2 dicembre ✔️

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ATTENZIONE: questo capitolo contiene episodi espliciti di sesso

Odio gli appuntamenti galanti, perché sono quella cosa che ti obbliga a seguire un certo standard in qualunque cosa tu faccia, sia essa il vestito che indossi oppure quello che devi fare quando sei a tavola. Proprio come richiederebbe il galateo, sto indossando un vestito rosso, che mi arriva sotto al ginocchio, e dei tacchi dello stesso colore; non sono truccata, ma penso che questo sia già abbastanza. Alvaro mi conosce, sa quanto io odi dovermi comportare come una persona che non sono. Sto andando al ristorante prefissato e l'ansia mi sta divorando. Non ho un appuntamento con un ragazzo da quando è morto Sergio. Non nascondo che molti ragazzi abbiano tentato di portarmi fuori a cena, ma ho sempre rifiutato, perché nessuno di loro avrebbe potuto competere con lui. Cerco di calmarmi, ma mi risulta estremamente complicato. La cosa fondamentale è che questo appuntamento sarà la svolta per la mia vita, perché potrei conquistare la libertà che mi manca da troppo tempo. Arrivata davanti al ristorante, resto colpita da una cosa che non dovrebbe esserci.

-COSA CI FAI TU QUI? Ho un appuntamento con Alvaro.- dico. Non c'è Alvaro, bensì Mario. È vestito elegante ed è tremendamente bello, non posso negarlo. Con quel bellissimo completo da avvocato newyorkese, sarebbe capace di conquistare ogni donna.

-Aspettiamo, penso arriverà. Io sto aspettando una ragazza, per tua informazione.- risponde strafottente. Vorrei spaccargli la faccia. Da come mi ha squadrata, potrei fargli davvero male. La litigata di ieri non è stata di aiuto per noi. Io vorrei che si allontanasse da me, ma sembra impossibile.

-Chi sarebbe questa ragazza?- gli chiedo. Sto rodendo di gelosia, ma non voglio ammetterlo. Sono ancora follemente innamorata di lui.

-Nessuna che ti riguardi.- risponde ancora. Si toglie gli occhiali e li mette in tasca. Ecco, adesso faccio davvero fatica a trattenermi. Una bellezza così non la vedevo da una vita.

Passa davvero troppo tempo prima che qualcuno dica qualcosa, e di Alvaro non c'è nessuna traccia. Solitamente non è in ritardo, quindi mi sto preoccupando. Ricevo un messaggio di Alvaro sul cellulare, lo leggo e mi mordo le rabbia infastidita.

-Mi ha appena detto che non riesce a raggiungermi... Vado a casa che è meglio.- dico. Ci ho messo una vita a prepararmi psicologicamente per questa serata, ed è andato tutto a puttane.

-Se andassimo tu ed io?- mi chiede. Il cuore perde un battito. Mi ha appena chiesto di cenare con lui. Ieri ho cercato di allontanarlo brutalmente da me per rendere meno dolorosa la sua partenza. Lui butta tutto all'aria chiedendomi di passare del tempo con lui. Domani partirà e finirà tutto, ma forse devo lasciarmi andare, almeno per ora. Richiamasse Alvaro, dovrei essere pronta ma, in questo momento, ho la testa proiettata verso l'unico ragazzo che mi faccia sentire veramente me stessa.

-Va bene allora, facciamo così.- acconsento. Non posso farmi scappare l'occasione di cenare con Mario, con il ragazzo per cui farei qualunque cosa. Sorride come fa quando è felice, un gesto spontaneo.

-Perfetto, entriamo.- mi dice. Mi sembra di morire. Sta sorridendo ed è davvero troppo bello... Delle volte mi chiedo se io sia alla sua altezza per poter stare insieme a lui. Forse i miei sono soltanto dei sogni che non si avvereranno mai, ma ci voglio almeno sperare e provare.

Siamo nel ristorante e il cameriere ci indica un tavolo vuoto. Sto sudando come se avessi corso per tutto il campo da calcio avanti e indietro, invece sono con un ragazzo. Mario sposta la mia sedia e mi indica di sedermi. Non sembra nemmeno più il ragazzo bastardo con cui ho solitamente a che fare. È dannatamente dolce... Così dolce che me lo mangerei. Si sta comportando in modo completamente nuovo e diverso. Mi tremano le gambe, sono troppo in ansia. Persino quando ordina lo trovo sensuale, non ce la posso fare ancora a lungo. Prima o poi farò qualche figura di merda, mi conosco abbastanza. Il primo appuntamento con Sergio è stato un disastro, ma io e lui ci conoscevamo già da una vita e non ne siamo rimasti turbati. Sono già andata a letto con Mario, e ritrovarmelo di fronte, ad una cena di questo tipo, è quasi surreale.

All'ombra della quercia [Mario Götze]Where stories live. Discover now