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B.

Mi ero decisamente rammollito.
Detestavo l'idea di passare una notte lontano da Kim, non averla vicino.
Ero geloso, pazzo di lei.

Cercavo di trattenermi ma il pensiero che qualcuno avrebbe posato i suoi occhi su di lei, coperta da uno di quei costumi striminziti che si era comprata, mi mandava su tutte le furie.

Andare alle terme senza di me?! sarebbe stata la prima e ultima volta!

Osservai Will con la coda dell'occhio, era ancora intento a mandare messaggi.

-Si può sapere con chi diavolo stai chattando da tre ore?- dissi.

Seguì un grugnito.
-Con forse Cassidy o Jaime, non ricordo- disse.

Che cazzo si era messo in testa.

-Io non ti capisco più- dissi.

Rise.

-Ei amico sei tu quello che é rincoglionito, vedrai giusto il tempo di sposarsi e passerá tutto.- continuò.

Avevo davvero un amico così cazzone.
Frenai.

-Pensi che dopo aver rischiato di perdere mio figlio, la mia donna, ed essere morto per migliaia di volte in quelle ore possa mai farmi passare l'amore che ho per loro? Ho fatto il cazzone per la maggior parte della mia vita e ne ho abbastanza. Sai Will credo che tu debba crescere. Torna in te prima che succeda qualcosa di irrimediabile.-

Ripartii.
Non avevo più voglia di sentire le sue cazzate.

Mancava poco all'arrivo e io e Will non ci eravamo scambiati più una parola.

-Ti chiedo solo di evitare di fare il cazzone davanti ai miei.-

Dissi prima di uscire dalla macchina.

Rivedere quella casa non era poi così doloroso.
Mi ricordava che nonostante tutto quello che fosse successo, avevo ancora mia Kim e Max, ero un uomo decisamente fortunato.

Presi la mia valigia e lasciai il bagagliaio aperto per dar modo a Will di prendere la sua.

-Ti aspetto dentro- dissi.

In giardino c'era la macchina di mio padre, parcheggiata piuttosto maldestramente.
Che avesse lasciato guidare Ashely?

-Mamma, Papá io e William siamo arrivati.-

Sentii un tintinnio di calici.
Mi fermai,poco dopo sentii William sbattermi contro la mia schiena.

-Che cazzo!- sbraitò.

La casa era piena di fiori bianchi.

-Ashely si é data al giardinaggio!- scherzò il coglione.

Lo guardai di traverso.

Lasciammo le valigie nell'atrio e ci dirigemmo verso la sala da pranzo.

Aprii le porte scorrevoli.

-Che ci fai qui?-

-Sorpresa!- disse una Kim sorridente inclinando leggermente il calice che aveva in mano.

-Brian ma quella non é la voce di Kim?- disse William dietro di me.

Passarono pochi secondi prima di vedere la rabbia negli occhi di Gail.

L'allegria era svanita dal suo volto.

-Ne sapevi qualcosa?- disse poi il mio amico.

Scossi la testa mentre continuavo a fissare divertito Kim, che avanzava verso di me.

Once upon a love:  Back DownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora