Capitolo 14

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AMANDA'S POV:

Vado a scuola. Vedo Daniel nel cortile che tocca l'interno coscia a Sandy. Mi sale il vomito. Entro e vado verso il mio armadietto. Jay si avvicina e poggia le mani sopra la mia testa. "Perdonami"

"No"

"Farò di tutto per recuperare la tua fiducia in me, mi manchi"

Mi pizzica il naso e gli occhi. "Anche tu, mi facevi stare cosí bene, ma..non ci riesco"

"Ti prego, dammi una possibilità. Mi sono reso conto di amarti troppo tardí, sono passate tre settimane e non ce la faccio piú. Non morderti le labbra"

"Io.." mi guardo intorno perché se lo guardo dritto negli occhi scoppio a piangere. Non so che fare, vorrei perdonarlo ma nel frattempo sono combattuta dal non farlo, la mia testa dice che non devo essere così stupida da ricaderci, il mio cuore invece non la pensa così, credo di provare qualcosa per lui, quindi infondo dargli un'altra possibiltà farebbe bene ad entrambi, tutti meritano una seconda possibilità.
"Va bene, questa sarà la prima e ultima possibilità" sbuffo e mi bacia. Ricambio e gli getto le braccia al collo. Mi abbraccia. "Grazie piccola, ti amo"

"Anch'io" rispondo, mi é mancato. Mi lascia un bacio sul naso e si allontana. Shawn e Alexis si avvicinano dicendo contemporaneamente "SPIEGAZIONI" urlando.

"Shh, vi spiegherò tutto venite con me"

***

Driiiiiiiiiiin.
Finalmente l'intervallo. Vado alla mensa prendendo solo un insalata. Basterà. Oggi non ho tanto appetito. Esco fuori e vedo il tavolo dove sono seduti Jay, Alexis, Shawn, Matthew e...Daniel. Mi siedo accanto a Jay e lo bacio. Daniel ci guarda perplessi.

"Amore ma vuoi mangiare solo dell'insalata? Già sei molto magra" che tenero, mi soffermo sulla parola amore.

"Non ho molta fame, mi basta" già é tanto se mangio quel poco di insalata che mi ritrovo davanti.

Daniel si rivolge verso di me come se non fosse accaduto nulla. "Questo pomeriggio vengo a casa tua, ti aiuto di matematica" cosa? Ditemi che é tutto uno scherzo.

"Sono impegnata, sarà per la prossima volta" per fortuna gli altri chiaccherano tra di loro e non ci ascoltano.

"Non fare la difficile, vengo che ti piaccia o no" sbuffa. Questo ragazzo mi fa venire il nervoso.

"Ok" se gli do corda poi non si toglie più dalle palle.

"Resto pure a cena, siamo stati invitati a casa tua per cena" perfetto, non poteva andare peggio di cosí.

"Ok" dico come se non me ne importasse.

"Non fare la stronza, so che sei gelosa di Sandy, l'ho notato quando ci siamo baciati, se non la smetti di fare cosí ti bacio davanti a tutti non mi importa se entrambi siamo fidanzati" cazzo. Mi mordo il labbro.

"Ok. Cioé va bene. E comunque non sono gelosa di una sgualdrina. Sono fidanzata se non ti é chiaro, ah e sta lontano da me" mi alzo e poso il vassoio. Ritorno al tavolo e mi guarda divertito. Che problemi ha?

"Amore vieni a fare una passeggiata con me? Tra 15 minuti finisce la ricreazione" mi alzo e gli do la mia mano.

Mi porta verso il campo e inizia a baciarmi spingendomi verso il muro. Mi tocca il seno. Mi sento a disagio e lo allontano.

"Ti ho appena perdonato e tu invece di fare qualcosa che possa recuperare la fiducia nei miei confronti mi infili la mano sotto la maglietta? Sai che ti dico? Ciao."

"Aspetta amore. Scusami. Non riesco a controllare l'effetto che mi fai"

"Tranquillo, mi da fastidio che siamo in pubblico" butto un sospiro.

Niente é impossibile (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora