20 dicembre

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Sembra incredibile, ma sono arrivata a Monaco, di nuovo. Era da tanto che non ci venivo e non me la ricordavo così bella, forse perché la prima volta non mi interessava nient'altro che vedere Mario per parlargli. Ora ho la sicurezza di essere amata da lui, quindi sono più tranquilla.
Siamo in clima natalizio, manca davvero pochissimo ormai: fa freddissimo ed é nevicato recentemente, ho rischiato due volte di ammazzarmi. Mi sto dirigendo al suo hotel, sperando che mi accetti. CAZZO, NON GLI HO COMPRATO NIENTE PER NATALE! NON POSSO PRESENTARMI DA LUI A MANI VUOTE! Meno male che mi sono ricordata! Devo cercare qualcosa che gli possa piacere, ma cosa? Devo pensare ad un regalo che ricordi noi due per fargli pensare a me ogni tanto, spero gli piaccia...
So che legge, quindi potrei comprargli un libro e fargli una dedica sulla prima pagina, ma quale libro? Qualcosa sul calcio, però ho paura che abbia già tutto... MANUEL! Saprà sicuramente come aiutarmi!

-Blanca! Dimmi tutto!- esclama non appena risponde alla mia chiamata.

-Sono qui a Monaco. Ti sembrerà impossibile, ma è così. Sono partita questa mattina, era da qualche giorno che mi passava quest'idea per la testa e ho deciso di concretizzarla. Secondo te che cosa dovrei regalare a Mario per Natale?- gli chiedo esasperata.

-ODDIO! Sarà felicissimo di vederti. Sai, ieri lo sentivo parlare e diceva che non sapeva proprio cosa prenderti. Gli manchi tantissimo e ha anche detto che il regalo più bello sarebbe averti con lui proprio qui. Secondo me potrebbe impazzire sul serio.- risponde. Mi scende una lacrima. É sempre stato così dolce con me e io non gli ho mai dimostrato niente, mi sento davvero uno schifo.

-Quindi non sai cosa potrei regalargli?- chiedo ancora.

-Dovresti venire qui proprio adesso, dobbiamo iniziare gli allenamenti e se ti vedesse sugli spalti potrebbe essere felice e dare il meglio di sé. Tanto da domani siamo tutti in vacanza, quindi secondo me sarebbe venuto su a Madrid. Magari non te l'ha detto per farti una sorpresa.- sussurra.

-Che tenero... Mi sa che l'ho battuto sul tempo. Mi faccio trovare dagli spogliatoi a fine allenamenti e lo aspetto lì.- chiudo la chiamata. Manuel ha approvato la mia scelta e mi informerà nel caso in cui succeda qualcosa. Ah, ecco l'Allianz Arena. Non mi resta che aspettare la fine degli allenamenti.

***

Che strano che non arrivi nessuno, solitamente dopo due ore dovrebbero finire le sessioni di allenamento.

"Sta arrivando, aspettami dove sei. É particolarmente giù di morale, cerca di coccolarlo un po'."

Meno male che Manuel mi dice tutto, altrimenti non so come farei. Sono nel suo spogliatoio e l'ansia mi tritura le ossa fino nel midollo. Spero solo che non ci siano brutte sorprese. Mi nascondo dietro l'armadio, gli farò una sorpresa, almeno credo. Sento che la porta si apre: é lui ed è davvero frustrato ed arrabbiatissimo. Si toglie la maglietta sudata e la getta sulla panchina. Oddio. Blanca, i tuoi ormoni.

-CAZZO! NON É POSSIBILE! Do tutto me stesso e non ottengo niente. Deludo me stesso, la mia famiglia e Blanca. Non voglio che mi consideri un incompetente o una nullità. Non voglio che mi lasci, ci ho messo parecchio tempo a conquistarla e voglio godermi ogni singolo istante con lei. Ho bisogno di lei. Non avrei mai pensato di ridurmi così per una ragazza, e non avrei mai nemmeno pensato di essere una merda di ragazzo. Se tornassi indietro non sarei così egoista e rimarrei a Madrid. Starà sicuramente soffrendo per colpa mia ed è stata capace di farmi impazzire psicologicamente... Mi manca già. Dio come mi sento debole. Non devo dimostrarlo davanti agli altri.- dice. É scoppiato a piangere e gli correrei incontro per abbracciarlo, baciarlo e coccolarlo, ma sta entrando qualcuno.

All'ombra della quercia [Mario Götze]Where stories live. Discover now