∁ᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 24

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In foto: Lucky Blue Smith come Ashton
Canzone: Let me in - Nomi Enckell
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Aaron

Kim era l'acronimo di Keep In Mind. Non il diminutivo di Kimberley. E l'accompagnatore di Cloe non era il fratello di Kurt, bensì quel bastardo di Harvey.
Aaron si sentì un vero idiota per non aver colto i segni.
Ora tornava tutto. Cloe aveva lasciato la sua vecchia crew di skate per i Keep In Mind. E sapeva del traffico di droga di Aaron perché era stato Harvey a raccontarglielo, così come le aveva raccontato a modo suo ciò che era successo a Laura.
Harvey le stava facendo il lavaggio del cervello, era bravo a manipolare le persone, molto più di quanto lo fosse ad amarle.
Aaron poteva solamente sperare di riuscire a tirarla fuori in tempo dal fosso, prima che ci fosse caduta dentro del tutto.

Harvey indossava una camicia bianca, in contrasto con i capelli corvino e i due buchi neri che aveva al posto degli occhi.
La situazione iniziò a prendere una brutta piega per Aaron quando lo sguardo velenoso del ragazzo si spostò da lui a Jamie.

«Che cazzo ci fai qui?» chiese furioso prima che fosse Harvey a parlare. Aaron temeva ciò che sarebbe potuto uscire dalla sua boccaccia. «Non sei stato invitato!» gli fece notare con sgarbo. Si era avvicinato un po', ma non aveva avuto il coraggio di spintonarlo, anche se tutti i suoi muscoli gli gridavano di farlo.

Gli occhi di Harvey si strinsero un po', furbi. «Lo sono invece,» contestò senza scomporsi. «diglielo piccola.» e si girò verso Cloe, la quale fece un sorriso sfrontato verso Aaron, che lo colpì come una freccia al cuore.

«L'ho invitato io,» ammise prendendogli la mano. «Harvey è il mio ragazzo.» Aaron per poco non distolse lo sguardo da quella scena rivoltante.

Cloe lo aveva preso in giro. Se credeva di conoscerla, quella sera lei gli aveva fatto capire che si sbagliava.
Sotto quell'immagine che si era cucita addosso, non c'era la ragazza dolce e sensibile che Aaron si aspettava di trovare.
Ne fu deluso, ma non rinunciò.
Taylor era affianco a lui e il suo sguardo diceva che non avrebbe lasciato andare Cloe in quel modo. Non lo avrebbe fatto neanche lui.

«Non può essere il tuo ragazzo.» disse Taylor all'amica.

Harvey zittì Cloe con un segno della mano. «E tu saresti?»

Jamie

Non riuscì a tacere quando Harvey diede segno di volersi avvicinare a Taylor.
Scattò in avanti e la prese da parte.

«Azzardati a toccarla e ti ritroverai senza mani.»

Improvvisamente, Harvey si ritrasse come se lo avessero punto. Fece una risatina dal suono sgradevole e disse sospirando: «Ho capito... sei la nuova fiamma di Jamie. Ma ti avverto tesoro,» aggiunse spostando lo sguardo su Taylor. «quella fiamma si spegne molto in fretta e quando lo fa... puff, sparisci come se non fossi mai esistita.»

«Ti riferisci a Laura?» Jamie digrignò i denti e Harvey sembrò soddisfatto di quella reazione. «Perché non l'ho dimenticata.»

«E come potresti?» rispose il ragazzo sollevando le sopracciglia. «Deve essere difficile avere una persona sulla coscienza.» Jamie sapeva cosa stava cercando di fare Harvey. Farlo sentire in colpa. Stava a lui impedirglielo, oppure lasciarlo fare. «Sappiamo tutti e due che avresti potuto evitare la sua morte. Avresti potuto evitare che quel fottuto poliziotto le sparasse,» continuò con una smorfia. «ma non hai avuto il fegato di premere il grilletto per primo.»

Baby, you are my troubleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora