12 ottobre, ore 22:30 ✔️

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Per distrarmi, stamattina sono andata a fare le prove abito per lo spettacolo. La professoressa non vorrebbe mai che arrivassero in ritardo per la prima. Lo show sarà due giorni prima della vigilia di Natale e sono già ansiosa adesso, nonostante manchino due mesi abbondanti. Tra scuola, teatro e calcio non ho assolutamente il tempo di pensare alla mia vita privata e, forse, dovrei considerare tutto questo un'opportunità, un qualcosa di positivo su cui riflettere.
La foto che mi ha lasciato Mario è sempre con me, nel diario, cosicché io non possa perderla. Ho messo il suo libro in camera, sul comodino, dalla parte dove dormo, per poterlo accarezzare prima di dormire; è l'unica cosa che mi sia rimasta di lui qui. Ha portato tutto in Germania, e so che l'attesa sarà difficile senza qualcosa che me lo ricordi. Nutro ancora la speranza che ritorni, in fondo. Nutro la speranza che possa definitivamente chiedermi di stare insieme a lui.

Stamattina sono andata a scuola con Alvaro e, dopo le mie noiosissime prove, abbiamo discusso di quello che è successo qualche giorno fa, quando ha provato a convincermi a fare sesso con lui in tutti i modi. Quello che ho apprezzato è che non abbia tentato di corrompermi nuovamente dopo aver capito che avevo rifiutato in maniera garbata.

-Scusami se ho agito d'impulso. Non riesco a controllarmi quando sei con me.- ha confessato a testa bassa. Più lo guardavo, più capivo che non era Mario, e che avrei continuato a fare del male ad entrambi senza parlare con il tedesco in tempi ristretti.

-Ho notato.- ho risposto reticente. Anche se è andato via, non posso pensare ad un mondo in cui non c'è lui a sostenermi. Io non so niente di Mario, ma Mario sa quasi ogni cosa di me, e non mi fa mai pesare niente. Forse è anche per questo che lo amo più di ogni altra cosa.

-Non mi sembri molto convinta quando parli. Ultimamente ti vedo molto con la testa tra le nuvole. Che cos'hai?- mi ha abbracciata e ho appoggiato la testa sul suo petto senza rispondergli. Ha sorriso ed era veramente bello. Non bello quanto Mario. Non aveva la sua stessa luce negli occhi. Non aveva niente di LUI.

-So che hai paura per lo spettacolo, ma andrà bene. Mancano due mesi e hai tutto il tempo per prepararti. Devi stare tranquilla e non pensare di far fiasco, perché si deve partire dal presupposto di fare una bella figura. Tu non rischi neanche di commettere errori, parlano tutti benissimo di te come attrice.- ha aggiunto vedendo che non dicevo nulla; è un ragazzo dolcissimo, ma non è Mario. Non sembra sincero tanto quanto lui. Delle volte penso che mi nasconda qualcosa, e un giorno riuscirò a capire se sia davvero così o se il mio cervello rifiuti una probabile relazione con Alvaro.

-Devo andare da Isco adesso. Dobbiamo discutere di una partita che giocheremo la prossima settimana. Se esci prima non aspettarmi oggi.- mi ha baciata sulla guancia per istanti che mi sono sembrati interminabili. Non volevo più pensare a Mario, quindi ho preso il suo mento per far scontrare le nostre labbra e ci ho messo tutto il sentimento che potessi. Ho cercato di baciarlo come facevo con Mario per provare le stesse emozioni, e penso di averlo baciato con intensità, ma senza sentimento. Oggi è stata la prima volta in cui ho baciato un ragazzo di mia spontanea volontà al di là di Mario dopo Sergio, ed è stato davvero strano. Quando si è ritratto era sorpreso tanto quanto me. Non si aspettava un gesto così da parte mia, dopo tutti i miei ripetuti rifiuti.

-Ehi... Oggi siamo particolarmente allegre, eh?- ha scherzato. Mi ha baciata a stampo e ha raggiunto Isco saltellando, come se avesse appena ricevuto una notizia capace di cambiargli la vita. Quel cretino di Isco. Non gira già più insieme a Sofia, dopo nemmeno un mese; è molto probabile che si siano lasciati, conoscendo i cervelli di entrambi gli individui. La mia vendetta è compiuta, e non mi sono neanche impegnata. Sono tornata in classe con parecchi dubbi, ma ero comunque sicura di essere sulla strada giusta, seppur difficoltosa, per non pensare più a Mario.

All'ombra della quercia [Mario Götze]Where stories live. Discover now