Capitolo 60

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6 mesi dopo..
Dicembre.

AMANDA'S POV:

Era quasi Natale. Gennaio era alle porte. Nessuno a parte Shawn sapeva che sarei arrivata presto in Inghilterra. Non volevo che lo sapesse nessuno per vedere un pò come si é svolta la vita dei miei amici e delle persone dopo esser partita.

Nevicava, qua non era come in Inghilterra, dove tutte le case sono avvolte da piccole luci, babbi e quant'altro. Ma si sentiva l'atmosfera. Passiamo da Central Park dove un'albero enorme pieno di luci e palle regna in mezzo alla piazza. Luke oggi mi avrebbe accompagnato in aereoporto, mamma avrebbe preso un taxi piú tardi mentre io avevo deciso di passare un pò di tempo con lui. Scendiamo e facciamo una passeggiata nonostante il freddo.

Per tutto il tempo non fa altro che farmi ridere.

"Amanda mi hai stravolto la vita, non riuscirò a stare qui senza di te" appoggia la fronte nella mia e chiudo gli occhi. Potevo innamorarmi di lui. Ma ancora una volta Daniel mi ha stravolto la vita. Lo odio per questo. Lo odio perché mi fa del male ed io continuo ad amarlo. Apro gli occhi e rispondo a Luke.

"Mi hai fatto stare benissimo. Ho passato delle giornate meravigliose insieme a te! Non ti dimenticherò mai, ti voglio davvero bene Luke" si irrigidisce nell'ultima frase. Ma lo abbraccio.

"Così tu non mi ami.." mi guarda con espressione triste. Abbasso lo sguardo dispiaciuta.

"Andiamo Amanda" dice con tono arrabbiato. Lo seguo e non sapendo cosa dirgli rimaniamo in silenzio per tutto il tragitto. Quando siamo arrivati lo vedo stringere il volante, le nocche le si sono diventate bianche.

"Luke, calmati!" mi giro verso di lui.

"Come faccio a calmarmi? Pensavo che tu mi amassi" urla sbattendo le mani sul volante, salto in aria dalla paura quando sento il rumore del clacson. Si gira verso di me piangendo.

"Cazzo, ti amo Amanda. Come cazzo farò senza di te? Vaffanculo" scende sbattendo la portiera. Apro la portiera e scendo seguendolo.

"Non é amore ciò che provo, ma potevo innamorarmi" mi escono le parole spontanee dalla bocca.

"E allora perché non lo hai fatto?" adesso siamo vicinissimo, pochi millimetri ci dividono.

"Perché sapevo che prima o poi me me sarei andata, é sempre stato così. Sapevo che il mio cuore appartenesse a Daniel. Pensavo che dopo che mi ha strappato e rotto il mio cuore in mille pezzettini non provassi piú nulla. Ma é bastato sentire la sua voce per farmi battere di nuovo il cuore all'impazzata e farmi perdere la testa" rispondo con le lacrime agli occhi. Non voglio ferirlo.
"Potevo innamorarmi, ma non l'ho fatto per il semplice motivo che sapevo me ne sarei andata prima o poi, hai qualcosa di speciale, non cambiare mai Luke"

Mi guarda impassibile. Mentre da fuori sento che annunciano il mio volo. Sono in estremo ritardo. Mamma mi starà aspettando. Luke mi aiuta a scendere le valigie, prima di imbarcare saluto il mio amico. Prima che venissi qui ho salutato tutte le mie amiche. Anche loro mi mancheranno tanto.

"Salutami i tuoi. Mi dispiace non aver conosciuto tuo padre. Cerca di essere felice, grazie per tutto. Ci terremo in contatto, ti voglio bene."
lo abbraccio.

"Mio padre é morto. Addio Amanda!" ricambia l'abbraccio e si gira.

Sono scioccata. Mi dispiace avergli detto di suo padre. Non lo sapevo. Mi avvio per imbarcare. Una volta dentro l'aereo mi affaccio e da lontano vedo Luke. Mi saluta. Mi alzo e prima che le porte possano chiudersi, gli grido: "MI MANCHERAI LUKE!" spero che mi abbia sentito.

"Signorina, va a sedersi" mi dice l'hostess che prima di iniziare il viaggio ha già perso la pazienza.

Mi siedo e quando vado per spegnere il cellulare mi arriva un messaggio da parte di Luke.

Luke: "Anche tu :* "

Passano tre ore tra musica, lettura e chiacchiere. Dopo io e mia madre decidiamo di farci una bella dormita.

Mi sveglio cn un rumore assordante, l'hostess continua a dire che siamo arrivati, di slacciare le cinture eccedera eccedera. Ma non la smette piú di parlare? Mamma mia, che voce fastidiosa. Scendo insieme a mia madre e aspetto un pò nell'aereoporto in attesa delle mie valigie. Quando le prendo vedo in lontananza Shawn, apre le braccia e lascio le valigie indietro mentre corro per abbracciarlo. Mi stringe stretto a sé, quanto mi é mancato.

"Biscottino, come é andato il viaggio?" mi domanda questo gigante di fronte a me.

"Bene, mi manca già un pó Luke, é stato un pò difficile lasciarlo" abbraccio di nuovo questa massa di muscoli.

"Hai bisogno di riposare adesso ti porto nella tua vecchia casa" sorride.

"Non é stata venduta?" mi brillano gli occhi.

"Ehi ehi sono solo passati sei mesi biscottino" mi lascia un tenero bacio e mi afferra la mano.

"Un'attimo Shawn" vedendo mia madre in difficoltà mi allontano.

"Tesoro vai pure ci penso io a questi cosi" cerca di metterli in quella specie di trasporta valigie che hanno negli aereoporti. La aiuto e poi le lascio un bacio sulla guancia per andare via.

Io e Shawn usciamo da lì e una ventata di aria fresca mi colpisce, mi stringo nel cappotto e piú cammino piú vedo tutto bianco. Quanto amo l'Inghilterra. Inizia a nevicare e io giro intorno a me stessa aprendo la bocca, i fiocchi di neve si sciolgono sulla lingua. Rido, giro e rido. Shawn si mette anche a ridere e mi abbraccia.

"Adesso andiamo su, prima che ti ammali"

Sbuffo come una bambina. "Okay, ma non prima di" faccio una palla di neve e gliela tiro addosso "averti tirato una palla di neve addosso"

Cominciamo a fare la lotta con le palle di neve e a ridere come matti.

Buonasera ragazzuoli!
Inanzitutto voglio dirvi che ho iniziato una nuova storia, passate a leggerla sul mio profilo, si intitola Due settimane per innamorarsi, spero vi piaccia. Ritornando a Nothing is impossible, mancano ancora pochi capitoli e il libro finirà. Mi aspetto sempre da voi qualche commento o che magari votiate, ma come sempre non farete un bel nulla, solo pochi voteranno. Vi ringrazio lo stesso, e che dire? Sono tremendamente stanca, non capisco nulla per adesso, ho un sonno terribile. Vi auguro una buonanotte, e sognate tanti unicorni! Baci.💋❤

Niente é impossibile (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora