∁ᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 2

3.2K 175 35
                                    

🎵 Disciple - Dear X, you don't own me

Jamie

Jamie spostò lo sguardo dalla ragazza non appena lei si accorse che la stava fissando. Avvertì gli occhi di lei su di sé e per quanto generalmente adorasse la sensazione di essere guardato dalle belle ragazze, desiderò che la sua attenzione si concentrasse altrove, così che fosse arrivato, di nuovo, il suo turno di guardarla.

Taylor

Con il gomito Taylor si apprestò a richiamare l'attenzione di Cloe, forse lei avrebbe saputo rispondere alle sue domande.

«Quei due ragazzi...» si interruppe per riflettere se era saggio indicarli o meno. Avrebbero potuto notarla e voltarsi proprio mentre lei li segnalava all'amica. In quel caso avrebbe provato un imbarazzo tale da indurla a nascondere la testa sotto la sabbia, anche se di sabbia li non ce n'era. «Tu li hai mai visti?» chiese indicandoli unicamente con lo sguardo. Fortunatamente Cloe afferrò subito.

Il suo stomaco era in subbuglio per l'agitazione. Si chiese cosa in quei due sconosciuti la facesse agitare tanto.

Non le sembrò di averli mai visti prima, era certa se li sarebbe ricordati due tipi così.

«Visti?» si inasprì Cloe. «Eccome se li ho visti.» fu la sua risposta. La sua voce fu percorsa da una nota di profonda repulsione, ma non solo. Cloe sembrava mantenere alte le difese mentre parlava di loro, quasi come se ne avesse timore. Riusciva a nascondere molto bene quell'emozione, era una dura, ma Taylor la conosceva come le sue tasche e sapeva che qualcosa la turbava. «Facevano parte dei Keep In Mind qualche anno fa, poi si dice che li abbiano cacciati, ma non si sa il motivo. Nessuno si è mai azzardato a chiederglielo.»

«Perché?»

Cloe alzò le spalle come se la risposta fosse ovvia. «Be guardali...» disse, ma lei stessa non si azzardò ad alzare gli occhi su di loro. «ti avvicineresti mai a due così?»

Taylor non capiva cosa l'amica volesse dire.

Non hanno niente di sbagliato, pensò, ma non lo disse ad alta voce.

I Keep In Mind erano la crew più celebre, non solo di Los Angeles, ma di tutta la California. Avevano partecipato a molte gare di skate e le avevano vinte tutte. Tutti i migliori skater ambivano ad entrare nella loro crew, ma allo stesso tempo preferivano starci alla larga. Giravano brutte voci su di loro, si diceva che spacciavano, rubavano e che una volta alcuni di loro erano stati complici di un omicidio.

Taylor non ci credeva, come non credeva che quei due ragazzi fossero dentro come lo sembravano fuori. Pericolosi.

Avevano l'aria di averne passate delle brutte e allora?

Questo non le dava il diritto di giudicarli. Comunque voleva saperne di più.

Teo fece un altro trick, ma questa volta Taylor non lo guardò. Lei e Cloe si distanziarono dal gruppo, dopo che quest'ultima la trascinò via. Il suo viso si era rabbuiato e contratto dall'angoscia. Taylor non riuscì a concepire il motivo di tutta quella diffidenza.

Le dita di Cloe strette attorno al suo braccio.

Doveva aver colto un qualche tipo di interesse nella sua espressione, per essersi spinta a dirle: «Devi stare lontana da loro Taylor,» Cloe scosse la testa. «portano solo guai.» ultimò, per poi lasciarla lì e immergersi nuovamente tra la folla.

Taylor lanciò ai due un'ultima occhiata prima di spostare lo sguardo. Aveva percepito qualcosa di simile a un legame non appena li aveva guardati, si sentì in qualche modo connessa a loro.

Baby, you are my troubleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora