dimenticatevi di lasciare una stellina e, se volete, un commento :)

Grazie mille ❤

P.S.: Dal prossimo capitolo si inizierà ad entrare più nel dettaglio per quanto riguarda la vicenda delle rapine!


In questo mondo di ladriWhere stories live. Discover now