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Lo fissavo mentre dormiva nella culletta.
Era così perfetto.
Nonostante fosse così piccolo aveva una peluria bionda in testa. 


Chissà se da grande sarai biondo come il tuo papà?

Pensai a quanto fosse strana la vita, ci ha portato via Vincent per lasciarci un altro Banks.

Piano piano gli accarezzai una manina era così piccola e soffice.

-Puoi prenderlo in braccio se vuoi.-

Rimasi immobile. 

Contai fino a tre prima di voltarmi.

Una splendida donna, dagli occhi verde intenso era dietro di me.

-Kim!- dissi

Nonostante le occhiaie sotto gli occhi era meravigliosa. Il corpo snello e ancor più formoso.

Un favoloso caschetto che le conferiva un'aria da mammina.

Il silenzio tra di noi venne spezzato dai vagiti del piccolo Max.

Kim si mise accanto a me e sollevò delicatamente il piccolo.

-Gnometto, la tua fabbrica di latte personale è tornata.-

Mi sorrise, prima di accomodarsi su una poltrona li vicino.

Io senza pensarci la seguii.

-Phil mi ha chiamato per dirmi che eravate qui- disse piano.

Io annuii.

-Volevo vedere come stavi.- continuai io sempre piano.

-Stanca, però ogni giorno con lui è una benedizione.-

Il piccolino poppava voracemente, mentre la mamma gli accarezzava i piedini.

-Vincent l'ha visto?- non so come ne perché ma quella domanda che era conservata in un angolino della mia testa uscì fuori così automaticamente.

-Si, lo ha conosciuto. Max è nato tre giorni prima, prima dell'incidente.-  disse con voce sofferente.

Volevo dire qualcosa.

-Mi dispiace che sia finita così.- riuscii a dire.

Le poggiai una mano sulla spalla.

-Sono contenta che tu sia qui. Mi sei mancata un sacco. Avrei voluto affrontare tutto con te. Non sai quante volte sono stata sul punto di chiamarti.- disse voltandosi verso di me.

Mi era mancata, mi dispiace non esserle stata vicina, di essermi persa la sua gravidanza.

-Ti sarei stata vicina, se solo tu ti fossi confidata con me.- dissi malinconica.

-Ei vieni a vedere.- disse sottovoce.

Mi avvicinai piano, cercando di non far rumore.

Il fagiolino si era addormentato sul petto si Kim.

-Sembra una tartarughina!- aggiunsi.

È così dolce.

Kim mi fece segno di sedermi affianco a lei.

Mi accomodai timidamente.

-Will come l'ha presa?- mi chiese guardandomi negli occhi.

Mentre continuava ad accarezzare Max.

Io cercai di trovare le parole giuste.

-Lui si preoccupa per Brian ed è giusto che sia così. Non osa immaginare come la prenderà quando saprà di Max, non puoi immaginare neanche quanto è stato male per te.- le dissi velocemente.

Once upon a love:  Back DownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora