∁ᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 5

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🎵 Chris Brown - With you

Aaron

Uscirono dall'acqua che era già ora di pranzo. Lo stomaco di Aaron brontolò per la fame, fortuna che lui e Jamie avevano portato con sé dei panini.
Scavò con le mani nel suo zaino, infilandoci quasi anche la testa e finalmente trovò la busta con il pranzo.

Allungò un panino verso Taylor. «Vuoi?»

«Sicuro che il tuo stomaco non se la prenda?» scherzò afferrando il panino.

Aaron rise alla battuta e nel frattempo, notò che la ragazza si era già rivestita. Peccato, pensò con sua sorpresa. Non era il genere di ragazzo che faceva certi commenti, ma Taylor aveva un effetto strano su di lui.

Rise involontariamente quando lei morse il suo panino, non badava per niente alle buone maniere, non le importava sporcarsi di salsa o parlare con la bocca piena. Aaron fu felice nel constatare che si comportava esattamente come loro e che quindi non avrebbero dovuto sforzarsi di sembrare educati.
Senza farsi vedere dalla ragazza, Jamie fece facce strane rivolte all'amico, doveva essere rimasto a fissare Taylor per troppo tempo. Si rivolse a Jamie mostrandogli il dito medio, lui lo fece in risposta poi tornò a rigirarsi il panino tra le mani rimanendo in dubbio su quale delle due parti avrebbe dovuto mordere per prima. Aaron ricordò di averlo visto fare un tramezzino tutto per sé farcendone una metà con la carne e l'altra metà con il formaggio.

Taylor inghiottì un boccone. «Raccontatemi un po' di voi, sono curiosa.» biascicò tra un morso e l'altro.

Anche in quello stato, sporca di salsa agli angoli della bocca, era bellissima.

«Inizia tu, sei in minoranza.» disse subito Jamie.

Lei ci pensò su, ma non parve intenzionata ad accontentarlo.

«Sapete già più di quello che vorrei dirvi su di me, mentre io non so assolutamente niente, quindi credo che tocchi a voi parlare per primi.» Posò la carta del panino a terra, Aaron si stupì nel vedere che lo aveva già finito, e si alzò per scrollarsi le briciole di dosso.

Lo sguardo di lui scivolò sulle punte dei capelli fucsia di Taylor e in quell'istante seppe già quale sarebbe stata la prima domanda che le avrebbe posto.

Anche l'amico si era alzato. «Okay, allora faremo così» Jamie si schiarì la voce. «tu farai una domanda a noi e noi ne faremo due a te. Una a testa.» pattuì equamente e Taylor accettò pur con qualche minuto di esitazione.

Una cosa che Aaron notò di lei, fu la diffidenza che metteva in certi comportamenti, sembrava non fidarsi mai completamente di una persona. In questo caso, però, aveva ragione, non si conoscevano per niente e un pomeriggio non avrebbe cambiato le cose.

Avvertì immediatamente dentro di sé la voglia irrefrenabile di conoscerla meglio, era diversa da ogni altra, come un'isola inesplorata nel bel bezzo del mare.
Vinto per qualche minuto dai pensieri, si accorse di essersi perso la prima domanda di Taylor.
La risata di Jamie gli arrivò forte e chiara alle orecchie, Aaron non poté dire se stesse ridendo per lui o per la domanda che era stata fatta.

«Aaron?» chiamò Taylor voltandosi nella sua direzione. Si era rimessa seduta a terra con le gambe incrociate e i gomiti posati sulle ginocchia. Per un brevissimo istante si sentì assalire dal panico, che cosa avrebbe dovuto rispondere? Non aveva nemmeno sentito la sua domanda. Poi lei gli sorrise e la ripeté come se gli avesse letto nella mente. «Qual è la cosa che ami fare di più?»
Si sentì sollevato.

«Andare sullo skate.» disse d'istinto come fosse la cosa più scontata del mondo,a Taylor sembrò piacere quella risposta.

«Ora tocca a noi.» ricordò Jamie mentre si spostava, forse per trovare una posizione più comoda sul terreno. «Il tipo che hai picchiato ieri, che cosa ti ha fatto?» domandò senza alcuna discrezione.

Baby, you are my troubleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora