Capitolo 46

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AMANDA'S POV:

Mi svegliai nel mio letto, Daniel entra dalla porta con un bicchiere d'acqua e delle pastiglie in mano.

"Ehi, come stai?" si siede accanto a me, gli prendo il bicchiere fra le mani e metto una pastiglia in bocca, bevo dell'acqua per farla mandare giú e poi appoggio il bicchiere sul comò accanto.
"Non dovresti nemmeno essere qui, sono un disastro" fisso per terra.

"Guardami Amanda, dimmi tutta la verità, é successo qualcosa che ti ha spinto a dire tutte quelle cose brutte quella sera?" lo guardai e vidi nel suo volto preoccupazione, tristezza, stanchezza.

"Sì" mi misi a piangere non riuscendo piú a tenere quella brutta verità dentro.

"Racconta" dice serrando la mascella. Le raccontai tutto dall'hotel fino a quella sera.

"Io li uccido, devo solo scoprire chi sono" si alza in piedi dando un calcio al muro facendolo sgretolare un pò.

"Oh mio Dio Amanda! Non devono toccarti, non mi sono accorto di nulla, quanto sono coglione?" si mette le mani in testa, lo fa sempre quando é confuso o nervoso.

"Daniel" dico ad un tratto.

     
"Sì?" si volta verso di me.

"Ti amo" mi avvicino.
       
"Anch'io piccola, quanto mi sei mancata" adesso é lui ad avvicinarsi, mi prende il viso con le mani e mi lascio un piccolo bacio.

"Mi perdonerai mai?" lo abbraccio nascondendo la testa nel suo petto.

Mi alza la testa, mi fissa negli occhi e mi bacia disperatamente, come se ne avesse di bisogno e anch'io. Cerca di sbottonarmi i jeans ma lo fermo.

"Dobbiamo scoprire chi sono le due persone che mi ricattavano. Cosa hai fatto di così grave, in modo da poter scaturire in loro questa profonda rabbia, da realizzare un piano per farti soffrire?"

Butta un sospiro e si siede nel letto. Abbassa lo sguardo e poggia la testa sulle mani.

"Matt stava insieme con questa ragazza da almeno tre anni, tempo fa, in una festa mi ubriacai, ricordo che eravamo tutti ubriachi quella sera, la ragazza di Matt mi si avvicinó e mi toccò il cavallo dei jeans, incominciò a strusciarsi e a twerkare davanti a me. Ero ubriaco non rispondevo delle mie azioni, così la portai di sopra, si avvicinò all'orecchio e disse 'Voglio urlare come non ho mai fatto prima d'ora, Matt non ci sa fare, vediamo quanto sei esperto tu' si mise a ridere, eravamo così eccitati e ubriachi da finire a letto insieme. Il giorno dopo mi svegliai in quella stanza con lei, quando si svegliò mi disse che ricordava la notte che abbiamo passato e che non era per niente pentita, cominciò a baciarmi e a mettersi a cavalcioni sopra di me, quando qualcuno spalancò la porta, era Matt, ci ha visti nudi, ha visto il preservativo per terra, scoppiò a piangere perché evidentemente non se lo aspettava, uno dei suoi migliori amici che va a letto con la sua ragazza, dopo tre lunghi anni, chi se lo sarebbe mai aspettato? Diede della puttana alla sua ragazza, mentre a me disse 'Un giorno te la farò pagare cara!', sono piú che sicuro che sia stato lui, ma non so chi sia la ragazza che ti ha ricattato, possiamo fare un piano e ricattare anche lui in modo che ci dica chi é lei" unì le mani e avvicino le labbra ad esse.

"E dopo che succederà?" ero ancora scioccata da quelle parole.

"Dopo chiameremo la polizia."

Deglutì, per quanto potessi voler bene a Matt, ci ero rimasta male per ciò che mi fece, mi avevano sequestrata, era un reato e non solo, mi avevano anche ricattato, se lo meritano. Eppure io non centravo nulla con quella storia, ma sono stata quella che ne ha sofferto di piú.

"Amanda prima di pianificare tutto, devo chiederti una cosa molto importante!" disse.

"Parla" le afferrai le mani. "Vuoi venire al prom con me?" mancavano solo due settimane al prom e tre alla fine della scuola. Pensare solo che il prossimo anno sarebbe stato l'ultimo ero elettrizzata all'idea.

"Si che voglio" ci baciammo e finimmo per fare l'amore.

***

Portai mia madre in ospedale e dopo a denunciare mio padre. Era tutto andato bene. Mancava solo la parte dove avremmo incastrato quei due. Eravamo in palestra, gli altri finirono di giocare a calcio, andai verso Matt, Daniel era pure agli allenamenti e quel giorno giocò nella squadra avversaria, facevamo ancora finta di non stare piú insieme, ci fissava senza dare troppo all'occhio.

"Matt sei stata grandioso, volevo parlarti a proposito del prom" gli feci un sorriso, e lui ricambiò con uno ancora piú felice.  Gli altri erano tutti negli spogliatoi, era rimasto solo Daniel e stava venendo verso di noi.           

Mi avvicinai spingendolo contro il muro con fare sexy. Con un dito gli cerchiai il petto e mi avvicinai alla sua bocca "Devo confessarti che sei...un grande coglione!" gli tirai un calcio sulle palle facendolo cadere per terra. Non riusciva a muoversi. Daniel gli si avvicinò e gli disse "Chi é l'altra?" cercando di mantenere la calma senza però riuscirci.
Erano le 16.20 tra 20 minuti la polizia dovrebbe arrivare.

"Non ve lo dirò mai" Daniel le diede un pugno in faccia e poi lo prese per la maglietta. "Se non vuoi un'altro calcio sulle palle, e sai quanto può fare male un calcio lì sotto visto che lo hai appena ricevuto, dicci chi é l'altra" ci guardò con rabbia.

"ADELE" disse Matt. Daniel rimase a bocca aperta, gli feci segno di darmi delle spiegazioni. Ma mi rispose "Non ora Amy!" poi si rivolse verso Matt e gli disse "Allora Matt, dammi il cellulare" con un accenno della testa gli indicò che era in fondo alla palestra e andai a prendere io al cellulare, cercai Adele e gli inviai "Ho saputo qualcosa su Daniel, cerca di venire adesso in palestra se puoi, se ne sono tutti andati." 

Poco dopo venne e subito dietro di loro i carabineri. "Vi arrestiamo per sequestro di minori e altri reati commessi, legati al ricatto" presero i due e andarono via.

Niente é impossibile (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora