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Qualche mese dopo...

Il mio ufficio era diventato oramai un atelier. La mia scrivania era ricoperta di varie bomboniere, confetti e tulle colorate.
Alla faccia del matrimonio sobrio.
Mio fratello aveva trasformato la cosa in un evento. La mia wedding planner, o meglio quella che Phill mi aveva costretto ad assumere, che aveva seguito tutti i matrimoni vip di Manhattan mi riempiva di assaggi di dolci e dolcetti.
Mi chiedevo se il vestito mi sarebbe entrato.
Mancavano pochissime settimane, eppure dovevamo decidere ancora così tante cose.

-Jenny, assaggia. Non so quale scegliere. Ti prego aiutami, sto impazzendo.- implorai la mia dipendente prima di abbandonarmi sulla scrivania.

Jenny assaggiò insieme a me le torte.

-Sono tutte buonissime, però io sceglierei questa. Crema chantilly con le gocce di cioccolato e frutta. Anche se anche il millefoglie era piuttosto delicato.-

Mi sollevai dalla scrivania.

-Credo che sceglierò questa con la crema chantilly, sono stufa di assaggiare torte. Diventerò una vacca.-

Dissi pulendomi la crema che mi era rimasta sulle dita.

Sentii la sua mano sulla mia spalla.

-Sei meravigliosa. È solo lo stress.- cercò di tranquillizzarmi.

-Ti sono arrivati i vestitini per i tuoi figli?- gli chiesi.

Le sue due figlie più grandi mi avrebbero fatto da damigelle.

-Il mio Max è cresciuto un sacco, devi vederlo ha un sacco di ricci biondi. Sembra un angioletto. Chissà se riuscirà a portare le fedi, ancora non si regge bene in piedi.-

Scoppiai a ridere. Io e William eravamo impazziti per quel piccolo birbante.

-Anche la mia Mandy, mi si stringe il cuore ogni volta che la guardo mentre gattona.-

Aveva anche lei tre bellissime bambine.

-Se non sbaglio Mandy ha la stessa età di Max?- chiesi.

Lei annuì. Ogni volta che parlava dei sue figlie le si illuminava il volto.

-Si, ricordi bene. Non sapevo come dirlo a mio marito. Un terzo figlio, con le altre due piccoline. Poi gli feci trovare l'ecografia appesa all'albero di Natale. Inizialmente pensavo sarebbe svenuto. Non mi ha parlato per una settimana. Ora guai a chi glie la tocca.-

Disse orgogliosa.

Le sorrisi prima di ributtarmi sulla scrivania. Quel pomeriggio avrei avuto l'ennesima prova dell'abito. Stavo rimpiangendo il matrimonio lampo a Las Vegas.

Poi ripensai a quello che mi aveva appena detto Jenny.

-Ah Natale sapevi già di essere incinta?- chiesi.

-È si da qualche settimana, ma non ho avuto il coraggio di dirlo a Tom.-

Mi guardò stranita.

-Lascia stare, la matematica non fa per me.- dissi.

Ero in atelier.
Avrei riprovato il mio abito.
Questa volta Lisa non mi aveva accompagnato. Anche perché ero in collegamento con Kim. Non mi andava che fosse presente anche lei.

-Ei Kim mi senti?- chiesi da dietro il camerino.

-Siamo impazienti di vederti!-

Mi feci coraggio lisciai il vestito ed uscii.

Once upon a love:  Back DownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora