Capitolo 34

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AMANDA'S POV:

I giorni passarono velocemente. Ho messo tutto nella valigia. Avevo fatto anche una lista, credevo di averla messa sopra il tavolino ma non c'é. Metto nello zaino le ultime due cose una bottiglietta d'acqua per il viaggio e gli occhiali da sole. Mancano solo due ore alla partenza. Sono le 6, lo so mi sono alzata presto, ma ero troppo entusiasta. Tra un'ora invece dovrei essere all'aereoporto insieme ai ragazzi. Sotto il letto c'é un foglio. Lo apro e noto che é la lista. Finalmente trovata! Leggo ad alta voce le cose un'ultima volta per assicurarmi che non manca nulla:

•Vestiti

"Oh ma questo era scontato che li portassi" alzo gli occhi al cielo e cancello la parola. Finisco di leggere la lista, ho tutto. Poi noto una parola non cancellata:

•Macchina fotografica

Oh mio Dio! Non posso dimenticarmi una cosa importante come questa. Mi piego prendendo l'oggetto dall'ultimo comodino.

"Emh..io...emh...che stai facendo piegata in quel modo?" mi giro di scatto e vedo Shawn terribilmente rosso. Metto le mani di fronte al viso, li tolgo e decido di parlare.

"Stavo-stavo prendendo la macchina fot-fotografica" gli mostro l'oggetto. Poi vado verso di lui e mi alzo sulle punte per lasciarle un bacio a stampo.

"Mi aiuti a prendere le mie cose? Ci lasciano i tuoi quindi?"domando.

"Veramente..i miei non potevano..quindi ci lascia tua madre"

"Mh.. va bene, andiamo dai"

Mi piacerebbe uscire dalla stanza e salutare un padre vestito in giacca e cravatta che va a lavoro, che si preoccupa per me, che mi dice di stare attenta, e una sorellina che mi chiede di portarle un regalo, e fare tante foto. Ma quando uscirò da questa stanza non troverò nessuno, solo mia madre presa troppo dal lavoro per poter pensare un attimo a me. So che non lo fa apposta, lo fa per mantenermi e pagarmi gli studi per l'università.

Scendiamo le scale e come avevo già prevvisto mia madre parla a telefono. Chiude e mi rivolge un sorriso.

"Buongiorno tesoro, sei contenta? Non ho fatto in tempo a preparare la colazione, ci fermeremo da qualche parte e prenderemo qualcosa da mangiare. Andiamo su, tra due ore devo essere a lavoro" alzo gli occhi al cielo. E mi dirigo verso la macchina insieme a Shawn, posiamo le nostre cose ed entriamo. In meno di 50 minuti siamo in aereoporto. E menomale che ci dovevamo fermare da qualche parte.

"Tesoro io devo scappare, sai quanto ci vuole da qua a dove lavoro, piú di un'ora e arriverò pure in ritardo"

"Va bene mamma" le sorrido. Ammiro la donna che mi trovo davanti, dopo tutto quello che ha passato ha sempre la forza di lottare e andare avanti.

"Amore, mi rendi sempre orgogliosa, fai buon viaggio! Stai attenta, per qualcunque cosa chiamami!" mi lascia un bacio sulla fronte e va via.

"Mamma!" grido. Si volta. "Ti voglio bene, grazie per tutto quello che fai per me ogni giorno" mi rivolge un sorriso sincero, mi manda un bacio e va via.

Mi incammino verso i ragazzi, saluto tutti. Poi vedo Daniel che ci prova con una ragazza straniera. Non ne può fare mai a meno. Sbuffo e mi siedo vicino Alexis. Parliamo molto. Nemmeno mi accorgo che é già ora di imbarcare. Ci mettiamo in fila, passiamo, e in poco tempo mi ritrovo in aereo.

Il prof ci assegna i posti e mi ritrovo insieme a Daniel e una ragazza che avrò visto a scuola qualche volta. Nel mezzo va a capitare Daniel, che sfortuna, uff. Per tutto il tempo del viaggio ci proverà con questa ragazza dai capelli corti e tinti viola. Devo ammettere che é molto carina ma sta troppo tempo appiccicata allo specchio.

"Tesoro, non c'é bisogno che ti specchi sei bellissima anche così" dice Daniel alla ragazza dai capelli viola.

Lei si girà subito, posa lo specchio, batte le ciglia. Mi sta venendo il vomito. "So quello che stai facendo, ma non attacchi" fa un sorriso a Daniel e si volta. Mi lascio scappare una risata e noto la ragazza che ride sotto i baffi. Lui sbuffa. Io infilo le cuffie nelle orecchie e mi giro verso il finestrino notando come sia bella Londra dall'alto.

Dopo circa mezz'ora di volo chiudo il libro che mi ero portata, sbadiglio. Tolgo le cuffie e controllo di nuovo com'é fuori. É cosí bello, ogni volta ne rimango abbagliata da tanta bellezza. Le nuvole bianche come la neve, il solo che le illumina, rendendo il tutto un panorama magnifico. Qualcosa di pesante cade sulla mia spalla, mi metto la mano sul cuore, per poco non svenivo dalla paura, mi giro piano trovandomi Daniel addosso che dorme beatamente. Lo lascio dormire sulla mia spalla. Lo guardo affascinata da tanta bellezza, ha un profilo bellissimo, vorrei potermi avvicinare e lasciare un piccolo bacio. Ma non posso, non posso perché mi ha fatto del male. Non posso perché ci sono troppe persone. Non posso perché sto insieme a Shawn e non voglio ferirlo. Non posso e basta. Una lacrima cade dal mio viso. Mi appoggio cautamente sopra la sua testa e mi addormento.

***

É l'hostess a svegliarci, dice che fra 8 minuti atterriamo.

"Ehi" Daniel mi fa un piccolo sorriso.

"Ehi" rispondo molto fredda.

"Mi dispiace essermi addormentato sulla tua spalla, non so come ci sono andato a finire!"

"Non preoccuparti" abbasso lo sguardo.

"Come stai?" questa é la domanda che odio di piú al mondo. Come posso stare secondo lui? Tiro un sospiro e mi volto lasciandolo confuso e perplesso per non aver risposto alla sua domanda.

Finalmente il giorno della gita é arrivato. Si parte! Cosa succederà durante la gita? Vi lascio immaginare.

Mi dispiace tantissimo non aver pubblicato subito. Ho avuto troppi impegni e poco tempo. Non aggiornerò spesso, ma ci proverò. Buonanotte belli! :*

Niente é impossibile (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora