Capitolo 43

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AMANDA'S POV:

La luce del mattino mi sveglia. Mi sento molto stanca. Un braccio avvolge la mia vita e sorrido ripensando a ieri sera. Mi giro verso Daniel che dorme beatamente, sollevo piano il suo braccio per non svegliarlo. Cammino in punta di piedi verso il bagno. Mi sento diversa, guardo allo specchio il mio corpo, per la prima volta mi sento bella, mi sento felice. Ho i capelli arruffati, le mie labbra sono arrossate, i seni gonfi. Vado verso la doccia, apro l'acqua ed entro.
                                                                      
Mentre lascio scorrere l'acqua calda sul mio corpo ripenso alle parole che mi ha detto ieri sera  "Amy sei mia. Sarai mia questa sera.  E lo sarai per sempre."

Lo amo con tutta me stessa.

DANIEL'S POV:

Apro gli occhi e non trovo davanti a me Amy. Sento il rumore dell'acqua della doccia, mi alzo stiracchiandomi un pò. Ieri é stata una prima volta anche per me, la prima volta che ho fatto l'amore, con le altre ragazze non avevo un legame, per me era solo scopare, insomma un piacere per entrambi. Apro la porta e mi avvicino sempre di piú alla doccia, spalanco quelle specie di barriera che fa evitare di uscire l'acqua fuori, Amy non se ne é accorta, é girata e sta strofinando i capelli con lo shampoo, allungo il dito e sfioro la sua schiena dalla spalla fino al sedere, poi porto entrambi le mani su di esso e lo strizzo. Si gira di scatto dandomi una gomitata sullo zigomo.

"Cazzo Amy" tocco lo zigomo.

"Oh mio Dio, scusami, ho solo avuto paura, insomma fino a poco fa dormivi" dice tutto molto velocemente, vuol dire che é nervosa e preoccupata.

"Non mi importa" fisso il suo corpo nudo facendola arrossire, é perfetta, lecco il labbro inferiore facendola diventare un peperone. Amo farla arrossire.

"Esci subito Daniel, mi sento in imbarazzo" si copre le mani con il viso.

Prendo le sue mani e le abbasso.

"Eppure ieri sera non eri così in imbarazzo"

"Ti odio" sbuffa uscendo.

"Perché sei uscita? Volevo divertirmi un pò" le grido.

Nessuna risposta. Si starà vestendo. Mentre lavo i capelli Amy apre la porta della doccia ha un paio pantaloncini di cotone e una canottiera.

"Adesso ti faccio divertire io" non ho mai visto un ghigno sul suo viso. Mi devo preoccupare?

Si allontana e un attimo dopo mi arriva l'acqua fredda come il ghiaccio, lascio un grido ed esco subito.

"Sei una stronza cosa ti salta in mente?" le grido contro.

É seduta per terra, ha una mano sulla pancia e ha le lacrime agli occhi per aver riso troppo.

"Cosa c'é di così divertente?" poi mi viene un'idea visto che non risponde e continua a ridere. Tolgo l'asciugamano che avvolge la mia vita e lei passa dal ridere a uno stato pietoso, ha la bocca aperta, mi fa pensare tante cose, temo che la mascella le stia per arrivare a terra.

"Che c'é il gatto ti ha mangiato la lingua? Sei rimasta impressionata dal mio amico? Non ridi più? Ahahahah" la sua faccia diventa tutta rossa dalla rabbia.

"DANIEEEEEL COPRITI!" Si alza, tiene i pugni lungo i fianchi, manca solo che esce il fumo dalle sue orecchie, vado verso la scrivania prendo le mie mutande e le infilo. Quando finisco di vestirmi, gli lascio un piccolo bacio e la trascino di sotto.

***

AMANDA'S POV:

Ci siamo, oggi é giovedì. Sono davanti allo specchio, ho indossato un tubino nero con le maniche in pizzo, i tacchi non sono troppo alti, prendo la pochette bianca per spezzare con il vestito e infilo dentro il cellulare e le chiavi di casa. Butto un sospiro, ho voglia di piangere. Scendo le scale e salgo sulla macchina di Daniel, do un piccolo bacio e mi giro verso il finestrino.

Niente é impossibile (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora