2. Natale

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2.

Otto mesi prima...

Brian

Natale si avvicinava sempre di più, Kim si era ripresa, quelle sarebbero state le migliori feste di sempre.
Qualche minuto e avrei incontrato i restanti membri della famiglia di Kim. C'erano anche Gail e Philippe con noi. I miei avevano invitato anche loro per Natale.

Mi avvicinai al quadretto davanti a me, ero emozionato di conoscere quelle persone così importanti per il mio amore.

<<Immagino che tu sia Brian.>> disse una donna davanti a me che ipotizzi fosse la mamma.

Mi presentai.

<<Immagina bene, Mrs Dufort. Ora capisco dove abbia preso Kimberly tanta bellezza.>>
La madre arrossì.

Subito dopo si presentarono anche gli altri, quelli che erano i suoi fratelli gemelli e infine il padre.

Raggiunsi Kim  la baciai sulla guancia e l'attirai  a me.

<<Ho fatto prima che ho potuto.>> sussurrai al suo orecchio.

Avevo affittato due enormi suv con i quali avremmo viaggiato verso la casa al lago.

Avevo diviso la truppa tra le due auto.  Io avrei viaggiato con Kim i suoi genitori e Jaime, la sorella, mentre il resto della combriccola montò sull'altro suv.

Avrei guidato io con suo padre al mio fianco.

Parlammo del più e del meno quando, dallo specchietto retrovisore notai che le tre ragazze Dufort si erano addormentate, l'una con la testa su quella dell'altra.

<<Brian, sembri veramente un bravo ragazzo, e spero ti possa prendere cura di mia figlia. La rendi felice, e rendi felici anche noi.>> disse poi il padre.

Sorrisi.

<<Mister Dufort, penso di non essere mai stato così felice in tutta la mia vita. Ha una figlia davvero meravigliosa.>> continuai.

Forse avrei trovato il modo di chiedergli la mano della figlia.

<<Spero che tu abbia intenzione serie con, lei. In questo caso sia io che mia moglie saremmo più che contenti di accoglierti nella nostra famiglia.>> disse con tono pù serio.

Non aveva niente da temere, le mie intenzioni erano molto più che serie.

<<Ne sarei davvero onorato, non resisterei allungo senza sua figlia.>> dissi convinto.

Finalmente eravamo arrivati a destinazione.
Iniziai a sentirmi agitato.
Poco dopo vidi  Paula e Katy, attaccate come due polipetti alle gambe di Kim.

Appena mi videro corsero verso di me.  Le sollevai entrambe.

<<Brian, mettimi giù!>> gridò una.

<<Non siamo più delle bambine.>> continuò l'altra.

La cosa mi fece sorridere.


Quella sera la maggioranza aveva deciso per lasciare alle ragazze il proprio spazio, mi ero quindi ritrovato costretto ad andare a farmi un giro in barca con il resto dei ragazzi, odiavo la pesca e soprattutto odiavo non passare del tempo con la mia ragazza.

Le avrei però lasciato il suo spazio, sapevo quanto ne avesse bisogno.

<<Ehi Brian hai intenzione di metterti quegli stivali, o preferisci continuare a fissarli?>> mi risvegliò dai miei pensieri Ethienne, il fratello minore di Kim.

Once upon a love:  Back DownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora